“Il Gusto dell’Ospitalità” è stato il tema dell’incontro promosso da HostMilano e Confcommercio Milano. Un assaggio di avvicinamento a Host International hospitality exhibition, in calendario nel capoluogo lombardo dal 17 al 21 ottobre prossimi. Attesi oltre 1900 espositori da 54 Paesi. Sotto la lente dell’evento a tema gusto cinque grandi filoni simboli dal made in Italy: ristorazione, pasta-pizza-pane, caffè, gelato e cioccolato. «Sono filiere che rappresentano tradizioni da difendere, ma anche laboratori di innovazione che creano sinergie e rafforzano il loro ruolo di riferimento nella cultura dell’ospitalità di Milano e italiana. Veri pilastri», ha dichiarato Simonpaolo Buongiardino, vicepresidente Confcommercio Milano Lodi Monza e Brianza introducendo i lavori.

Matteo Cunsolo, Fabio Acampora, Simonpaolo Buongiardino, Francesca Cavallo, Davide Licchelli
HostMilano, creare un percorso di sinergie tra le filiere
Francesca Cavallo, head of Hospitality exhibitions di Fiera Milano, ha sottolineato il fatto che «l’obiettivo di Host è contribuire alla crescita dell’universo ospitalità, bacino di innovazione e contaminazioni. Il consumatore è sempre più esigente e alla ricerca di esperienze. L’ospitalità deve quindi creare un percorso di sinergie tra le filiere». «La ristorazione - le ha fatto eco Fabio Acampora, vicepresidente vicario Epam Fipe Federazione italiana pubblici esercizi Milano - è una colonna dell’accoglienza. E conferma il suo ruolo strategico con un valore aggiunto di oltre 59 miliardi di euro nel 2024. Un settore che sostiene le filiere produttive con acquisti per 20 miliardi di euro l’anno e genera un indotto complessivo di 55,5 miliardi. Questo in un contesto che ha visto l’Italia accogliere 61 milioni di visitatori nel primo semestre dell’anno. Non a caso per il 2025 il 35% dei ristoranti ha in programma investimenti per il proprio esercizio, a fronte del 43% nel 2024. Dinamiche di sviluppo che valgono 5 miliardi di euro».

Antonio Morgese, consigliere Assofood
Matteo Cunsolo, presidente dell’Associazione panificatori ha sottolineato il fatto che «è fondamentale ridare valore al nostro lavoro: il pane è una parte importante dell’alimentazione. Pane significa benessere. Nel 2024 la panificazione ha generato in Italia un fatturato di circa 13 miliardi, con consumi previsti in crescita dell’1,6%». A margine della giornata Cunsolo ha presentato tre tipi di pane. Shokupan, pane in cassetta giapponese a dimostrazione dell’internazionalità del valore del pane, pane in cassetta con malto tostato, a dimostrazione della sinergia pane-salute-benessere e pane con pancetta, rucola e formaggio, per promuovere il valore del gusto, suo elemento qualificativo.

Davide Comaschi, maître chocolatier
«Nel nostro Villaggio del Caffè, a Host daremo vita a ben quattro competizioni», ha anticipato Davide Licchelli, presidente Altoga Associazione nazionale torrefattori e grossisti alimentari. Con oltre 556.500 tonnellate di caffè torrefatto, pari al 25% della produzione Ue, l’Italia è il principale torrefattore dell’Unione. Ma l’aumento del costo della tazzina, sommato alla diminuzione del potere d’acquisto delle famiglie, al momento sta rallentando la spesa giornaliera dedicata alla colazione o alla pausa caffè. Obiettivo primario delle torrefazioni italiane è quindi quello di ritrovare un equilibrio economico/finanziario di settore per invertire questa tendenza.
HostMilano, sperimentazione e ricerca valore aggiunto per il gelato
Il comparto del gelato, in cui l’Italia spicca come leader europeo, rappresenta un’eccellenza assoluta: oltre 4,5 miliardi di euro di fatturato lungo la filiera e più di 600 milioni di porzioni di gelato artigianale vendute, per un consumo pro capite di circa 2 kg. «Nel nostro Paese - ha ricordato Antonio Morgese, consigliere Assofood - sono sul mercato circa 9.300 gelaterie, il triplo di quelle presenti in Germania. Il gelato artigianale è un nostro vanto, un fenomeno di costume. Crediamo nello studio e nella sperimentazione e la ricerca è lo spartiacque tra “il” gelato e “un” gelato. E Host è la piattaforma ideale per diffondere ulteriormente i valori del gelato artigianale». Su questo tema, nel corso dell’incontro, Morgese ha presentato un gelato al pane con semi di quinoa, amaranto e cioccolato monorigine senza latte.

Il gelato pane-cioccolato di Antonio Morgese
«Il cioccolato si sposa con tutto - ha puntualizzato Davide Comaschi, World chocolate master - A Host presenteremo “Sciock - Cioccolato in movimento”, un’arena interattiva che connette mondi diversi: dalla pasticceria all’alta cucina, dall’hospitality al design». Nel corso dell’incontro dedicato al gusto Cremaschi ha presentato la “Pralina Carato”, cioccolatino-design con cui ha vinto a Parigi il campionato del mondo di cioccolateria.