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Nuovi volti

Il Majestic di Bologna cambia faccia: in cucina il giovane Guglielmo Araldi

Alberto Lupini
di Alberto Lupini
direttore
22 dicembre 2021 | 16:20

Entrare nel Grand Hotel Majestic già Baglioni di Bologna significa incontrare la storia. Quella che trasuda da ogni muro di questo edificio del 18° secolo, pensato da Papa Benedetto XIV come seminario vescovile e trasformato in albergo di lusso nel 1912. A idearlo è stato l’architetto bolognese Alfonso Torreggiani, a cavallo tra 1750 e il 1760. Poi gli eventi storici hanno fatto il resto: in queste stanze hanno dormito e cenato Lady Diana, Frank Sinatra, Sophia Loren, i Savoia, mentre nelle settimane che hanno preceduto la Liberazione dall’occupazione nazi-fascista, nell’ottobre del 1944, una bomba è scoppiata a pochi metri dall’ingresso, distruggendo parte della facciata.

La sala del ristorante I Carracci dove, in cucina, è arrivato Guglielmo Araldi MANCA FOTO - Il Majestic di Bologna cambia faccia: in cucina il giovane Guglielmo Araldi

La sala del ristorante I Carracci dove, in cucina, è arrivato Guglielmo Araldi

 

Oggi il Grand Hotel Majestic è tornato a vivere in tutto il suo splendore, a mostrare orgoglioso gli affreschi cinquecenteschi dei fratelli Carracci, a far respirare la sua aristocratica bellezza a ogni ospite che sceglie questa struttura che è l’unica 5 stelle lusso della città di Bologna.

 

Da novembre, al ristorante I Carracci c'è Guglielmo Araldi

Dall’inizio di novembre Guglielmo Araldi è il nuovo executive chef de “I Carracci”, il ristorante ospitato nell’hotel. Ventotto anni, calabrese di Vibo Valentia, alle spalle un’esperienza a Milano con Felice Lo Basso, nel giugno di quest’anno è tornato a Bologna a Deep, locale famoso per i raffinati piatti di pesce e crostacei proposti. «Il cambiamento più importante è stato fatto nel personale - spiega il cuoco - Ho scelto anche un pasticcere al mio fianco per alzare il livello della proposta dei dessert. Il lavoro è già arrivato, i clienti stanno rispondendo e ci siamo già tolti qualche bella soddisfazione. Vado spesso al tavolo per conoscere la gente che ci ha scelto: tanti ospiti dell’hotel scelgono di cenare qua, ma stiamo notando che anche tante gente esterna decide di cenare da noi».

 

Non solo lo chef, ma anche la brigata che lavora in cucina è giovanissima: «Stiamo facendo dei cambiamenti dietro ai fornelli - spiega Araldi - ma anche tanti ragazzi della gestione precedente sono rimasti per lavorare con me».

Guglielmo Araldi MANCA FOTO - Il Majestic di Bologna cambia faccia: in cucina il giovane Guglielmo Araldi

Guglielmo Araldi

 

Dalla cucina parte la riorganizzazione del Majestic

Il cambio della guardia in cucina è il primo passo di una riorganizzazione ben più ampia della struttura che Tiberio Biondi, da undici anni direttore del Majestic ex Baglioni, sta curando nei minimi dettagli, anche per consolidare il ritorno a una normalità ancora minacciata dagli effetti della pandemia: «La cucina rappresenta uno dei punti cardini del mio progetto in questa struttura - spiega - per me è sempre stato così da quando sono diventato direttore dell’hotel nel 2010. Ho creduto e credo tutt’ora nella ristorazione, cosa che nel passato non era successa qui. E i bolognesi, a quanto pare, mi stanno dando ragione: negli ultimi tempi sono sempre più i bolognesi che decidono di farci visita, ovviamente anche senza soggiornare».

Tiberio Biondi MANCA FOTO - Il Majestic di Bologna cambia faccia: in cucina il giovane Guglielmo Araldi

Tiberio Biondi

 

Curare la proposta di una grande struttura come il Majestic di Bologna non è affatto semplice. Per questo la cucina deve saper conciliare la classicità gastronomica bolognese con i gusti di una clientela internazionale, abituata a una cucina moderna, più leggera e creativa: «Proponiamo una cucina soprattutto del territorio e della tradizione - sottolinea Biondi - Del resto questa città è la culla della cucina italiana, lasagne, tortellini, cotoletta alla bolognese non possono mai mancare».

 

 

Il menu

E questo si ritrova anche inb alcuni piatti che abbiano assaggiati e che sono nel menu di questo periodo del ristorante I Carracci:

Entree
  • Tartina con burrata, cima di rapa e fogliolina d’argento.
  • Tartare di manzo glassata all’aceto balsamico con crumble di Parmigiano Reggiano.
  • Polpetta di bollito con salsa verde, salsa rossa e senape rustica.
  • Mini sandwich con acciuga, burro e peperone.

 

Primi
  • Capasanta cotta nel burro, servita con salsa di sedano rapa, culatello croccante, fungo cardoncello saltato croccante. Un piatto per nulla scontato e interessante nella logica degli abbinamenti terra mare.
  • Tortelini in doppio brodo di cappone. Ripieno: lonza di maiale, mortadella, prosciutto crudo, noce moscata, sale, Parmigiano Reggiano. Il must della cucina bolognese, qui proposta con rigore e precisione.
  • Tagliolini, cime di rapa, colatura di alici, bottarga di muggine e limone. Un'intrigante rielaborazione di un piatto tipico giocato su accostamenti inconsueti.
Secondi

Ombrina “Corba Rossa del Gargano”, verza, purea di fagioli cannellini, carota all’anice stellato. Anche in questo caso, un piatto che parte dllal tradizione per arrivare ad una contemporaneità efficace.

Dessert

Crumble al cioccolato alla base, mousse di gianduia, salsa di nocciola, nocciola fresca, meringa all’italiana e panna. Per i golpsi una chiusura di grande effetto.

 

Gran Hotel Majestic
Via dell’Indipendenza 8 - 40121, Bologna
Tel 051 225445
www.grandhotelmajestic.duetorrihotels.com

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