Rendere confortevole e sicura la permanenza in aeroporto per i passeggeri a ridotta mobilità (Prm): Sacbo, società di gestione dell’Aeroporto di Milano Bergamo, ha attivato la nuova Sala Amica, posizionata al primo piano del terminal partenze, e contestualmente rivisto le procedure di imbarco dei Prm, rendendo i percorsi più agevoli e confortevoli.

I rappresentanti delle associazioni hanno attestato la conformità della Sala Amica
La nuova Sala Amica, che occupa gli spazi e gli ambienti riservati in precedenza alla Vip Lounge (trasferita nella nuova ala est dell’aerostazione), è stata visitata in anteprima dai
rappresentanti delle
associazioni diversamente abili, i quali hanno effettuato sopralluogo per accertarne la
conformità. Al termine della visita, a cui hanno partecipato
Giovanni Manzoni, presidente Anmic Bergamo,
Pierangelo Galbusera dell’Ente nazionale sordomuti,
Giovanbattista Flaccadori per l’Unione italiana ciechi, e
Aldo Vignati, responsabilità qualità di Sacbo, i rappresentanti delle associazioni hanno attestato che l’intero processo di assistenza, dalla conformazione della Sala Amica all’uso del
mezzo elevatore per l’imbarco garantiscono il rispetto delle vigenti
normative e il confortevole utilizzo dell’aeroporto
ambulift da parte dei soggetti diversamente abili.
La Sala Amica è dotata di due
bagni, di accesso alla
sala fumatori, di due distinte aree di attesa e di arredi che permettono una permanenza confortevole. Il flusso di accesso e uscita dalla Sala Amica è unidirezionale in modo da evitare flussi contrapposti e rispettare così i protocolli per il contrasto alla diffusione del
covid-
19. «L’apprezzamento ricevuto dalle associazioni dei soggetti diversamente abili, rispetto all’allestimento della nuova Sala Amica, conforta gli sforzi e le attenzioni che
Sacbo rivolge ai
passeggeri a ridotta mobilità – ha commentato
Giovanni Sanga, presidente di Sacbo - L’
Aeroporto di Bergamo, che assiste il più alto numero di prm in rapporto al movimento generale passeggeri, si confronta puntualmente con i rappresentanti dell’utenza per garantirne pienamente il diritto alla mobilità».