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Tetto al contante a 5mila euro e bollette a rate per le imprese: le novità del Decreto aiuti

Il Consiglio dei ministri ha stanziato 9 miliardi contro i rincari energetici. Fra le novità anche il Bonus Pos e l'innalzamento a 3mila dei premi esentasse che le imprese potranno concedere ai dipendenti . Fra le altre novità la proroga dei crediti di imposta fino a un anno, lo sconto benzina, lo sblocco delle trivelle e, a sorpresa, la revisione del Superbonus

10 novembre 2022 | 16:22
In arrivo il Decreto aiuti quater: tra le norme, tetto al contante e rateizzazione delle bollette  Tetto al contante a 5mila euro e bollette a rate: tutte le novità del Decreto aiuti

Tetto a 5mila euro per l'utilizzo dei contanti, un bonus per chi installa il Pos e pagamenti a rate delle bollette per le imprese. Questi i punti salienti anche per bar e ristoranti contenuti all'interno della bozza del Decreto Aiuti Quater approvato dal Consiglio dei ministri, che traccia in maniera chiara la linea del Governo Meloni. Fra le altre novità la proroga dei crediti di imposta fino a un anno e dello sconto benzina, premi ai dipendenti esentasse fino a 3mila euro, sblocco delle trivelle e, a sorpresa, la revisione del Superbonus.  Il tutto con 9 miliardi stanziati contro il rincaro energetico.

Entriamo nel dettaglio delle misure contenute all'interno del Decreto (Qui la bozza). 

Il consiglio dei ministri approva il decreto aiuti quater (foto Italpress) Tetto al contante a 5mila euro e bollette a rate per le imprese: le novità del Decreto aiuti

Il consiglio dei ministri approva il decreto aiuti quater (foto Italpress)

Utilizzo dei contanti: il tetto sale a 5mila euro. E arriva il Bonus Pos 

Sale a 5mila euro la soglia entro cui è possibile pagare in contanti (la Lega chiedeva di aumentare a 10mila euro). Il provvedimento modificherà l’attuale normativa secondo cui il tetto dal primo gennaio sarebbe stato ridotto da duemila a mille euro.

All'interno del Decreto è anche inserito un Bonus Pos: il testo prevede un bonus fiscale “pari al 100 per cento della spesa sostenuta, per un massimo di euro 50 per ogni strumento e in ogni caso nel limite di spesa di euro 80 milioni per l'anno 2023”. L’agevolazione viene concessa “sotto forma di credito d'imposta di pari importo, da utilizzare in compensazione”.

 

Bollette: rateizzazione dei pagamenti per le imprese 

Per fronteggiare i rincari, all'interno del Decreto aiuti, è prevista anche la rateizzazione delle bollette per le imprese. Nel documento approvato dal Consiglio dei ministri si prevede che “al fine di contrastare gli effetti dell'eccezionale incremento dei costi dell'energia le imprese residenti in Italia hanno facoltà di richiedere la rateizzazione (con un massimo di 36 mesi) degli importi dovuti a titolo di corrispettivo per la componente energetica di elettricità e gas naturale ed eccedenti l’importo medio contabilizzato, a parità di consumo, nel periodo di riferimento compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2021, per i consumi effettuati dal 1° ottobre 2022 al 31 marzo 2023 e fatturati entro il 31 dicembre 2023."

La misura, finanziata attraverso un fondo del Mef che passa da 2 a 5 miliardi ed è destinata alle "imprese residenti in Italia".

Il documento precisa anche che “a tal fine, le imprese interessate, formulano apposita istanza ai fornitori, secondo modalità semplificate stabilite con decreto del Ministero dello sviluppo economico, da adottare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione” e che la rateizzazione decada in caso di inadempimento di due rate anche non consecutive.

Premi aziendali esentasse: il tetto sale a 3mila euro

Sale poi da 600 a 3.000 euro la soglia dei premi esentasse che le imprese potranno concedere ai dipendenti come fringe benefit per pagare le bollette. Il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati al lavoratore dipendente, nonché le somme erogate o rimborsate allo stesso dal datore di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche di acqua, luce e gas, non concorreranno dunque a formare il reddito imponibile nel nuovo limite di 3mila euro.

Proroga del credito d'imposta per le imprese 

Il credito d’imposta riconosciuto alle imprese per l’acquisto di elettricità e gas viene prorogato "anche in relazione alla spesa sostenuta nel mese di dicembre 2022". Il dl proroga innanzitutto, fino alla fine dell'anno, i crediti di imposta per le imprese (con aliquote potenziate al 40% per le imprese energivore e gasivore e al 30% per piccole che usano energia con potenza a partire dai 4,5 kW) e il taglio delle accise della benzina (sarebbe scaduto il 18 novembre, viene spostato al 31 dicembre): due misure che complessivamente assorbono circa 4,4 miliardi.

Proroga al taglio delle accise sui carburanti 

Lo sconto sulle accise dei carburanti, in scadenza il prossimo 18 novembre, e l’aliquota Iva agevolata al 5% sul gas per autotrazione sono prorogati fino al 31 dicembre 2022. Fino al 31 dicembre 2022 le accise sono fissate per la benzina a 478,40 euro per mille litri e per il gasolio usato come carburante a 367,40 euro per mille litri. Per il Gpl usato come carburante, invece, sono a 182,61 euro per mille chilogrammi.

Niente seconda rata Imu per cinema e teatri 

La bozza del decreto Aiuti quater prevede anche che non sia più dovuta la seconda rata dell’Imu dell’anno 2022 per gli immobili rientranti nella categoria catastale D/3, quindi destinati a spettacoli cinematografici, teatri e sale per concerti e spettacoli, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività esercitate all'interno delle strutture.

Superbonus al 90% per i lavori nel 2023 

Arriva infine la revisione del Superbonus: la norma non risolve il problema dei crediti incagliati ma abbassa nel 2023 la percentuale dello sconto dal 110% al 90%. Il taglio vale sia per i condomini che per le villette, che sarebbero altrimenti rimaste del tutto escluse dal bonus, ma purché siano abitazione principale e purché il proprietario abbia un reddito inferiore ai 15.000 euro (soglia variabile in base al quoziente familiare). Per chi però ha già iniziato i lavori portandone a termine il 30% entro settembre di quest'anno, il bonus resta super al 110% fino al 31 marzo 2023.

Gas, arriva la norma sblocca trivelle 

Nel testo è presente anche una norma "sblocca trivelle": si prevedono, infatti, nuove concessioni di coltivazione di idrocarburi “in zone di mare poste fra le 9 e le 12 miglia dalle linee di costa e dal perimetro esterno delle aree marine e costiere protette”. Le nuove concessioni possono essere rilasciate “limitatamente ai siti aventi un potenziale minerario di gas per un quantitativo di riserva certa superiore a una soglia di 500 milioni di metri cubi”.

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