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La Michelin annuncia 24 nuovi Bib Gourmand. E non chiude alle Stelle Verdi

A pochi giorni dalla presentazione della Guida Michelin Italia 2026, prevista il 19 novembre a Parma, la Rossa svela i 24 nuovi Bib Gourmand, portando a 255 i ristoranti premiati per il miglior rapporto qualità-prezzo. Nel comunicato riappare poi anche il riferimento alle Stelle Verdi, segno che la loro eliminazione potrebbe non essere definitiva

Nicholas Reitano
di Nicholas Reitano
Redattore
12 novembre 2025 | 17:27
La Michelin annuncia 24 nuovi Bib Gourmand. E non chiude alle Stelle Verdi

Sono 24 le nuove insegne che entrano nella famiglia dei Bib Gourmand della Guida Michelin Italia 2026, portando a 255 il totale dei ristoranti premiati con il noto simbolo dell’omino Michelin che si lecca i baffi. L’annuncio arriva in vista della 71ª edizione della Guida, in programma il 19 novembre al Teatro Regio di Parma, dove verranno svelate anche le nuove Stelle e i vari riconoscimenti speciali. E, a sorpresa, nel comunicato ufficiale tornano citate anche le Stelle Verdi, proprio dopo giorni di voci sulla loro possibile eliminazione.

Bib Gourmand, il volto quotidiano della Michelin

Il Bib Gourmand, ricordiamo, è con molta probabilità il riconoscimento della Guida Michelin più vicino alla quotidianità della tavola italiana. Indica infatti i luoghi dove si mangia bene, si spende il giusto e si ritrova il piacere di una cucina sincera, fatta di gesti familiari e ingredienti locali.

La Michelin annuncia 24 nuovi Bib Gourmand. E non chiude alle Stelle Verdi

Michelin: il simbolo che attesta un ristorante come Bib Gourmand

Gli ispettori della Guida parlano di una «piacevole esperienza gastronomica con un ottimo rapporto qualità-prezzo», ma dietro questa formula si nascondono le storie di cuochi, famiglie e piccoli imprenditori che portano avanti un’idea di ristorazione accessibile e genuina. È la parte della Michelin che racconta davvero l’Italia, dalle grandi città alle province meno battute, e che fotografa meglio di altre la vitalità del Paese.

I nuovi Bib Gourmand 2026

Tra le 24 novità di quest’anno, 15 locali erano già stati inseriti nella Guida nel corso del 2025 e ottengono ora il riconoscimento ufficiale. «Questa nuova selezione - ha commentato Sergio Lovrinovich, direttore della Guida Michelin Italia - racconta storie di cucina autentica e di grande personalità». Ecco, di seguito, la lista completa:

Sul fronte geografico, la mappa dei Bib Gourmand 2026 fotografa un Paese variegato e coerente con la sua identità culinaria: Emilia Romagna e Piemonte guidano la classifica con 34 indirizzi ciascuno, seguite da Toscana (26), Lombardia (23) e Veneto (18). È una distribuzione che ribadisce la solidità dei territori storicamente più attivi nella ristorazione e la capacità di ogni regione di rinnovarsi senza snaturarsi.

Il ritorno (misterioso) delle Stelle Verdi

Come da tradizione, la pubblicazione dei Bib Gourmand anticipa la cerimonia ufficiale, durante la quale - come detto - verranno annunciati i nuovi ristoranti stellati, i premi speciali e il Passion Dessert, dedicato alla pasticceria di ristorazione. E poi c’è il caso delle Stelle Verdi, quelle dedicate ai ristoranti che pare si distinguano per pratiche di sostenibilità. Nei giorni scorsi la loro improvvisa scomparsa dai canali digitali di Michelin - dai filtri di ricerca ai profili dei ristoranti - aveva fatto pensare a una chiusura definitiva del progetto, nato nel 2020 e accolto con sentimenti contrastanti.

La Michelin annuncia 24 nuovi Bib Gourmand. E non chiude alle Stelle Verdi

La Stella Verde Michelin

Invece, nel comunicato ufficiale che accompagna l’annuncio dei Bib Gourmand, la Guida torna a menzionarle come parte integrante della prossima selezione, parlando di una «community delle Stelle Verdi». Un passaggio che apre a nuove interpretazioni: più che una cancellazione, quindi, potrebbe trattarsi di una revisione del format, forse con criteri o finalità diverse. Per ora non ci sono conferme, e la Michelin mantiene il riserbo. Resta il fatto che, a pochi giorni dalla cerimonia di Parma, la questione resta aperta - e sarà probabilmente uno dei temi più discussi dietro le quinte del Teatro Regio.

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