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Cercasi lavoro

Brescia cerca cuochi e camerieri. Ma i giovani si allontanano dal settore

Renato Andreolassi
di Renato Andreolassi
19 luglio 2021 | 18:38

Il dato è ufficiale ed è stato elaborato e reso pubblico dalla Camera di Commercio: a Brescia il lavoro non manca. A luglio infatti sono previste 11.460 assunzioni, 1.740 in più rispetto al 2019. Domanda superiore anche agli anni scorsi. Servono soprattutto (ma non se ne trovano): cuochi, camerieri e altri addetti al settore del turismo.

A Brescia si cercano cuochi e camerieri Brescia cerca cuochi e camerieri. Ma i giovani si allontanano dal settore

A Brescia si cercano cuochi e camerieri

 

Grande richiesta sul Garda

Boom di richieste sul lago di Garda. A Salò, ad esempio, sono richiesti come il pane, almeno 100 stagionali in alberghi, ristoranti, bar e pizzerie. Stessa situazione a Manerba e Gargnano.

Secondo l'indagine realizzata dal sistema informativo Excelsior in collaborazione con Empal e Unioncamere, riparte la domanda di lavoro da parte delle imprese e riparte la richiesta di personale del settore industriale e dei servizi con punte superiori ai livelli pre-Covid. A fare da traino la filiera del turismo, ristorazione e alloggi che prevede di dare occupazione nel trimestre luglio-agosto-settembre a 5.800 lavoratori.

Nel contempo, e questo è il dato più clamoroso, gli imprenditori del settore dichiarano di aver difficoltà a trovare maître di sala, cuochi e aiuti cuoco, lavapiatti, pizzaioli. In parole povere, mancano i candidati! I più richiesti sono i giovani under 30; il 52 % dei posti è a tempo determinato, il 18% a tempo indeterminato. L'indagine della Camera di Commercio indica anche le professioni più richieste: oltre a quelle della filiera turistica, addetti al settore metalmeccanico, elettromeccanici, alle pulizie, operai edili, commesse/i.

 

Il settore perde appeal

Le lauree più gettonate sono quelle a indirizzo economico, amministrativo, finanziario e marketing. «Ciò che preoccupa - dice Andrea Maggioni di Salò Promotion - è che, di punto in bianco, il settore del turismo ha perso un enorme patrimonio di professionalità e competenze che erano state consolidate e acquisite negli anni. Il Covid ha influito sulla crisi del comparto, ma i giovani devono capire che oltre a guadagnare il giusto, ci sono anche doveri ed essere consapevoli che nel turismo si lavora, soprattutto, di sera e nei fine settimana».

Insomma, il weekend festivo per molti è un sogno, almeno d'estate.


 

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