Cibo e industria. Un’altra storia di famiglia, tipicamente italiana, ma questa volta non siamo a livello di pasticceria che si quadruplica nella regione o di ristorante che apre una bottega a supporto più quattro succursali: questa volta i numeri sono diversi. Stiamo parlando degli alimenti surgelati del gruppo Scapuzzi, una realtà ormai affermata nell’attuale panorama commerciale e industriale europeo, con un fatturato annuo di 150 milioni di euro e oltre 300 dipendenti. Punta di diamante della holding è Gea industrie alimentari, con 11 linee di produzione, 134 dipendenti e volumi di esportazione sempre maggiori: ad oggi raggiunge 31 paesi nel mondo, con una quota di export del 30% rispetto al fatturato totale, che nel 2022 ha superato i 40 milioni di euro.
Artica - Scialatielli allo scoglio
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Artica Plant-Based - Pollo veg alla cacciatora
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Artica Plant-Based - Kebab Veg in salsa rossa con riso basmati
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Artica - Filetto di orata alla mediterranea
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La storia del Gruppo Scapuzzi
Si parte dal basso, perché non c’è sempre e comunque un’eredità di mezzo: siamo negli anni ‘50 e Piero Scapuzzi, a Livorno, inizia la sua carriera come dipendente della società Genepesca, tra i pionieri della surgelazione in Italia. Piero e il figlio Carlo decidono di mettersi in proprio nel 1970, si trasferiscono a Milano e diventano importatori da tutto il mondo di un ampio assortimento di alimenti surgelati, per rifornire i grossisti e la nascente Gdo. Da qui in poi è un susseguirsi di trasformazioni, nuove idee e acquisizioni: nel 1987 con Pasta Italia si parte con le sfoglie per lasagne precotte e surgelate, cui si aggiungono a mano a mano pasta, pizza, sughi, salse, piatti pronti. Dopo il 2000 viene acquisita la storica Articom di Rapallo, (GE), specializzata nella produzione di salse, sughi e piatti surgelati a base di pesce. Arriviamo al 2013, ed è il turno dell’Antico Laboratorio Bolognese a Osteria Grande (Bo), specializzato nella produzione di pasta fresca surgelata; nel 2016 arriva pure la rete commerciale di proprietà, in quanto viene acquistata quella che oggi prende il nome di Gelmarket: una catena di negozi al dettaglio (ora se ne contano ben quarantasei), in modo da avere un banco di prova per verificare il successo dei prodotti di importazione e delle proprie produzioni.
I nuovi piatti pronti surgelati Artica
Ed eccoci all’autunno 2023 e alla presentazione, a Milano, del marchio Artica a un panel di giornalisti: una linea di piatti pronti surgelati, prodotti interamente in Italia con materie prime selezionate, e comprendente pizza, primi piatti, specialità di pesce, piatti vegani e gluten free. Artica offre un ventaglio di proposte creative in grado di rispondere alle più svariate esigenze e stili di vita.
«Tirando le somme - spiega Giulia Scapuzzi, sales & operation Manager di Gea industrie alimentari - possiamo offrire ai consumatori circa mille referenze, dall’antipasto al dessert. È stato per noi importantissimo stabilire un filo diretto, attraverso la rete commerciale di proprietà, con quella che familiarmente chiamiamo la “sciura Maria”: l’acquirente tipo, che alla fine giustifica la nostra esistenza. Ogni ricetta, qui nel laboratorio di fianco al supermercato “Gelmarket” di Milano, viene ideata dal nostro staff di cucina, sviluppata in fabbrica e poi messa in vendita. Così è stato anche per la linea Artica: nel giro di un mese puoi capire se la novità ha fatto breccia, se il prezzo è giusto, come l’hanno accolta i consumatori. E quindi abbiamo uno stimolo in più a ideare prodotti innovativi: la fase di sperimentazione la gestiamo in casa, per così dire».
Linea Artica, dalla pizza napoletana al pollo e al pulled pork veg
Quanto ai prodotti Artica, l’obiettivo è coniugare bontà e praticità: la “sciura Maria”, o chiunque altro, come prima cosa deve non complicarsi la vita e potersi preparare in pochi minuti i piatti preferiti, al microonde, in forno o in padella. All’assaggio, la pizza margherita di tradizione napoletana risulta in linea con la migliore concorrenza, con in più il cornicione pronunciato e una buona alveolatura: e non è affatto scontato, visto che parliamo di pizza surgelata.

Giulia Scapuzzi, sales & operation manager di Gea
Di seguito, ci è data la possibilità di testare il protagonista assoluto degli anni Venti del nuovo millennio, ovvero il vegan-friendly sostitutivo della carne; ci può stare simpatico o antipatico, possiamo essere vegaestremisti, supercarnivori e tutte le sfumature nel mezzo, ma ignorarlo non si può: sarebbe meschino, e pure poco professionale. E quindi eccoci alle prese con il Pollo Veg al pesto aromatico con ceci, patate e nocciole, seguito dal Pulled Pork Veg in salsa bbq con patate rosti e cipolla grigliata. Buoni entrambi, nel complesso, grazie soprattutto alla consistenza delle fibre di piselli che sostituiscono la carne: alla masticabilità del pollo ci andiamo vicinissimi, ed è questo il fattore decisivo, agli occhi del meat lover pentito e pure del vegano convinto. Un punto in meno al Kebab Veg in salsa rossa con riso basmati per il dosaggio di spezie e di sale, che lascia la bocca un po’ accesa: ma tutto si può aggiustare. Con il Filetto di branzino alla senape, più contorno rustico, usciamo dal campo dei sostitutivi e torniamo al surgelato classico; un piatto pronto valido, con qualche aspirazione alla complessità e privo di quel sapore di scongelato derivante a volte dalla degradazione dei nutrienti e dalla formazione di composti volatili, a volte da procedure di scongelamento errate.
Gruppo Scapuzzi, l’obiettivo più surgelati per gli intolleranti
Il prossimo traguardo del Gruppo Scapuzzi è la piena affermazione nel mondo delle intolleranze, in cui risulta già presente grazie alle focaccine, alle minipizze, al calzone mozzarella e pomodoro senza glutine e lattosio: una sfida da togliere il sonno, viste le difficoltà notevolissime nel preparare e conservare prodotti così complessi, che possano ricordare anche lontanamente gli originali.
Gea Industrie Alimentari
Via Gadames 128 - 20151 Milano
Tel 02 3087662