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La quarantena sepellisce Skype e tv I social raffozano il primato

03 aprile 2020 | 11:44

La quarantena forzata per metà della popolazione mondiale ha acceso o spento realtà virtuali che, di fronte a questa emergenza, hanno dovuto fare i conti con il colpo del ko oppure iniziare a veder moltiplicare i propri fatturati.

Il virus ridisegna le gerarchie - La quarantena sepellisce Skype e tv I social conquistano il primato

Il virus ridisegna le gerarchie

Tra i colossi del web che stanno pagando dazio c’è Skype, la piattaforma di videochiamate via web fondata in Svezia nel 2003 da tre giovani estoni, uno dei primi e migliori esempi di startup digital europea in grado di imporsi in tutto il mondo. Va subito chiarito che lo stato di salute di Skype, almeno attualmente e da un punto di vista finanziario, è buono perché la utilizzano 23 milioni di persone ancora.

Ma la quarantena da coronavirus ha portato alla luce altre realtà d’eccellenza pronte a prendere il posto del caro vecchio Skype nel mondo virtuale che corre alla velocità della luce. Si chiamano Zoom ed HouseParty e sono le principali piattaforme che il mondo sta utilizzando per mantenersi in contatto, che sia per lavoro o per piacere.

Skype ha vissuto il suo periodo d’oro nel 2011 quando Microsoft se la comprò per 8,5 miliardi di dollari e ne fece un gioiello della corona, ai tempi il segnale più evidente che la società fondata da Bill Gates non si sarebbe limitata a fornire sistemi operativi per pc, ma sarebbe diventata molto altro. Prima del coronavirus la valutazione di mercato era di circa 1,4 triliardi, testa a testa con Apple, grazie ad una gamma di servizi di cui il cloud è forse il più redditizio.

Ma Microsoft, nel suo cambio di pelle, si è dimenticata di Skype negli ultimi anni togliendole fondamenta e certezze che l’hanno portato alla quarantena vulnerabile. A parte Zoom e HouseParty, autentiche rivelazioni del momento, vanno forte anche GoToMeeting, di Google; FaceTime e Whatsapp Video e persino una ottima alternativa che Microsoft si è costruita in casa e ha lanciato nel 2016, Teams.

Chi utilizza ancora Skype di questi tempi? Le televisioni. E non è forse un caso che le televisioni e Skype stanno morendo un po’ fianco a fianco. Basti pensare quanti personaggi stanno inondando di dirette i social togliendo migliaia e migliaia di spettatori alla televisione.

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