Fare squadra, che utopia. Eppure, se andiamo a guardare le eccezioni alla regola, specie nel paese dei campanili inferociti (l’Italia), qualche scampolo di ottimismo lo possiamo portare a casa. Ne abbiamo avuto un saggio a Milano, al Duomo 18, proprio in vista dell’abside, quando il Consorzio dei vini della Valpolicella e quello del Parmigiano Reggiano hanno annunciato di voler unire le forze per promuovere le loro eccellenze in Italia e nel mondo. L’iniziativa rientra nel progetto europeo “Quality heritage of Europe” e rappresenta una delle tappe di un importante percorso di comunicazione, rivolto sia agli operatori del settore sia ai consumatori italiani ed europei.

Christian Marchesini, presidente del Consorzio tutela vini Valpolicella, e Carmine Forbuso, direttore marketing di Parmigiano Reggiano
Il programma, guidato dal Consorzio tutela vini della Valpolicella e sostenuto da un finanziamento Ue di quasi 5,3 milioni di euro, proseguirà fino al 2027, con circa 25 eventi in Italia, Francia e Germania. L’obiettivo comune è rafforzare la presenza e la tutela di due simboli della qualità europea in un contesto globale complesso, segnato da tensioni commerciali, conflitti e calo del potere d’acquisto. Dal prossimo anno, i due Consorzi collaboreranno anche su nuovi progetti, concentrandosi in particolare sui mercati strategici dei Paesi Scandinavi e del Nordamerica.
Valpolicella, un secolo di tutela e promozione
«È stato un anno fondamentale per noi - ha dichiarato il presidente del Consorzio tutela vini Valpolicella, Christian Marchesini - in cui abbiamo orgogliosamente festeggiato i cento anni di attività: un secolo di tutela e di promozione, come è nel dna di ogni Consorzio che si rispetti, ed è un piacere chiudere le celebrazioni proprio oggi a Milano, passaggio obbligato per chiunque abbia un prodotto da vendere o promuovere. Tutela e promozione, dicevo: siamo soddisfatti di questo 2025 che ci ha visto lottare con efficacia per difendere l’unicità della Valpolicella e in particolare dell’Amarone, che un po’ dovunque soffre per innumerevoli tentativi di imitazione e contraffazione, ed ottenere risarcimenti superiori al milione di euro».

Le etichette di Valpolicella in degustazione al Duomo 18 di Milano
«La promozione, inoltre, resta il secondo focus su cui ci concentriamo da sempre e mi sembra di particolare rilievo proprio adesso, nel momento in cui il consumo moderato di alcolici subisce un attacco incessante e indiscriminato, da parte di chi pretende di avere in tasca la verità scientifica incontestabile. Anche da questa ondata di allarmismo ci siamo difesi bene, invitando tutti i turisti e gli appassionati a percorrere a piedi i nostri vigneti, a mettere alla prova la cura e l’amore dei miei conterranei per la Valpolicella; un impegno testimoniato anche dall’aumento costante delle quote di impianti certificati come biologici, negli ultimi anni. Rispondiamo con i fatti e con la qualità agli attacchi, insomma».
Il Parmigiano si ispira al vino per valorizzare la degustazione
«Per il Consorzio del Parmigiano Reggiano - ha subito aggiunto il direttore marketing, Carmine Forbuso - la collaborazione con la Valpolicella può assumere un ruolo decisivo, dato che s’inquadra nella più ampia strategia che ci porta a proporre nuovi momenti e modalità di consumo: e quale proposta migliore di un bel tocco di Parmigiano accompagnato da un vino di gran classe come un Valpolicella Classico, un Amarone e, perché no, pure un Recioto».

Soufflé di zucca con cialda di Parmigiano Reggiano
«Il mondo del vino, tra l’altro, ci è d’ispirazione quando si tratta di valorizzare l’esperienza degustativa del consumatore: e così anche noi stiamo offrendo formazione a chiunque ami il Parmigiano e voglia apprezzarlo fino in fondo, tramite degustazioni guidate volte ad approfondire le fasi specifiche che determinano la qualità del prodotto, la differenza fra diverse stagionature, le particolari sfumature aromatiche e di sapore. La collaborazione tra i due Consorzi è un esempio virtuoso di come due pezzi da novanta dell’agroalimentare europeo possano e debbano unire le forze, in mercati strategici come Italia, Francia e Germania, che per la nostra Dop rappresentano quasi il 70% del totale delle vendite».
Valpolicella e Parmigiano, i protagonisti del press lunch
Protagonista del press lunch di lancio del progetto “Quality heritage of Europe” il Parmigiano Reggiano Dop 24 mesi, servito in purezza ma anche in cialda, a impreziosire un soufflé morbido di zucca, seguito dall’immancabile risotto all’Amarone: le varie portate, dessert incluso, si sono espresse al meglio in abbinamento al Valpolicella Doc Classico “Teatrino” di Villa Bellini, al Valpolicella Ripasso Doc Superiore “Marchesa MariaBella” di Massimago, all’Amarone della Valpolicella Docg “Ciliegio” de La Collina dei Ciliegi e al Recioto della Valpolicella Docg “Meliloto” di Valentina Cubi.