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L’Europa promuove l’Amatriciana Ora è tra le specialità tutelate

13 marzo 2020 | 11:35

Una bella, bellissima notizia per la gastronomia tradizionale italiana, in un momento così difficile per il nostro Paese. L’Unione Europea ha riconosciuto l’Amatriciana come Specialità tradizionale garantita (Stg). Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale europea del 13 marzo, la celebre ricetta viene dunque iscritta nel Registro europeo delle Denominazioni d'origine e Indicazioni geografiche (Dop-Igp) e Specialità tradizionali garantite (Stg).

Bucatini all'Amatriciana - L’Europa promuove l’Amatriciana Ora è tra le specialità tutelate

Bucatini all'Amatriciana

Si tratta del riconoscimento definitivo da parte dell'Unione europea di un piatto simbolo del del Centro Italia, ancor di più dal terremoto di 4 anni fa, un altro momento particolarmente difficile per il Paese. Una legittimazione arrivata con un consenso unanime visto che nei tre mesi a disposizione per eventuali osservazioni nessuno ha sollevato obiezioni di sorta.
«Con l’iscrizione nel registro delle Stg - rileva Coldiretti in una nota - diventa ancora più importante garantire l’utilizzo di ingredienti al 100% Made in Italy, dal grano nazionale per la pasta al pomodoro, dal pecorino fino al guanciale ottenuto da maiali allevati in Italia.

Di fatto, l'Europa riconosce che la popolazione di Amatrice ha dato vita ad uno dei piatti più conosciuti della tradizione italiana rielaborando ed arricchendo un'antica preparazione pastorale, con l'introduzione del pomodoro intervenuta all'inizio del 1800. L’amatriciana era il pasto principale dei numerosi pastori che vivevano sulle montagne di Amatrice che portavano nei loro zaini, pezzi di pecorino, sacchette di pepe nero, pasta essiccata, guanciale e strutto per preparare la cosiddetta gricia che con l’aggiunta del pomodoro è diventata l’amatriciana.
 
«La promozione della ricetta - continua la Coldiretti - è il riconoscimento alla storia e alla tradizione di un territorio ferito quattro anni fa nel 2016 da terribile terremoto che ha devastato il Centro Italia e dal quale le aziende agricole, stanno tentando di risollevarsi anche grazie alla produzione degli ingredienti base del celebre sugo».
 
Con questo riconoscimento l’Italia consolida il primato europeo nelle produzioni di qualità con 301 denominazioni Dop/Igp e Stg ma anche 415 vini Doc/Docg, 5155 prodotti tradizionali regionali censiti lungo la Penisola, la leadership nel biologico con oltre 60mila aziende agricole biologiche, la decisione di non coltivare organismi geneticamente modificati (ogm), 40mila aziende agricole impegnare nel custodire semi o piante a rischio di estinzione e il primato della sicurezza alimentare mondiale.

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