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Boom degli hotel 4 e 5 stelle: in Italia uno su cinque è di lusso

L'ospitalità italiana punta sempre più in alto: negli ultimi vent'anni è cresciuta in modo esponenziale l'offerta di strutture di fascia alta, con investimenti concentrati nelle grandi città d'arte. E mentre i 5 stelle continuano ad aumentare, resta forte la presenza delle categorie intermedie, che guidano ancora il mercato per volume

20 maggio 2025 | 18:51
Boom degli hotel 4 e 5 stelle: in Italia uno su cinque è di lusso

In Italia è boom di hotel a 4 e 5 stelle, che sono quasi triplicati in vent'anni, passando dall'8,5% del 2000 al 22% del 2023. E la corsa sta addirittura accelerando a ritmi sempre più intensi. Basti pensare infatti che solo i 5 stelle, che erano 668 nel 2023, secondo le previsioni di Enit a fine 2025 raggiungeranno quota 712, segnando un incremento del 6,6% in appena due anni. A tirare la volata sono in particolare città come Milano, Roma, Firenze e Venezia. Ma a trainare il settore restano i 3 stelle e le residenze turistico alberghiere, oggi la categoria più rappresentativa con una quota che ha superato il 55%. In totale, gli alberghi in Italia sono 32.194, con oltre 1 milione di camere e 2,3 milioni di posti letto. Lo rivela un'indagine di Federalberghi e Tecnè presentata a Merano nel corso della 75esima assemblea dell'associazione.

Hotel: un'offerta più qualificata e orientata all'esperienza

La fotografia scattata da Federalberghi e Tecnè racconta non solo i numeri, ma anche l'evoluzione di un settore capace di adattarsi rapidamente. Il turismo alberghiero italiano ha affrontato anni difficili, ma ha reagito con prontezza, trasformando la crisi in un'occasione di rilancio. Dopo il periodo critico della pandemia, si è affermata una domanda più solida e consapevole, che oggi si misura con viaggiatori sempre più esigenti e in cerca di autenticità. Chi sceglie un hotel, oggi, non cerca semplicemente un posto dove dormire, ma un'esperienza da ricordare. Anche la scelta delle mete è cambiata: i social network influenzano fortemente le decisioni, così come cresce l'attenzione verso strutture sostenibili e capaci di valorizzare il territorio.

Questa evoluzione si legge chiaramente nella struttura dell'offerta ricettiva. In Italia gli alberghi attivi sono 32.194, con un totale di 1.068.322 camere e 2.232.799 posti letto. Negli ultimi anni si è assistito a un aumento della dimensione media degli hotel e a un diffuso processo di riqualificazione, che ha spinto molte strutture verso standard più elevati. I 4 e 5 stelle, ad esempio, hanno guadagnato spazio, passando dall'8,5% del 2000 al 22% del 2023. In parallelo, i 3 stelle e le residenze turistico alberghiere sono cresciuti fino a rappresentare oltre il 55% del totale.

Domanda in ripresa per gli hotel, trainata dagli stranieri

Il mercato conferma poi il buon momento anche sul fronte della domanda. Nel 2024 si sono contati 283.566.417 pernottamenti e 89.087.262 arrivi, con una permanenza media di 3,2 giorni. Rispetto al 2023 i pernottamenti sono cresciuti del 3%, e del 0,9% rispetto al 2019, l'anno che aveva segnato il record pre-pandemico. Ma i dati raccontano anche due andamenti opposti: da un lato un lieve calo per il turismo domestico, con gli italiani che hanno ridotto le presenze dell'1,2% rispetto al 2023 e del 4,2% rispetto al 2019; dall'altro, una forte crescita del turismo straniero, con aumenti del 7,1% e del 6,1% rispetto agli stessi anni.

Boom degli hotel 4 e 5 stelle: in Italia uno su cinque è di lusso

Negli hotel si segnala una forte crescita del turismo straniero

Nei primi tre mesi del 2025 le presenze alberghiere sono state 44,5 milioni, in leggero calo (-1,8%) rispetto allo stesso periodo del 2024. Ma a far ben sperare è la spesa dei turisti internazionali: nel 2024 è salita a 54,2 miliardi di euro, segnando un +4,9% sull'anno precedente. Nel solo primo bimestre del 2025 ha già raggiunto 5,5 miliardi, con una crescita del 6,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. In parallelo è aumentato anche il numero di ingressi alle frontiere: da 85,7 a 88,6 milioni di viaggiatori stranieri (+3,4%).

Hotel: scelte guidate da social e sostenibilità

Le scelte dei turisti passano sempre di più dai social. Oltre la metà degli italiani si lascia influenzare nel decidere dove andare in vacanza: il 12,1% dichiara di esserlo molto, il 43,9% abbastanza. Le recensioni online sono diventate un passaggio quasi obbligato: il 27,7% le consulta sempre, il 49,8% lo fa occasionalmente. Anche la sostenibilità è ormai un criterio di selezione importante: il 12,7% preferisce hotel certificati dal punto di vista ambientale, mentre il 38,8% sceglie strutture che adottano buone pratiche green.

