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Previsioni

Turismo in montagna, ecco perché i guadagni 2022-2023 non saranno... utili

09 novembre 2022 | 14:21

Le prospettive per il turismo della neve, come sappiamo e abbiamo da subito messo nero su bianco, non sono rosee. E questo, purtroppo, dopo la stagione 2020-2021 bruciata dal Covid, e quella successiva dove non si è riusciti a tornare ai livelli prepandemici. Ciliegina sulla torta di quest’anno il caro energia. Questo scenario emerge chiaro anche da Skipass Panorama Turismo, osservatorio italiano del turismo montano di Jfc, pubblicato in anteprima dall’Ansa. In ogni caso, secondo le previsioni, nell'inverno 2022-2023 il fatturato complessivo salirà a quota 9 miliardi e 514 milioni di euro, segnando - nei confronti del 2021-22 - una crescita di 772 milioni, con una variazione complessiva positiva del +8,8%. Ma se si guarda all’altra faccia delle medaglia: aumenteranno i guadagni, ma anche appunto i costi!

Ancora difficoltà per il turismo della neve italiano Turismo in montagna, ecco perché i guadagni 2022-2023 non saranno... utili

Ancora difficoltà per il turismo della neve italiano


Pesano i rincari sui guadagni

«Tale valutazione circa il maggior fatturato - spiega Massimo Feruzzi, amministratore unico di Jfc e responsabile dell'Osservatorio - non inciderà, purtroppo, sulla marginalità aziendale, in quanto i maggiori incassi serviranno solo alla copertura dei maggiori costi relativi al riscaldamento, all'energia elettrica e all'approvvigionamento di generi alimentari, senza considerare tutta una serie di ulteriori costi che subiranno anch'essi incrementi (gestione amministrativa, personale, etc.). Non saranno quindi margini utili a migliorare l'Ebitda delle aziende della filiera, che rischia di subire una riduzione superiore ai 10 punti percentuali».

 


Fatturato complessivo di 4 miliardi 351 milioni

Nel dettaglio secondo i calcoli di Jfc è di 4 miliardi 351 milioni il fatturato del sistema ospitale nella sua complessità di strutture ricettive alberghiere ed extra-alberghiere (alberghi, villaggi, B&B, residence, baite, agriturismi, case vacanza, alloggi in affitto, etc.). Rispetto alla stagione invernale scorsa, il cui fatturato è stato pari a 4 miliardi 77 milioni, si registra un incremento del +6,7% (+273 milioni circa). Si attesta a 4 miliardi 38 milioni il fatturato dei servizi quali noleggio attrezzature, maestri di sci, skipass e impianti di risalita vari, etc., vale a dire i servizi collegati alla pratica delle discipline sportive sulla neve.


Nell'invernale 2021-22 il fatturato complessivo è stato pari a 3 miliardi 634 milioni, quindi si registra un incremento dell'11,1%, quantificabile in 403 milioni circa in più. Infine, è pari a 1 miliardo 125 milioni di euro l'ulteriore fatturato generato da altri servizi quali ristorazione, commercio, attività ricreative e di divertimento ecc. Sulla stagione invernale scorsa, il cui fatturato è stato pari a 1 miliardo 29 milioni, c'è un incremento del +9,3% (+95 milioni circa).

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