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L'evento

Coop premia i fornitori che puntano alla sostenibilità

di Berto Silva
29 marzo 2022 | 19:07

È giunto alla 14ª edizione il premio Coop For Future, il riconoscimento di Coop ai propri fornitori a marchio che si sono distinti per le politiche di sostenibilità. L’evento di quest’anno - svoltosi a Milano - oltre all’assegnazione dei consueti cinque premi ha visto la novità di una nuova categoria, quella legata al progetto Coop Close The Gap che riguarda l’inclusione di genere. Quest’anno sono 409 i fornitori che hanno volontariamente aderito all’iniziativa Coop For Future, rivolta alle aziende che si sono distinte per le politiche di sostenibilità. Dall’avvio del progetto al 2020 si stima che, attraverso le azioni virtuose dei fornitori a marchio Coop, sono state risparmiate circa 2,9 milioni di tonnellate di Co2, pari al consumo di circa 2,2 milioni di auto diesel che percorrono in media 10.000 km annui.

Coop premia i fornitori che puntano alla sostenibilità

Coop For Future, apre l'astrofisico Ghidini 

Ad aprire la manifestazione l’astrofisico Tommaso Ghidini, capo Ingegneria Strutturale dell’Agenzia Spaziale Europea Esa che con uno speech ha affrontato il tema esistenziale-filosofico di come l’umanità possa innovare se stessa trasferendo la propria vita anche su altri pianeti: «Il Sapiens s’innamora di una passione, di un sogno, motore nucleare interno che ci riempie l’anima di coraggio. È il coraggio di tuffarci e volare come fanno i piccoli grifoni di Capo Caccia. Il coraggio è contagioso, diventa leadership, e come ricompensa ha la felicità. Impossibile è la parola pronunciata da chi rimane alla finestra, mentre la felicità rappresenta la sfida. I nostri sogni sono un’argilla straordinario, ma il coraggio non basta perché serve perseveranza nell’affrontare le cose. Siamo adattabili all’ambiente, la nostra capacità sarà capirlo anche senza cambiarlo».

La sostenibilità è un valore aggiunto 

Ad illustrare la scelta dei premi e il concetto di sostenibilità da parte di Coop, è stata Maura Latini, amministratrice delegata Coop Italia: «Ritengo che l’intuizione di Coop sta nell’aver saputo facilitare la relazione tra chi produce e chi compra. Un percorso di cultura aziendale che fa parte della nostra cultura d’impresa. La passione certamente è stata l’elemento motore, ma anche la competenza e la consapevolezza che insieme si può fare di più che da soli. La sostenibilità è un valore, in alcuni casi aggiunge dei costi, ma una volta che il cambiamento è diventato prassi quel costo aggiuntivo - laddove ci fosse - viene recuperato fino a divenire un valore aggiunto. La sostenibilità è anche un contributo all’efficienza dei contenuti, dove oltre alla tecnologia c’è anche una sostenibilità delle persone». 

Un momento difficile da superare

Ha portato i suoi saluti anche Marco Pedroni, presidente Coop Italia e Ancc-Coop. «La tutela ambientale e l’inclusione di genere sono due tratti fondamentali per Coop - ha spiegato - L’attuale quadro critico, che vede le nostre imprese colpite da dinamiche inflattive, dalla crisi energetica e dagli effetti sulla domanda, non aiuta ma tutti dobbiamo lavorare per cercare di mettere in equilibrio questi fattori. L’auspicio è che il moderno sistema imprenditoriale italiano dimostri ancora una volta, come fatto precedentemente, di saper superare momenti difficili come questo». 

I comitati scientifici 

Sono stati presentati anche i due comitati scientifici. Il Comitato Scientifico Premio Coop for Future è stato rappresentato da Angelo Mastrandrea, Simone Molteni, Carlo Alberto Pratesi; mentre il Comitato Scientifico Premio Coop Close the Gap ha visto la partecipazione di Vera Gheno, Maurizia Iachino, Andrea Notarnicola.

«La fotografia ci dice che siamo indietro sulla parità di genere, con l’Italia fanalino di coda sui livelli occupazionali: 7milioni di donne non sono occupate - ha evidenziato Maurizia Iachino, fondatrice e presidente dell'associazione Fuori Quota - Quindi una perdita importante non poter contare su queste risorse. Il nostro Paese ha un sistema cultura italiano retrogrado, però va detto che in questi ultimi anni si stanno facendo importanti passi in avanti per superare questo gap: sono state approvate normative importanti che ci fanno essere primi in Europa come ad esempio il certificato di parità di genere nelle aziende. E su questo va evidenziato il grande impegno del ministro della Famiglia Elena Bonetti». 

Le imprese premiate 

Cinque le aziende premiate per Coop for Future. Fileni, leader per le carni avicole: «22 anni fa sulla sfida di Coop abbiamo sviluppato la produzione biologica, un allevamento diverso che nel tempo ci ha premiati».

Essity Italia, fornitura di materiale tissue: «Essendo di origine svedese abbiamo nel nostro Dna il tema della sostenibilità. Coop per noi rappresenta un punto di riferimento che ci ha spinto a dare il meglio anche sui principi di sostenibilità, in particolare sulle fibre alternative, sulla gestione della logistica, dell’imballaggio e del riciclo». 

La Doria, azienda di derivati del pomodoro, legumi e frutta di Angri: «Il nostro impegno ci ha visto lavorare sul risparmio energetico, idrico e sull’impronta etica. Il tutto attraverso un grande lavoro di sinergia con la nostra filiera agricola e con i contadini».

Orogel specializzata in prodotti surgelati vegetali, società agricola cooperativa:  «Ci siamo distinti sia sull’impatto ambientale costruendo una cella con 50mila pallet, che per la parità di genere».

Giuliano, azienda leader nella produzione di frutta e ortaggi in Puglia:  «Da 40anni siamo fornitori Coop e 30 anni fa ci siamo messi in gioco quando Coop, appunto, parlava di sostenibilità - la dicitura era ‘prodotti con amore Coop’ – inoltre la maggior parte dei nostri dipendenti sono donne. A questo si aggiunge il rispetto dell’ambiente e per il paesaggio…tutto ciò che rappresenta qualità della vita».

L’azienda vincitrice del premio Close the gap è stata Eurocompany del ravennate, azienda specializzata nella frutta secca ed essiccata: «Il percorso della nostra azienda è iniziato tanti anni fa, quando abbiamo sentito l’esigenza di inserire comportamenti etici tra i nostri obiettivi con la consapevolezza che il ruolo delle imprese doveva cambiare. Tra le novità che abbiamo portato avanti vi è anche il congedo di paternità».

In relazione alla parità di genere e alla leadership femminile, il valore medio ottenuto dalle aziende partecipanti è stato il 22,7% rispetto al massimo ottenibile, con punte di eccellenza che arrivano ad ottenere il 53,2% che conferma una buona sensibilità sulla tematica ma con ancora tanta strada da percorrere

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