La cifra fa riflettere: tra le province di Brescia e Cremona, in due riserve naturali lungo il corso del fiume Oglio, sono morte in un paio di giorni 4 milioni di api in 130 alveari. Le cause? Forse i pesticidi o uno sversamento chimico causato dall’uomo. Le indagini sono in corso, dopo la denuncia presentata dal Parco dell’Oglio per inquinamento e danneggiamento della fauna selvatica. Sono al lavoro i tecnici delle Ats (Agenzie di tutela della salute) di Brescia e Valpadana, i Carabinieri Forestali e gli esperti dell’Istituto Zooprofilattico.

Oltre al danno economico per una decina di apicoltori, ne risente tutto il sistema naturale-ambientale
L’apicoltore
Edoardo Mombelli, che possiede oltre un centinaio di arnie nelle riserve, è stato - suo malgrado - testimone dell’accaduto: «Mai vista una moria così intensa di api, in 48 ore. Gli spopolamenti sono avvenuti anche in passato, ma mai in un territorio così circoscritto come nelle Riserve del Bosco dell’Uccellanda della Lanca. In un’arnia vi sono circa 50-60mila esemplari, può accadere che ne muoiano 3-4mila. Stavolta sono scomparse 20-25mila api, almeno quattro volte più del passato».
L’ipotesi più concreta è che ci sia stato qualche sversamento chimico. Gli insetti potrebbero aver bevuto una sostanza chimica da una fonte inquinata visto che prediligono l’acqua ferma, perché più ricca di ferro. Oppure, potrebbe esserci stato un abuso di sostanze chimiche. In parole povere, troppi pesticidi in agricoltura per coltivare mais e soia. Il dato è comunque inconfutabile, dietro la strage di 4 milioni di preziosi insetti c’è la mano dell’uomo. Non vi sono né il clima né particolari malattie.
Oltre al danno economico per una decina di
apicoltori, ne risente tutto il sistema naturale-ambientale e la ricchezza della biodiversità fluviale dell’Oglio. Nel bresciano, sono 119 gli imprenditori e appassionati che si occupano del settore, con una produzione di 300mila tonnellate di miele, propoli, cera e derivati. 30mila alveari accolgono le api. Senza di loro, non avremo un grande futuro!