«La sostenibilità è la chiave per costruire l'agricoltura di domani: ne siamo pienamente convinti e crediamo che sia la leva principale da attivare per favorire il ricambio generazionale e l'efficacia economica delle nostre aziende agricole». Marco Neri, presidente di Confagricoltura Toscana, è intervenuto così sulle osservazioni avanzate dalla Condotta Slow Food del Valdarno, secondo cui il progetto promosso dall'associazione e da Ferrero per destinare 500 ettari di terreni alla coltivazione delle nocciole metterebbe a rischio la biodiversità e l'ambiente nel suo complesso.

Gusto apprezzato in tutto il mondo, ma sulla politica di Ferrero in tanti si schierano contro
Il tutto ha fatto notizia nella giornata mondiale dedicata alla Nutella che, negli ultimi tempi, è finita spesso sulle pagine di cronaca. Prima la querelle che si era accesa sulle nocciole turche utilizzate da Ferrero,
cavalcata anche da Matteo Salvini. Poi la discussione sul lancio dei
Nutella Biscuits con una strategia di marketing e una folle corsa all'acquisto ritenuta da molti eccessiva. «Non c'è alcuna evidenza del fatto che l'impianto dei noccioleti nei termini previsti dal nostro accordo con Ferrero possa mettere a rischio l'ambiente - continua Neri - c’è evidenza del contrario, cioè del fatto che i nostri produttori avranno garantito l'acquisto di una elevata percentuale di prodotto ad un prezzo preventivamente concordato».
Marco Neri
«Nella due giorni che si è svolta a Roma durante lo scorso weekend per “festeggiare” i primi cento anni di Confagricoltura - spiega il presidente Toscano - abbiamo tracciato le linee guida per il nostro futuro, che ruotano proprio attorno ai concetti di innovazione e sostenibilità. Gli imprenditori agricoli sono i primi a sapere che l'ambiente va rispettato, perché dalla sua tutela traggono il proprio sostentamento. E siamo i primi a riconoscere nella sostenibilità l'arma da usare per far entrare i giovani nelle aziende e per garantire una sufficiente redditività delle nostre attività. La sostenibilità ambientale, economica e sociale è il nostro principale obiettivo. Ci lascia a dir poco perplessi chi pretende di subordinare la libertà di impresa non alla reale tutela dell'ambiente, ma a prese di posizione ideologiche e prive di riscontri oggettivi».