Il proprietario del ristorante “
Agrodolce” di Roma solleva le serrande e accende i fornelli per aprire al pubblico in segno di protesta ma dopo una manciata di minuti ecco l’irruzione nel piccolo locale a pochi passi dalla Fontana di Trevi degli agenti della
polizia locale.
Il momento dei controlliÈ solo uno degli esercizi che nella
Capitale hanno aderito alla protesta
#IoApro. Il titolare,
Antonio Russo ha 26 anni: «Da 13 mesi siamo chiusi ma le spese fisse non si sono fermate per cui non saranno le multe a fare la differenza in questa situazione di emergenza, non sono un criminale ma un
imprenditore», spiega sconsolato mentre all’interno gli agenti controllano ogni cosa.
«Il
locale rimane aperto anche se rischia la possibilità di avere i sigilli e la chiusura per 5 giorni», spiega
Paolo Bianchini, presidente nazionale di Mio Italia: «In caso di verbale i nostri
avvocati sono già pronti a contestarlo». Alla fine degli accertamenti non sarà elevata nessuna contravvenzione e il titolare annuncia: «Siamo decisi a continuare sulla nostra strada e se verrete qui a
cena ci troverete aperti».
(LaPresse)