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Mercosur, l’Ue sospende la procedura d’urgenza sulla clausola di salvaguardia

di Redazione Italia a Tavola
25 novembre 2025 | 18:57

Lprocedura d’urgenza per il voto sulla clausola di salvaguardia nell’ambito dell’accordo Ue-Mercosur è stata ritirata. Una decisione che è stata accolta come una vittoria della democrazia da Coldiretti e Filiera Italia in quanto, sostengono, la votazione avrebbe escluso ogni possibilità di intervento del Parlamento, impedendo la presentazione di emendamenti e accelerando il voto già previsto per giovedì 27 novembre, mentre la firma dell'accordo vero e proprio è stata fissata il prossimo 20 dicembre, come dichiarato dal ministro dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida all'Ansa. «Si sarebbe trattato di un colpo di mano che avrebbe bypassato il dibattito su rischi concreti per l’agricoltura europea», hanno evidenziato Coldiretti e Filiera Italia.

Mercosur, l’Ue sospende la procedura d’urgenza sulla clausola di salvaguardia

La firma dell'accordo Ue-Mercosur dovrebbe avvenire il prossimo 20 dicembre

I rischi della procedura d’urgenza

Secondo le critiche, l’obiettivo della procedura d’urgenza, sostenuta dalla presidente della Commissione UE von der Leyen, era quello di bloccare qualsiasi modifica del testo. Questo avrebbe avuto conseguenze dirette non solo sull’agricoltura europea, ma anche sui consumatori, esponendo il mercato comunitario a prodotti sudamericani a dazio zero senza adeguate tutele. Uno dei punti più criticati riguarda la clausola di salvaguardia, che attualmente non prevede un’attivazione automatica in caso di aumento delle importazioni. La sua applicazione dipenderebbe da un iter investigativo complesso della Commissione europea e richiederebbe la contemporanea verifica di più condizioni, compresa la dimostrazione che l’aumento sia legato alla riduzione dei dazi previsti dall’accordo. Ciò renderebbe il meccanismo di protezione inefficace per le filiere agroalimentari europee secondo quanto rimarcano le associazioni.

Ora l’auspicio di Coldiretti e Filiera Italia è che il Parlamento europeo utilizzi il tempo guadagnato per discutere e correggere le criticità dell’accordo Mercosur, garantendo regole uguali per tutti e proteggendo le imprese agroalimentari. Le organizzazioni evidenziano anche i rischi per la salute dei consumatori: nei Paesi sudamericani, infatti, negli allevamenti vengono utilizzati antibiotici e sostanze promotrici della crescita vietati in Europa, così come pesticidi proibiti da anni. La mancanza di reciprocità nell’accordo rappresenta quindi non solo un problema di concorrenza sleale, ma anche una potenziale minaccia per la sicurezza alimentare nel mercato europeo.

Clausola di salvaguardia: cos'è

Per proteggere i produttori europei, l’accordo prevedeva una clausola di salvaguardia bilaterale, attivabile in caso di aumento improvviso delle importazioni o di caduta dei prezzi che possa provocare «gravi perturbazioni» sul mercato interno. Secondo quanto spiegato da AVEC – Associazione europea dei trasformatori e commercianti di pollame in un documento tecnico pubblicato a fine settembre 2025, la clausola potrà essere attivata solo se si verificano contemporaneamente due condizioni: le importazioni dai Paesi del Mercosur, ovvero Brasile, Argentina, Paraguay e Uruguay, registrano un incremento superiore al 10% rispetto all’anno precedente e i prezzi di importazione risultano almeno del 10% inferiori rispetto ai prezzi di mercato dell’UE.

Accordo Ue-Mercosur: battute finali

Il ministro Francesco Lollobrigida, ha commentato al Forum Lide Brasile-Italia a Roma: «Riteniamo il Mercosur, complessivamente, per l’economia europea e in particolare italiana, un buon affare e quindi stiamo lavorando per questo». Al centro dell’incontro c’è l’accordo Ue-Mercosur, la cui firma è stata indicata dal presidente brasiliano, Lula, per il 20 dicembre. Oggi a Strasburgo era previsto il voto sulla clausola di salvaguardia, ma la procedura è stata revocata.

Mercosur, l’Ue sospende la procedura d’urgenza sulla clausola di salvaguardia

Francesco Lollobrigida, ministro dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste

«Credo che si vada alle battute finali. Se si aggiustano questi ultimi elementi di garanzia per tutti i settori, anche quelli agricoli, che possono presentare alcune criticità dall’accordo, si procederà in maniera più celere», ha spiegato il ministro. Lollobrigida ha precisato che «ci sono dei margini di rischio ed eliminarli totalmente è per noi un obiettivo strategico». Tra le misure concordate nell’ambito delle discussioni interne all’Unione Europea rientrano una provvidenza finanziaria di oltre 6 miliardi a partire dal 2028 destinata ai settori eventualmente colpiti, un “freno a mano” che consenta, in caso di eccesso di importazioni, una revisione delle regole per limitare il decremento del valore delle produzioni europee, e il rispetto del principio di reciprocità, ovvero l’applicazione agli operatori esteri degli stessi standard qualitativi richiesti ai produttori europei.

Sul tema dell’Italian Sounding, il ministro ha aggiunto: «Nel Mercosur sono contenute clausole che garantiscono ancora meglio le indicazioni geografiche. Non è tollerabile che prodotti costruiti nei secoli secondo disciplinari e metodi specifici possano essere imitati con nomi evocativi. Siamo quindi ben lieti che oltre 50 indicazioni geografiche italiane siano protette all’interno dell’accordo e speriamo che si possa fare ancora di più».

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