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Dolore e forza

La solidarietà dei ristoratori al papà del bimbo investito e ucciso a Milano

Abdallah ha perso suo figlio Mohanad a soli 11 anni, travolto mentre era in bicicletta a pochi passi dalla rosticceria che l'uomo di origini egiziane ha aperto un anno fa in viale Monte Ceneri, nel capoluogo meneghino

10 agosto 2022 | 16:50

Un dolore immenso, indescrivibile. È quello che sta vivendo Abdallah, padre di Mohanad Abdalla Salem Moubarak. Il figlio, 12 anni da compiere a dicembre, è stato travolto da un'auto in via Bartolini a Milano. A nulla sono serviti i soccorsi: Mohanad è morto sul colpo. Il conducente del mezzo, che si è poi scoperto essere un 20enne, è prima fuggito, salvo poi costituirsi quattro ore dopo. Risultato negativo all'alcol test, ha però confessato di non aver mai conseguito la patente

La solidarietà dei ristoratori al papà del bimbo investito e ucciso a Milano

L'abbraccio dei ristoratori a papà Abdallah 

La tragedia, dicevamo, è avvenuta in via Bartolini, non più di 50 metri dall'attività del padre di Mohanad, in viale Monte Ceneri. Abdallah, che è egiziano, ma tutti in quartiere conoscono come Mimmo, gestisce infatti un ristorante-rosticceria che ha aperto circa un anno fa. Prima aveva invece un panificio, in via Pietro da Cemmo, non molto distante. 

Papà e figlio erano lì anche l'altra sera. In attesa che Abdallah finisse di pulire e chiudesse il locale, Mohanad stava facendo un giro dell'isolato. Poi, l'incidente. È stato proprio il padre, non vedendo tornare il figlio, a uscire dal ristorante e a trovare il corpo di Mohanad a terra. 

Ora è il tempo della giustizia, che deve fare il suo corso, ma anche del dolore e della vicinanza di tanti. Di chi conosce Mimmo, ma anche di chi comprende il dolore che si trova ad affrontare. Una solidarietà che è arrivata da Anna Scavuzzo, vicesindaco della città, a nome di tutta l'Amministrazione comunale, dalla comunità egiziana, ma anche da parte di tanti ristoratori, che sia sui social sia in maniera diretta hanno fatto sentire la loro vicinanza. 

Milano è da tempo ormai una metropoli cosmopolita, in cui si incontrano anime e culture diverse, ma che riesce ancora, in casi come questo, a mostrare tutta la sua vicinanza. Così è con Mimmo, grazie all'abbraccio dei suoi colleghi e dell'intera comunità meneghina

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