L'interesse per le esperienze offerte dagli alberghi è in crescita. Tra le attività più richieste: tour e visite guidate (44,3%), momenti di benessere e relax (32,7%), serate musicali o eventi di intrattenimento (32,2%), degustazioni di vini locali (25%) e corsi o laboratori creativi (20,6%). Secondo il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, «siamo di fronte ad uno scenario che invita a fare grandi cose. Dopo gli anni della pandemia che hanno colpito duramente il settore, si è tornati ai livelli pre-covid. Il settore si conferma come una infrastruttura economica fondamentale per il Paese».

Boom degli hotel 4 e 5 stelle: in Italia uno su cinque è di lusso

La sostenibilità guida gli italiani nella scelta dell'hotel

«I nostri concittadini - ha aggiunto Bocca - stanno dimostrando di prediligere le strutture alberghiere, in particolare quelle votate alla sostenibilità. L'auspicio è che possano rappresentare una massa critica sempre maggiore. Posso dire con orgoglio che l'ospitalità italiana sposa la modernità: ci siamo adeguati velocemente alle tendenze in atto, senza dare nulla per scontato e lavorando sulla qualità dell'offerta, riqualificando le nostre strutture secondo i canoni dell'era green. Oggi chi sceglie l'hotel cerca un'emozione, un'esperienza, non più semplicemente un luogo dove soggiornare. Noi siamo chiamati a dare fondo alla nostra inventiva ed alla nostra capacità imprenditoriale per rispondere in tempo reale ad un turismo che cambia. Dalla nostra indagine, si evince quanto i social siano diventati determinanti nella scelta della destinazione di viaggio. A questa tendenza va data un'attenzione speciale, fornendo risposte di grande competenza e puntando alla formazione di figure professionali specializzate».

Infine, un richiamo al tema delle infrastrutture, ancora un punto debole del sistema Paese: «Malgrado i buoni risultati, non si può lavorare in solitaria. Nel nostro comparto conta moltissimo fare rete ma anche avere i supporti necessari affinché l'offerta possa essere attrattiva fino in fondo. Sotto questo profilo - ha concluso Bocca - siamo ancora carenti in termini di infrastrutture: il turismo vive e si esprime sul territorio. Non si possono fare miracoli se non si è agevolati nella raggiungibilità di una destinazione. Auspico che su questo tema si facciano veloci e risolutivi passi in avanti».

Milano, Roma, Firenze e Venezia guidano il turismo di lusso

Il boom degli hotel di fascia alta si traduce in cambiamenti concreti nelle città. Milano, Roma, Firenze e Venezia stanno diventando sempre più il cuore pulsante dell'ospitalità di lusso in Italia. Se da una parte crescono i numeri e gli investimenti, dall'altra si consolida una tendenza ben chiara: il turista che oggi arriva in queste città non cerca solo una stanza, ma un'esperienza esclusiva, cucita su misura. Milano è l'esempio più evidente: in quindici anni gli hotel a cinque stelle sono più che triplicati, passando da 9 a 30. E il ritmo non accenna a rallentare: entro un anno ne apriranno almeno altri due. Tra questi, The Carlton, nuovo hotel firmato Rocco Forte, che aprirà nel cuore del Quadrilatero della moda e promette di alzare ulteriormente l'asticella dell'accoglienza milanese. A testimonianza del fermento del comparto, si contano numerosi progetti in via di realizzazione, come Soho House, Rosewood e Six Senses, spesso nati dal recupero di edifici storici in aree centrali.

Boom degli hotel 4 e 5 stelle: in Italia uno su cinque è di lusso

Milano conta una trentina di hotel di lusso

Roma, invece, si conferma un polo di attrazione globale per l'hotellerie di lusso. Secondo la classifica di Luxury Travel Intelligence, la capitale è seconda solo a Londra per numero di nuove aperture previste nel segmento extra-lusso. Oltre a ospitare marchi iconici come Bulgari, Rosewood e Six Senses, Roma ha recentemente accolto l'Orient Express La Minerva, aperto ad aprile 2025, che rappresenta il primo hotel del marchio Orient Express nel mondo. Tra i progetti più attesi ci sono il Four Seasons in piazza San Silvestro, il Nobu Hotel e il Mandarin Oriental. Ad oggi la città conta più di 60 hotel a 5 stelle.

Boom degli hotel 4 e 5 stelle: in Italia uno su cinque è di lusso

Roma conta più di 60 hotel a 5 stelle

Firenze segue un ritmo diverso, ma non meno significativo. La città ha puntato da tempo su un turismo selezionato (una trentina gli alberghi di lusso), fatto di boutique hotel, palazzi storici e ospitalità sartoriale. Più che nuovi cantieri, qui contano le ristrutturazioni di pregio e l'attenzione per i dettagli, con un'offerta che resta tra le più apprezzate dai viaggiatori di fascia alta. Venezia, infine, sta cambiando pelle. Negli ultimi dieci anni il numero di hotel a 5 stelle è triplicato, arrivando a quota 35, e altre strutture stanno per aprire. Tra queste, il Palazzo Donà Giovannelli, la cui apertura è prevista entro la fine del 2025. Le nuove aperture seguono tutte lo stesso schema: meno camere, più design, più servizi. L'obiettivo è chiaro: meno turismo mordi e fuggi, più qualità. Basta un numero: il 62% dei posti letto della città storica è oggi in hotel a 4 o 5 stelle. E in strutture come il Cipriani, ci sono quattro dipendenti per ogni stanza. Il lusso, qui, è fatto di dettagli e di attenzione maniacale.

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