Molteplici storie, tutte affascinanti, che si sono intrecciate per secoli, a comporre un romanzo unico al mondo. Storie legate per l’eternità da un solo filo conduttore, altrettanto affascinante e seducente: quello dello Château d’Yquem. Potrebbe essere questa la breve sinossi di quello che è stato il racconto di alcune sere a Catania, narrato da una protagonista d’eccezione come la professoressa Christel De Lassus, giunta nel capoluogo etneo per la presentazione del suo libro: “La ragazza delle meraviglie. L’incredibile storia di Joséphine d’Yquem”, edito in Francia nel 2024 e in Italia nel maggio 2025 per Slow Food Editore, già vincitore in terra d’Oltralpe del prestigioso Premio Montesquieu.

Il vino “Y” d'Yquem e il libro “La ragazza delle meraviglie. L’incredibile storia di Joséphine d’Yquem”
Il mito di Château d’Yquem e la sua storia secolare
Occasione altrettanto unica per ascoltare la trama di questo romanzo, dalle basi storiche e dall’attenta visione scientifica dell’argomento, è stato il gradevole incontro organizzato da Onav Catania, con il delegato Danilo Trapanotto e la sua squadra di Maestri Assaggiatori, nella cantina di Piazza Scammacca, nel centro storico di Catania. Un abbraccio barocco e colto della città siciliana alla studiosa francese, docente all’Università Gustave Eiffel, formatasi al prestigioso Institut d’Études Politiques di Parigi, appassionata di enologia e considerata una delle maggiori esperte della storia del lusso e del ruolo delle donne in questo campo.

Lo Château d’Yquem del 2020
Da qui partono gli studi della docente De Lassus sulla intrigante figura di questa donna, Joséphine de Sauvage, vissuta in un’epoca non certo facile per la Francia e per il mondo, come la fine del ‘700, attraversando il fiume in piena della Rivoluzione Francese. È il 1785, infatti, quando eredita la tenuta di Yquem, dopo un’infanzia trascorsa tra le vigne e i profumi del Sauternes. Rimane orfana troppo presto di entrambi i genitori, a diciassette anni, e sposa l’aristocratico Louis-Amédée de Lur Saluces. Con lui si dividerà tra le loro tenute e la Corte reale. Mille e più saranno le vicende romanzesche che Joséphine dovrà attraversare: vedova a vent’anni, la nascita di due figli, la conoscenza in prima persona delle drammatiche vicende legate al terrore instaurato dai rivoluzionari, compresa la carcerazione.
La nascita dello Château d’Yquem e il ruolo della muffa nobile
Intanto, il suo vino “addormentato” nelle barrique durante gli anni della Rivoluzione, ha assunto profumi fruttati intensi e unici e la donna comprende il valore unico della cosiddetta “muffa nobile” per ottenere un vino liquoroso eccezionale. È nato ufficialmente lo Château d’Yquem, che poi dal 1855 sarà l'unico "Premier Cru Supérieur" nella classificazione dei Sauternes. Il merito di De Lassus è quello di avere studiato e riportato alla luce carte e documenti da archivi inediti durante le sue ricerche e di avere dato giustamente nuova vita a una donna straordinaria, che può essere considerata una vera imprenditrice, con tutte le difficoltà dell’epoca.

L'autrice Christel De Lassus e il delegato Onav di Catania Danilo Trapanotto
Merito altrettanto nobile di Onav Catania è quello di avere allestito un evento degno di questo nome, che ha previsto al suo culmine la degustazione di due prestigiose etichette di Château d’Yquem: “Y” d'Yquem (Ygrec), il vino bianco secco della prestigiosa azienda, degustato nella sua annata 2022, e uno Château d’Yquem del 2020. “Y”, in particolare, nasce come progetto secondario del mitico Yquem, per dare la possibilità di degustare anche una versione secca e più moderna della storica etichetta, quasi un off-dry. Un prodotto che nasce solo in alcune annate selezionate. Del resto, dopo l’ingresso di LVMH (il gruppo creato nel 1987 dalla fusione tra Louis Vuitton Moët Hennessy), è stata chiara la volontà di modernizzare sia l’azienda che la sua comunicazione al pubblico di degustatori e appassionati anche sul fronte dei vini secchi. Da qui, l’idea di lanciare la linea “Y” nell’ampio panorama di Sauternes.
Un intreccio di storie: Joséphine d’Yquem tra imprenditoria e vino
«Tra i numerosi eventi che abbiamo organizzato a Catania e nel suo hinterland - ha commentato a margine della degustazione il delegato Onav Catania, Danilo Trapanotto -, e tra quelli che continuiamo a organizzare, questo è sicuramente tra i più prestigiosi e comunque unici. L’unicità dell’incontro è stata resa possibile sia per le etichette prestigiose che i nostri ospiti hanno potuto conoscere e apprezzare, sia per la presenza altrettanto prestigiosa della professoressa De Lassus, che ringraziamo per la disponibilità e l’amicizia dimostrata. Il suo racconto, fino a poco tempo fa inedito, su una figura importante come Joséphine d’Yquem rivoluziona la storia stessa di una parte di Francia, che oggi appartiene a tutto il mondo enologico. Il fascino di tale racconto, infatti, sta proprio nell’intreccio di molteplici storie nella storia, ovvero questa figura di imprenditrice in un contesto difficile all’epoca e con una scoperta unica, come quella legata alla muffa nobile. Oggi questo racconto ha preso nuovamente vita a Catania e siamo lieti di ciò».