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Il futuro della ristorazione tra snack, cucina levantina e plant-based

07 febbraio 2025 | 11:41

Cosa mangeremo nei ristoranti nel 2025? Cosa cercano i clienti di oggi e quali tendenze stanno ridefinendo il comparto? La ristorazione è in costante evoluzione: cambiano le abitudini, i gusti e le aspettative. Il nuovo anno sarà segnato da una crescita esponenziale di nuovi modelli di consumo, un'attenzione maggiore all'esperienza gastronomica e un uso sempre più diffuso della tecnologia in cucina. Tra snack che sostituiscono i pasti tradizionali, boom della cucina levantina e crescente domanda di opzioni plant-based, ecco quindi cosa ci aspetta nei prossimi mesi.

Il futuro della ristorazione tra snack, cucina levantina e plant-based

Cosa bolle in pentola nel 2025? Le nuove tendenze del settore food

Baby boomer vs. Gen Z: due modi diversi di vivere il cibo

«Se vogliamo parlare di trend nel settore food, dobbiamo partire dai consumatori» dice Mirco Kurreck, docente all'Ist University of Applied management di Düsseldorf e senior director external learning di Rational. E in effetti, oggi si osservano due tendenze opposte. «Da un lato ci sono i baby boomer, ormai in pensione, con il tempo e la disponibilità economica per concedersi esperienze gastronomiche di alto livello. Amano sperimentare, ma vogliono trasparenza: desiderano sapere tutto sugli ingredienti, dalla provenienza alla lavorazione. «Raccontare la storia dei prodotti è un grande punto di forza per un ristorante» sottolinea Kurreck.

Il futuro della ristorazione tra snack, cucina levantina e plant-based

Mirco Kurreck, senior director external learning di Rational

Dall'altro, le generazioni più giovani, i nati dopo il 1997, hanno esigenze completamente diverse. La Gen Z e la Gen Alpha stanno rivoluzionando il modo di concepire l'alimentazione, con una forte propensione verso il plant-based. «Questo ci dice molto sul futuro della ristorazione: da un lato c'è spazio per proposte innovative e di alta gamma, dall'altro diventa essenziale offrire alternative vegetali per attrarre i clienti più giovani» afferma Kurreck.

Snack e pasti flessibili: addio alle tre portate?

Innanzitutto, bisogna ormai dimenticare la classica divisione tra colazione, pranzo e cena: con il nuovo anno si mangerà infatti in modo sempre più flessibile. Snack come sandwich, wrap e bowl stanno sostituendo i pasti tradizionali. I consumatori, sempre più in movimento, vogliono soluzioni rapide e di qualità. E con questa evoluzione, cresce anche la domanda di packaging sostenibili: sempre più ristoranti stanno introducendo sistemi di cauzione per contenitori riutilizzabili, una soluzione pratica ed ecologica.

Mangiare fuori non basta: deve essere un'esperienza

Andare al ristorante oggi significa poi cercare emozioni, non solo buon cibo. «Le persone vogliono vivere un'esperienza unica, il cosiddetto "dining a tema"» spiega Kurreck. Da serate a tema a buffet interattivi e menu ispirati al teatro, l'innovazione non si limita al piatto, ma coinvolge tutta l'atmosfera.

Il futuro della ristorazione tra snack, cucina levantina e plant-based

Andare al ristorante oggi significa cercare emozioni, un'esperienza da ricordare

Eppure, nonostante l'automazione e gli ordini digitali, il contatto umano resta fondamentale: «Mangiare è un'esperienza emotiva, e i clienti vogliono sentirsi coinvolti. Il personale deve saper valorizzare questo aspetto» dice Kurreck. Un consiglio? Curare il servizio: raccontare con entusiasmo il piatto del giorno o svelare curiosità sugli ingredienti può fare la differenza.

Cucina levantina e umami: i sapori che domineranno i menu

Il 2025 sarà poi l'anno della cucina levantina: «La chiave? Sapori intensi, spezie ricche e il concetto di meze, ossia piatti da condividere» racconta Kurreck. Hummus, bulgur, tabbouleh, pane pita e falafel stanno guadagnando spazio nei menu occidentali, rispondendo alla crescente richiesta di esperienze conviviali e sapori autentici. In parallelo, cresce l'attenzione per l'umami, il cosiddetto "quinto gusto", presente in ingredienti come funghi, alghe, parmigiano e pomodori. «Vedremo una crescita di piatti che esaltano questo sapore intenso e avvolgente, con un focus particolare sulle proposte vegane» anticipa Kurreck.

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