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Che cosa aspettarsi dal nuovo libro sul ristorante di Carlo Cracco

Piera Genta
di Piera Genta
27 dicembre 2025 | 10:45

Pubblicato da L’Ippocampo Edizioni (366 pagine, 49,90 euro), Cracco in Galleria si presenta come un libro dichiaratamente d’autore: un progetto pensato da Toiletpaper con Alberto Zanetti, sognato da Carlo Cracco e Luca Sacchi (suo sous chef), e scritto da Gabriele Zanatta, una delle firme più esperte nel racconto della gastronomia italiana contemporanea.

Che cosa aspettarsi dal nuovo libro sul ristorante di Carlo Cracco

La copertina del nuovo libro "Cracco in Galleria"

Un progetto che racconta un percorso oltre il ristorante

Il volume nasce dall’idea di documentare - più che un ristorante - un percorso. Dal 2018, anno dell’apertura dentro la Galleria Vittorio Emanuele II, Cracco in Galleria è diventato un riferimento della scena milanese: un luogo che coniuga tradizione e innovazione, creando un’esperienza che intreccia cucina, architettura, design e servizio. Il libro ripercorre, in forma narrativa e visiva, gli avvicendamenti che hanno scandito la crescita del progetto, dalla definizione degli spazi immaginati da Roberto Peregalli e Laura Sartori Rimini fino all’identità contemporanea del locale.

L’estetica Toiletpaper e l’identità contemporanea di Cracco

La parte iconografica, curata da Toiletpaper, imprime al volume un’estetica audace e irriverente, come da cifra del celebre studio di Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari: colori saturi, immagini teatrali, contrasti volutamente spiazzanti che dialogano con la classicità monumentale della Galleria. Il linguaggio visivo diventa parte integrante del racconto, trasformando il libro in un oggetto da collezione.

Che cosa aspettarsi dal nuovo libro sul ristorante di Carlo Cracco

La sala del ristorante di Carlo Cracco in Galleria Vittorio Emanuele II

Pur includendo più di 70 ricette, il cuore del volume non sta nella cucina in sé, ma nella costruzione di un luogo-simbolo: un ristorante che interpreta Milano come città in continua evoluzione. Le ricette restano sullo sfondo, utili a definire la poetica gastronomica di Cracco, mentre la narrazione mette in luce il progetto culturale che sostiene l’intera impresa. Ne risulta un libro che parla agli appassionati di gastronomia, certo, ma anche a chi guarda ai ristoranti come a spazi culturali, architettonici e visivi.

Che cosa sapere su Carlo Cracco

Nato a Creazzo (Vi) l’8 ottobre 1965, Carlo Cracco è uno chef e personaggio televisivo italiano, fra i nomi più riconosciuti della cucina contemporanea. Figlio del ferroviere Bertillo Cracco e di Lidia, si forma all’Istituto Alberghiero “Pellegrino Artusi” di Recoaro Terme e muove i primi passi nella ristorazione al ristorante Da Remo di Vicenza. La svolta arriva nel 1986 con l’ingresso nelle cucine di Gualtiero Marchesi a Milano, esperienza che definisce la sua identità culinaria. In quegli anni matura una visione personale della cucina d’autore, perfezionando piatti che diventeranno iconici come l’uovo marinato, l’insalata russa caramellata, le melanzane ai fiori di sambuco con gamberi e il riso con lenticchie. Seguono La Meridiana a Garlenda, poi Parigi con Alain Ducasse e il Lucas Carton di Alain Senderens, dove assimila tecnica francese e metodo brigadieristico.

Rientrato in Italia, assume il ruolo di primo chef all’Enoteca Pinchiorri di Firenze sotto la guida di Annie Féolde, contribuendo al conseguimento delle tre stelle Michelin. Successivamente collabora nuovamente con Marchesi all’Albereta di Erbusco e avvia Le Clivie a Piobesi d’Alba, che conquista una stella Michelin in un solo anno. Nel 2001, su invito della famiglia Stoppani, inaugura Cracco Peck a Milano, ristorante che raggiunge le due stelle Michelin; nel 2007 ne assume la piena guida come patron. Da quell’esperienza prende vita il percorso che porta a Cracco in Galleria, oggi punto di riferimento della sua attività e detentore di una stella Michelin, dopo la perdita della seconda nel 2017. Parallelamente nascono l’associazione Maestro Martino, il progetto Carlo e Camilla in Segheria, il ristorante OVO all’Hotel Lotte di Mosca e l’avventura a Portofino, dove il ristorante ottiene una stella Michelin dal 2025.

Che cosa aspettarsi dal nuovo libro sul ristorante di Carlo Cracco

Lo chef Carlo Cracco

Dal 2011 al 2017 è giudice di MasterChef Italia, al fianco di Bruno Barbieri, Joe Bastianich e, successivamente, Antonino Cannavacciuolo; dal 2014 al 2018 conduce Hell’s Kitchen Italia. Partecipa al Festival di Sanremo, si confronta con progetti televisivi e documentaristici come Cracco Confidential, cura format per la divulgazione gastronomica e dal 2021 guida Dinner Club su Prime Video, viaggio narrativo nel patrimonio culinario italiano con ospiti del mondo dello spettacolo. Negli anni sviluppa un’imprenditoria articolata fra alta cucina, ristorazione popolare evoluta, formazione e progetti culturali, consolidando la propria immagine come figura centrale della cucina italiana contemporanea.

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