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Guida Michelin, dalla Sicilia all'Umbria: i nuovi 8 ingressi nell'edizione italiana

17 maggio 2025 | 11:27

La nuova selezione della Guida Michelin Italia continua a valorizzare il panorama gastronomico nazionale con 8 nuovi locali - tra conferme e nuovi ingressi - che raccontano l'evoluzione della ristorazione italiana. Dai borghi collinari ai centri urbani, dai giovani talenti agli interpreti della tradizione, i ristoranti segnalati in questa edizione confermano l’attenzione crescente verso cucine sostenibili, identitarie e in dialogo con il territorio. Accanto a locali eleganti e progetti firmati da grandi chef, trovano spazio trattorie contemporanee, enoteche con cucina e agriturismi di qualità. Una varietà che restituisce l’immagine di un’Italia gastronomica plurale, dinamica e profondamente radicata nelle sue comunità.

Guida Michelin, dalla Sicilia all'Umbria: i nuovi 8 ingressi nell'edizione italiana

Altri 8 ristoranti nella Guida Michelin 2026

Guida Michelin, gli 8 nuovi ingressi di maggio

À Putia - Giardini Naxos: la bottega diventa trattoria

Nel cuore della vivace Giardini Naxos, À Putia nasce nel 1946 come negozio di alimentari per volontà della famiglia che tuttora lo gestisce. Dagli anni ’80 si trasforma in una trattoria semplice e autentica, dove la cucina quotidiana è legata al mare e al pescato del giorno. La proposta è diretta: pochi coperti, tovaglioli di carta, ma attenzione sincera alla qualità degli ingredienti, molti dei quali locali, e a una carta vini che valorizza la Sicilia e non solo.

Guida Michelin, dalla Sicilia all'Umbria: i nuovi 8 ingressi nell'edizione italiana

À Putia: pesce spada a ghiotta

La prenotazione è caldamente consigliata. «Il menu cambia spesso, a seconda di cosa offre il mercato», spiega lo staff. Da non perdere la pasta con sarde fresche e finocchietto.

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Locanda dell’Angelo - Millesimo: l’incontro tra Liguria e Piemonte

Nel centro storico di Millesimo, borgo ligure di origini medievali, la Locanda dell’Angelo propone una cucina di confine tra Liguria e Piemonte. L’ambiente è elegante ma accogliente, e le ricette seguono stagioni e territorio, con un tocco moderno.

Guida Michelin, dalla Sicilia all'Umbria: i nuovi 8 ingressi nell'edizione italiana

Locanda dell'Angelo: Battuta di Fassona

Tra le proposte in carta: la terrina di coniglio alla ligure con salsa di pinoli e fondo bruno oppure il tomahawk di maialino su crauti e salsa di mela agropiccante. «Lavoriamo con piccole produzioni locali e proponiamo una cucina che racconta entrambe le regioni», racconta lo chef.

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Essenza - Piegaro: la cucina umbra nei Borghi dell’Eremo

All’interno del complesso turistico-residenziale Borghi dell’Eremo, Essenza è immerso nelle colline umbre, con una sala panoramica che affaccia sulla campagna.

Guida Michelin, dalla Sicilia all'Umbria: i nuovi 8 ingressi nell'edizione italiana

Un piatto del ristorante Essenza

In tavola, la tradizione umbra viene rivisitata con ingredienti provenienti direttamente dalla tenuta. Il piatto consigliato? La tagliatella allo zafferano dei Borghi con ragù di coniglio, perfetto connubio tra semplicità e ricercatezza. «Qui si lavora con calma e si rispettano i ritmi della terra», commenta lo chef.

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Vico Astemio - Riposto: creatività e memoria

Nel centro storico di Riposto, a pochi passi dal porto, Massimiliano Vasta ha dato vita a Vico Astemio, ristorante nato in un ex deposito per botti.

Guida Michelin, dalla Sicilia all'Umbria: i nuovi 8 ingressi nell'edizione italiana

Vico Astemio: Busiate con ragù bianco di suino nero dei Nebrodi e pancetta

La cucina, colorata e personale, si esprime in due percorsi degustazione o una carta che gioca tra terra e mare. Degno di nota il piatto Zuppa di Pietro, omaggio aggiornato al padre dello chef. La proposta è arricchita da piccoli assaggi di benvenuto e da un’interessante carta vini, con olio extravergine prodotto in famiglia.

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Ostaria - Siracusa: solo carni selezionate e cotture moderne

In zona centrale a Siracusa, Ostaria è un indirizzo dedicato agli amanti della carne. La selezione privilegia allevamenti non intensivi, locali e nazionali, con tagli frollati in casa e cotti nel forno Josper.

Guida Michelin, dalla Sicilia all'Umbria: i nuovi 8 ingressi nell'edizione italiana

Ostaria: la Pluma

La carta vini si concentra sui rossi, con prevalenza siciliana e interessanti incursioni nazionali e internazionali. «Lavoriamo solo con fornitori che condividono i nostri valori etici», spiegano dal ristorante. L’ambiente è intimo, con luci calde e servizio curato.

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Il Ristorante Alain Ducasse Roma - Roma: eleganza e materia prima

All’interno del Romeo Hotel in un palazzo seicentesco a pochi passi da piazza del Popolo, Alain Ducasse propone la sua idea di alta cucina in un ambiente disegnato da Zaha Hadid.

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Zucca moscata, emerange e ricci di mare - Gourd, emerange and sea urchin del Ristorante Alain Ducasse (foto Matteo Carassale)

Il ristorante seleziona ingredienti d’eccellenza, lavorati in piatti dove il Mediterraneo è il filo conduttore. «La nostra è una cucina che mette al centro il prodotto, con rispetto e precisione». L’esperienza è completa, in una cornice raffinata.

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Ego - Roma: viaggio senza confini

Solo cinque tavoli e un menu costruito su misura dallo chef Lorenzo De Lio, romano con esperienze internazionali. Ego propone un’esperienza culinaria che mescola sud-est asiatico, Messico e Mediterraneo, in una cucina senza barriere.

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Ego: Totano e tuorlo

La scelta si fa alla prenotazione: il numero di portate, poi ci si affida all’estro del cuoco. Il consiglio è di prenotare con largo anticipo. «L’idea è che il cliente si fidi, e si lasci sorprendere».

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La Ripadoro - Rivalto: brace e tradizione sulle colline toscane

Nel piccolo borgo medievale di Rivalto, La Ripadoro è l’agri-ristorante dell’agriturismo omonimo. Qui si cucina con prodotti propri e si serve una cucina toscana autentica, con grande attenzione alla brace.

Guida Michelin, dalla Sicilia all'Umbria: i nuovi 8 ingressi nell'edizione italiana

Un piatto de La Ripadoro

Imperdibili il girarrosto di piccione e quaglia con rosti di patate, ma anche i dessert. Nella bella stagione, il dehors ombreggiato dai tigli è un valore aggiunto. «Facciamo tutto noi: dall’orto al piatto», raccontano i gestori.

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