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rinnovamento

Guida Pinot Nero italiani 2026: 54 Standing Ovation e 4 vini da 100/100

di Redazione Italia a Tavola
15 settembre 2025 | 13:28

La Guida ai migliori Pinot Nero italiani 2026, curata dai giornalisti Maurizio Valeriani e Antonio Paolini per Vinodabere.it, si presenta con importanti novità rispetto alle edizioni precedenti. «Da quest’anno abbiamo deciso di includere nuove categorie - spiegano i curatori - come spumanti, vini bianchi e rosé in cui il Pinot Nero sia presente per almeno l’80%. Questo allarga la geografia della Guida e consente di cogliere il vitigno in tutta la sua versatilità». In totale, sono stati assaggiati 250 vini, dei quali 145 sono stati recensiti, mentre 54 hanno ottenuto la Standing Ovation, il massimo riconoscimento previsto dalla redazione. «La via di interpretazione del Pinot Nero ad alti livelli resta comunque una prova non semplice», sottolineano Valeriani e Paolini.

Guida Pinot Nero italiani 2026: 54 Standing Ovation e 4 vini da 100/100

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Spumanti: il Piemonte in testa e la crescita di Lombardia e Trentino

Gli spumanti da Pinot Nero, con 31 vini valutati e 11 premiati, rappresentano la novità più rilevante della Guida. Il Piemonte conferma la sua leadership nell’Alta Langa, con 6 spumanti inseriti e 3 Standing Ovation, a testimonianza di una parabola qualitativa in continua crescita.

Guida Pinot Nero italiani 2026: 54 Standing Ovation e 4 vini da 100/100

In totale sono stati assaggiati 250 vini

Anche la Lombardia consolida la sua vocazione spumantistica, con l’Oltrepò Pavese protagonista: 15 vini presenti in Guida, di cui 4 Standing Ovation, a dimostrazione del crescente investimento dei produttori locali sul Pinot Nero. Il Trentino, pur con numeri più contenuti (4 vini recensiti, 2 allori massimi), ribadisce la sua tradizione consolidata nel vitigno.

Bianchi e rosé: piccoli numeri, grandi significati

I vini bianchi e rosé rappresentano un comparto ancora contenuto numericamente, con 3 bianchi e 6 rosé recensiti, ma con un ruolo simbolico significativo. Ad aggiudicarsi la Standing Ovation tra i bianchi è la marchigiana Fattoria Mancini, considerata pioniera nella valorizzazione italiana del Pinot Nero. «Questo riconoscimento conferma la solidità della nostra esperienza e l’attenzione alla qualità», commentano dalla cantina.

Il Pinot Nero cresce in tutta Italia, ma l'Alto Adige è la regione di riferimento

La Toscana, storicamente vocata al Pinot Nero, vede 6 vini recensiti, con una sola Standing Ovation. La crescente concorrenza a livello nazionale richiede performance sempre più alte. Accanto alle regioni tradizionali, entrano in Guida Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Sicilia, Umbria e Valle d’Aosta, dimostrando che il Pinot Nero è ormai un vitigno diffuso e maturo in tutta Italia.«Oggi il Pinot Nero non ha più bisogno di chiamarsi “Noir” per confermare la propria importanza», spiegano i curatori, sottolineando il radicamento culturale e produttivo del vitigno nel panorama vinicolo italiano.

Guida Pinot Nero italiani 2026: 54 Standing Ovation e 4 vini da 100/100

L'Alto Adige è sempre più punto di riferimento per la produzione di Pinot Nero

L’Alto Adige si conferma la regione più rappresentativa per il Pinot Nero, con 37 vini recensiti, di cui 21 Standing Ovation, oltre a una tra gli spumanti. Tra i premiati, spiccano quattro vini perfetti con valutazione 100/100:

  • Pinot Nero Riserva Lafóa 2021 - Cantina Colterenzio

  • Pinot Nero Riserva Luma 2022 - Tenuta Romen

  • Pinot Nero Riserva Matan Glen 2022 - Tenuta Pftscher

  • Pinot Nero Buchholz 2023 - Azienda Vinicola Castelfeder

Questi vini rappresentano la sintesi perfetta tra territorio, elevata selezione delle uve e capacità tecnica dei produttori locali.

Tecniche di vinificazione e valorizzazione del vitigno

La Guida non si limita a segnalare i migliori vini, ma analizza anche le tecniche di vinificazione adottate dai produttori. Dalla gestione dei lieviti e della fermentazione negli spumanti alla macerazione e affinamento dei rossi, ogni vino racconta una storia di territorio e metodo. La qualità dei Pinot Nero italiani si fonda sulla combinazione di clima, suoli e selezione delle uve, con particolare attenzione alla resa e al rispetto della biodiversità locale.

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