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Campagna vaccinale in ritardo. Scende in campo Mattarella

06 marzo 2021 | 17:57

Visita in mattinata del presidente della Repubblica Sergio Mattarella al centro vaccinale allestito alla Nuvola di Fuksas nel quartiere Eur a Roma. Ad accompagnare il Capo dello Stato nella visita di circa mezz'ora è stato il governatore del Lazio Nicola Zingaretti. Presenti anche l'architetto Massimiliano Fuksas e sua moglie, co-progettista.

Nicola Zingaretti e Sergio Mattarella - Campagna vaccinale in ritardo Scende in campo Mattarella

Nicola Zingaretti e Sergio Mattarella

Scende in campo anche Mattarella
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al termine della visita mentre si stavano effettuando alcune vaccinazioni è stato applaudito da lavoratori e cittadini presenti. Il capo dello Stato, a quanto riferisce chi era presente, ha rivolto diverse domande sul funzionamento della struttura e ha salutato da lontano i presenti rivolgendo un messaggio di speranza: «Teniamo duro, ce la farem».

«Oggi abbiamo accolto il Presidente Mattarella alla Nuvola di Fuksas che ospita uno dei più grandi centri per somministrare i vaccini anti Covid in Italia. Lo ringrazio per questo atto di sensibilità e vicinanza verso le operatrici e gli operatrici della sanità del Lazio impegnati nella grande campagna vaccinale in questo luogo simbolo dell'Italia, dove si può arrivare fino a 4 mila somministrazioni al giorno. Con gli altri centri vaccinali è una vera fabbrica della speranza», ha spiegato il governatore del Lazio Nicola Zingaretti. Quest'ultimo nel pomeriggio ha inaugurato anche un altro centro vaccinale alla stazione Termini.

Mancano le dosi
Annunci e visite che devono fare il conto con la realtà. Secondo il segretario della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg) Silvestro Scotti, intervistato dall'Ansa, solo 10 dosi di vaccino anti-Covid a settimana sono al momento disponibili per ogni medico di famiglia nelle regioni in cui si è avviato il coinvolgimento dei camici bianchi nella campagna di vaccinazione. «Stimiamo in circa 100mila le dosi arrivate ai medici nelle regioni partite. Un numero ancora scarso, mentre va sottolineato il ritardo di varie regioni», ha concluso Scotti.

La verità del sindaco-rianimatore
Più critica la situazione a Calvi Risorta (Caserta), dove «al momento, l'assistenza sanitaria non è più garantita». Lo ha scritto il sindaco Giovanni Lombardi, medico-rianimatore dell'ospedale Cotugno di Napoli, in un post pubblicato su Facebook subito dopo aver finito un turno di 12 ore nel Pronto soccorso. «Da questa mattina - ha scritto Lombardi nel post pubblicato la notte scorsa - la centrale operativa regionale di smistamento non è riuscita a trovare né un posto di terapia intensiva né di sub-intensiva in nessun ospedale della Campania. Questo significa che siamo costretti a lasciare pazienti critici in reparti non intensivistici per mancanza di posti letto».

Il bollettino del 6 marzo
Grande preoccupazione per l'evoluzione della pandemia, che richiede l'«innalzamento delle misure su tutto il territorio nazionale la riduzione delle interazioni fisiche e della mobilità». Questo ha messo a verbale il Comitato tecnico scientifico nell'ultima riunione al termine della quale, sottolineano fonti del Cts, «non è stato suggerito al governo alcun lockdown».

Sono 23.641 i test positivi al coronavirus nelle ultime 24 ore in Italia, che portano il totale dall'inizio dell'emergenza a 3.046.762. Venerdì i contagi sono stati 24.036. Sono invece 307 le vittime in un giorno, secondo i dati del ministero della Salute, per un totale di 99.578. Sono 355.024 i tamponi molecolari e antigenici. Venerdì erano stati 378.463. Il tasso di positività è del 6,6%, in aumento di 0,3 rispetto al 6,3% di venerdì.

Sono 2.571 i pazienti in terapia intensiva per il Covid in Italia, 46 in più rispetto a venerdì nel saldo quotidiano tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri in rianimazione, secondo i dati del ministero della Salute, sono 214 (venerdì erano 222). Nei reparti ordinari ci sono invece 20.701 persone, in aumento di 327 unità rispetto a venerdì.




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