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Solfiti nella carne da sugo Condannati due macellai torinesi

02 luglio 2019 | 18:58

Ai titolari della bottega Celoria Carni inflitti due anni e 15 giorni di reclusione e l’interdizione dall’esercizio della professione per adulterazione di sostanze alimentari. Ma i cibi non erano pericolosi per la salute.

Le analisi del servizio veterinario dell’Asl di Torino risalgono al 2016: nella carne trita della storica bottega torinese Celoria Carni è stata riscontrata la presenza di solfito di sodio. Per questo, come riporta oggi il Corriere Torino, i titolari dell’attività commerciale sono stati condannati a due anni e 15 giorni di reclusione e all’interdizione dall’esercizio della professione, per «adulterazione di sostanze alimentari». I giudici della terza sezione penale hanno così accolto la ricostruzione fatta dal pubblico ministero Lisa Bergamasco.

Carne trita da sugo (Solfiti nella carne da sugo Condannati macellai torinesi)
Carne trita da sugo

I legali dei macellai hanno già annunciato che presenteranno appello: «A nostro avviso - sostengono - le analisi sulle carni, alla base della condanna, non sono attendibili». L’indagine era partita da un controllo dell’Asl, su igiene e qualità degli alimenti, che aveva poi evidenziato la presenza di solfito di sodio nella carne macinata. I solfiti, come altri additivi, hanno un’azione conservativa, rallentando la crescita microbica e antiossidante, e aiutando a mantenere il colore rosso delle carni. Il loro utilizzo, però, è vietato. Per questo Giorgio Celoria, 80 anni, e Francesca Aimone, 76 sono stati condannati. «Ma sono stati assolti dall’accusa che le carni fossero pericolose per la salute», sottolineano i legali.

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