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Aviaria

Bovini: serbatoio per un nuovo virus influenzale? Nuove scoperte a riguardo

18 maggio 2024 | 18:20

Dopo la notizia di un lavoratore del settore lattiero-caseario texano risultato positivo al virus H5N1, ad alta patogenicità, il ceppo di influenza aviaria che sta attualmente colpendo i bovini negli Stati Uniti, ora un nuovo studio, non ancora pubblicato, apre la possibilità che i bovini possano ospitare contemporaneamente virus influenzali umani e aviari, favorendo la nascita di un nuovo virus ibrido.

Bovini: serbatoio per un nuovo virus influenzale? Nuove scoperte a riguardo

I bovini potrebbero essere serbatoio per un'influenza chimera

Ma andiamo con ordine. Come riporta il Corriere della Sera, per quanto riguarda i focolai di influenza aviaria nelle mucche da latte attualmente sono stati segnalati in 49 allevamenti in 9 Stati degli Stati Uniti. Sale quindi la preoccupazione per il virus H5N1: trasmesso dagli uccelli, ha già infettato 40 mammiferi e, in rari casi, anche l'uomo.

Influenza aviaria: dai bovino all’uomo?

Secondo questo studio sembrerebbe che i bovini possiedano "portali d'ingresso" (recettori) per entrambi i virus influenzali, umani e aviari. In questo modo i due virus potrebbero fondersi all'interno dei bovini, dando vita a un nuovo tipo di influenza. E di conseguenza il nuovo virus potrebbe diffondersi facilmente tra gli esseri umani, con conseguenze ancora da valutare.

Influenza aviaria nell’uomo: come potrebbe avvenire?

Ma come potrebbe avvenire la ricombinazione. Un bovino potrebbe essere infetto contemporaneamente da virus influenzali umani e aviari. All'interno del bovino, i due virus potrebbero scambiare materiale genetico dato vita co a un virus ibrido con caratteristiche di entrambi i virus originali.

Influenza aviaria: perché i bovini?

Ma parché proprio i bovini? Sembra che i bovini possiedano recettori adatti sia all'influenza umana che a quella aviaria. Inoltre, i bovini sono a stretto contatto con gli esseri umani negli allevamenti e nella filiera alimentare. In ogni caso non è ancora chiaro come il virus H5N1 sia stato trasmesso alle mucche. E non è possibile prevedere se e come un nuovo virus ibrido potrebbe diffondersi tra gli esseri umani.

La notizia è preoccupante, ma è importante sottolineare che si tratta di una scoperta recente e che sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere appieno i rischi e le potenziali conseguenze.

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