I primi esperimenti sono partiti durante i mesi di isolamento: non solo piatti pronti, ma anche veri e propri kit con salse e condimenti da ultimare e assemblare a primi e secondi piatti già cucinati. Un’evoluzione del servizio di consegna a domicilio che è piaciuta ai clienti, in qualche modo coinvolti nella preparazione dei loro piatti, anche stellati. Ora parte da Milano Ultimo Tocco, un progetto tutto nuovo della startup Affettami, concepito proprio per coloro che hanno poco tempo da dedicare alla cucina o che vogliono stupire i propri ospiti a pranzo o a cena.
Gli ingredienti arrivano a casa "separati"
Il menu, progettato da food designer, è disponibile in rete (sul sito
ultimotocco.it). Per ordinare è sufficiente riempire il carrello, pagare con carta di credito e comunicare l’indirizzo di consegna. Non u
n ristorante che fa delivery quindi, ma un vero e proprio laboratorio creativo dove i cibi vengono preparati per essere consumati a distanza di luogo e di tempo. L’idea di unire due cucine “distanti” (quella in cui il piatto viene iniziato e quella dove viene concluso e consumato) è dei food designer
Paolo Barichella e
Mauro Olivieri.
«Ci è sembrato questo
il momento più opportuno per far nascere Ultimo Tocco – spiegano – Progettare nel Food Design significa proporre soluzioni alimentari efficaci in un contesto dove il prodotto sia funzionale all'esigenza dell'utente in diversi momenti e situazioni di consumo. La tecnologia alimentare deve essere la materia di base per il Food Designer che osserva, valuta i nuovi contesti, le nuove esigenze generate dal lungo periodo e gli effetti causati sulla società e le sue abitudini e prevede scenari diversi, nuove variabili ambientali, nuovi bisogni, vincoli e stili di vita con lo scopo progettare e implementare nuovi modelli. Insomma progettazione consapevole di contesti, interfacce e strumenti funzionali, complementari all'atto di alimentarsi, che possono spesso consistere nell'alimento stesso».
L'occorrente per una Carbonara
Una formula, quella della delivery, che
piace molto sia ai ristoratori che ai clienti. Dai risotti alla pasta, dalle piadine agli aperitivi, fino ai dessert, su Ultimo Tocco c’è solo l’imbarazzo della scelta. Il menu offre numerose varianti di risotti (alla milanese, ai funghi e tartufo, agli asparagi, alla trevigiana) e di pasta, dagli agnolotti ripieni, ai garganelli, agli spaghetti alla chitarra, tutto abbinato a condimenti tipici della tradizione Italiana forniti a parte.
E poi ci sono i Toc, piccoli cestini di pasta frolla neutra (né salata né dolce) da riempiere con gustose creme a base di fibra naturale e vegetale sono ideali per un antipasto o un pasto particolare, dai sapori decisi, dalla parmigiana, alla caprese, all’arrosto. Inediti condimenti per le PiaDesign utilizzate come piatti commestibili, reinterpretazioni di ricette come la carbonara o con il pesto genovese o la salsa di arrosto. Insomma, un’ampia varietà di piatti che possono essere facilmente “finiti” con le attrezzature presenti in qualsiasi cucina, dalla padella al microonde.
Il risotto alla monzese
Assoluta novità l’aperitivo l’Aperol Spritz “destrutturato”: Prosecco Mionetto Sergio, in esclusivo formato da 37,5 cl, da gustare abbinato a cucchiai da finger food riempiti di Jelly Aperol e decorati con scorza di arancia naturale. I DesignDessert da rifinire con sfiziose guarnizioni, permettono di concludere in dolcezza e relax le serate come le deliziose praline di cioccolato da riempire con gel all’Aperol, al mojito, alla grappa invecchiata in botti di rovere.
Tutte queste proposte possono essere ordinate dalle 11 alle 20 e i cibi possono essere conservati in frigo anche per 2/3 giorni e consumati quando si vuole, senza l’ansia di doverli ordinare all’ultimo momento quando si ha già fame. Arrivano a casa o in ufficio tramite Glovo in buste monoporzione o in contenitore di polipropilene riciclabile o riutilizzabile.
Per informazioni:
ultimotocco.it