La procura della Repubblica di Crotone ha disposto il sequestro preventivo di parte di un villaggio turistico. I carabinieri del Noe (Nucleo operativo ecologico per la tutela ambientale e la transizione ecologica), con il supporto dei militari sul territorio hanno eseguito la misura emessa dal gip e relativa a strutture e spazi ubicati all'interno del villaggio camping Marinella di Isola Capo Rizzuto. Alla base del provvedimento, presunti abusi edilizi. La misura cautelare avev a inizialmente riguardato anche la piscina del villaggio, mentre erano rimaste escluse le altre strutture del camping (il bar, il punto ristoro, il market, altre 50 case mobili , 23 bungalow e le piazzole libere per roulotte e camper. Il camping prosegue quindi la sua attività, ma la precisazione è stata data solo il 23 giugno 2022 dall'avvocato Mario Geminara con una mail in cui annuncia che il 24 maggio 2022 il Tribunale di Crotone ha deciso il dissequestro della piscina.

Alcune delle sistemazioni presenti all'interno del camping (Fonte: Facebook)
30 indagati e 25 villette sequestrate
Le indagini che avevano portato al sequestro, tutt'ora in corso, delle 25 case mobili avevano accertato gravi elementi in ordine a reati di lottizzazione abusiva in aree sottoposte a vincolo paesaggistico, realizzazione di opere in assenza di permesso di costruzione, falsità ideologica in certificati commessa da esercenti un servizio di pubblica necessità, falso, scarico abusivo di reflui industriali. In tutto sarebbero 30 le persone indagate mentre le villette (case mobili sulla carta) sottoposte a sequestro sono 25, 24 delle quali di proprietà di alcuni utenti della struttura ed una del signor Francesco Cugliano, a cui fa capo anche il terreno su cui insistono queste "case mobili".L'ammontare del valore dei beni sequestrati si aggira sui 2,5 milioni di euro.
Al posto di "case mobili" stagionali un vero e proprio insediamento residenziale
Più nel dettaglio, le indagini del Noe di Catanzaro hanno accertato che il complesso turistico presentava tutte le caratteristiche di una struttura ricettiva avente i requisiti di uno stabile insediamento residenziale, in quanto erano state realizzate opere edilizie e di urbanizzazione primarie tipiche degli edifici a scopo residenziale. I responsabili, infatti, al posto di "case mobili" stagionali avevano realizzato delle vere e proprie strutture abitative fisse, consolidandole con opere in muratura e ampliamenti volumetrici (come verande e terrazze) non autorizzate.
Non solo, ma gli edifici erano anche dotate di condizionatori d’aria e sistema di ricezione Tv satellitare, con collegamenti a utenze di rete elettrica, idrica e gas, e per di più con attivazione di scarichi abusivi delle acque “nere” all’interno della pubblica fognatura.
(La Presse)
Aggiornato il 24 giugno 2022