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Fatturato dei ristoranti in crescita nel 2024. Ma i negozi frenano

27 febbraio 2025 | 15:42

Il 2024 si chiude con un bilancio in chiaroscuro per la ristorazione: il fatturato è infatti cresciuto dello 0,7% su base annua. Un dato positivo, sì, ma non proprio entusiasmante. L'anno, ricorda la Fipe in un comunicato stampa, è partito con un buon ritmo, con una domanda in crescita e un clima di moderata fiducia. Poi, però, qualcosa si è inceppato: la seconda metà dell'anno ha di fatto visto un rallentamento progressivo, con alcuni mesi addirittura in negativo. A pesare è stata soprattutto un'estate al di sotto delle aspettative, che ha frenato i consumi e lasciato il segno sui bilanci delle imprese. In tutto questo, non è solo la ristorazione a vivere una fase di incertezza: anche il resto del terziario non sta navigando in acque tranquille.

Fatturato dei ristoranti in crescita nel 2024. Ma i negozi frenano

Il 2024 della ristorazione tra crescita moderata e crisi del terziario

Secondo l'Ufficio Studi di Fipe-Confcommercio, questi dati vanno letti con attenzione. Nonostante la crescita, il comparto continua a muoversi in un contesto economico complesso. La manifattura, per esempio, è ancora in difficoltà, con aziende che faticano a riprendersi dopo mesi difficili. Anche il settore delle costruzioni non se la passa meglio, bloccato da problemi strutturali che rendono difficile una ripartenza. Nel complesso, il terziario segna solo una crescita marginale, e questo suggerisce che la domanda interna resta ancora troppo debole per imprimere un vero slancio all'economia.

Terziario: turismo stabile, commercio in calo

Se poi allarghiamo lo sguardo al quadro generale, emergono segnali contrastanti. Da un lato, la fiducia dei consumatori è migliorata per il secondo mese consecutivo, secondo i dati di Confcommercio. Un segnale che potrebbe tradursi in una maggiore propensione alla spesa nei prossimi mesi. Ma dall'altro lato, le imprese non sembrano ancora convinte di una ripresa imminente. Nei servizi, il turismo continua a tenere, ma il commercio - in particolare la grande distribuzione - sta vivendo un periodo complicato, con consumi che non ripartono come sperato.

Guardando al futuro, la grande incognita resta la capacità delle imprese di adattarsi a uno scenario ancora molto incerto. La ristorazione ha dimostrato di sapersi difendere, ma per consolidare la crescita servirà più di una semplice ripresa della domanda. Sarà quindi fondamentale capire se gli altri settori riusciranno a rimettersi in carreggiata e se il clima di fiducia tornerà abbastanza solido da sostenere una crescita più robusta e duratura.

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