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Olanda, ok all'etichetta a semaforo In Francia arriva anche nelle mense

I due Paesi introdurranno il “Nutri-score”, il sistema di informazione sui valori nutrizionali di cibo e bevande tanto temuto dall’Italia perché ritenuto non realistico e contro la Dieta alimentare.

05 dicembre 2019 | 10:47

Olanda e Francia adottano il Nutri-Score. I Paesi Bassi lo introdurranno sugli scaffali della grande distribuzione, la Francia invece nelle mense. Ma di che cosa si tratta? Il Nutri-Score è il sistema di informazione sui valori nutrizionali di cibo e bevande ribattezzato subito “Etichetta a semaforo” perché è un logo a cinque colori e cinque lettere - dalla A verde alla E rossa - da aggiungere alle confezioni, nella parte frontale (infatti fa parte della categoria “etichettatura fronte-pacco”). Ad ogni prodotto viene assegnato un colore (e la lettera corrispondente) a ogni prodotto in base al contenuto di zuccheri, grassi saturi, sale e calorie (da limitare) e di fibre, frutta, frutta secca e verdura, e proteine (positivi).

Nei supermercati olandesi sarà introdotta l'etichetta a semaforo (Olanda, ok all'etichetta a semaforo In Francia arriva anche nelle mense)

Nei supermercati olandesi sarà introdotta l'etichetta a semaforo

Il Segretario di stato alla Salute olandese, Paul Blockhuis, lo scorso 28 novembre ha annunciato l’arrivo del sistema, spiegando che l’etichetta a semaforo arriverà sugli scaffali nell’estate del 2021, dopo aver adattato il sistema di calcolo del Nutri-Score alle linee guida dietetiche olandesi “Schijf van Vijf”. Il logo nutrizionale diventato ufficiale in Francia nell’ottobre 2017, si è diffuso velocemente anche in Spagna, Belgio, Svizzera, Germania e ora anche nei Paesi Bassi.

La Francia invece sperimenta l’etichetta a semaforo nelle mense. Una novità importante perché segna il debutto del “Nutri-score” al di fuori del comparto dell’industria alimentare. Ma soprattutto il test sull’etichetta “a semaforo” in quella che in gergo si chiama ristorazione collettiva rischia di rivelarsi, nel medio termine, preludio al coinvolgimento anche della ristorazione tout court.

Un duro colpo per l’Italia che da sempre sta combattendo contro questo sistema, capace di identificare la Dieta mediterranea - riconosciuta dagli esperti come la più salutare - come alimentazione da bollino rosso. Al di là dell’aspetto, per così dire, medico la preoccupazione va nella direzione dei prodotti Made in Italy che verrebbero fortemente penalizzati in fase di export.

L’ex ministro Gian Marco Centinaio ha voluto ribadire e ricordare che nel corso del suo mandato tanto è stato fatto per lottare contro il “Nutri-Score” con mozioni ampiamente appoggiate che assegnavano al Governo il compito di difendere il Made in Italy sui mercati internazionali.

«Chi in Europa sta pensando a questa nuova classificazione vuole danneggiare i nostri prodotti per favorire le multinazionali straniere. Assolutamente NO al #nutriscore, giu' le mani dall'eccellenza del Made in Italy lombardo!». Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, sulla sua pagina Facebook, esprime la propria contrarietà all'introduzione, nella normativa europea, dell'etichettatura "a semaforo" sulle confezioni dei prodotti agroalimentari

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