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Panino vulcanico

Sciuè, il miglior street food campano merita un assaggio

Vincenzo D’Antonio
di Vincenzo D’Antonio
22 luglio 2021 | 08:30

Prosegue, principiato sei anni fa, il cammino virtuoso dei giovani fratelli De Luca, con Giuseppe a governo della cucina a vista proprio al centro del locale, e Marco a presidio della sala, sempre più accorto, a suo pieno agio, sorridente, competente. Papà Mauro, purtroppo di recente scomparso, infuse saggezza e utili consigli, pur rimanendo sempre defilato e lasciando sin dall’inizio di questa intrapresa, il palcoscenico ai due figli. Siamo a Pomigliano d’Arco a metà tra Napoli e l’Ager Nolanus (il tratto della pianura campana che compone la terza cintura nord della città metropolitana di Napoli).

Il locale è allegro, vivace ostetricia del panino che qui viene concepito e dato alla luce mediante sapiente cottura e ben fatte farciture, amorevolmente curato fino all’impiatto al quale si addiviene curando anche la pregevolezza estetica. Il tutto a beneficio di una clientela, in prevalenza Millennials, che diviene sempre più avveduta ed esigente, così innescano il volano virtuoso della tensione al miglioramento continuo. Il premio come Miglior Street Food della Campania per il Gambero Rosso rappresenta per Giuseppe e Marco un traguardo di grandissima importanza. Che non poteva che essere dedicato al papà Mauro De Luca, per tutti “Mauro Sciuè”.

I fratelli Marco e Giuseppe De Luca Sciuè, il miglior street food campano merita un assaggio

I fratelli Marco e Giuseppe De Luca

 

Meditata successione di ghiotte specialità

Si principia con una gustosa, ben fatta, polpetta al sugo, condita con antico pomodoro Napoli e poggiata su cialda di pane con emulsione di basilico e fonduta di Parmigiano-Reggiano Dop di 36 mesi. A seguire un’ottima focaccia con genovese con corazza di marchigiana Igp cotta a bassa temperatura e con accorto guarnimento di cipolla di Alife w scaglie di Conciato Romano. Sui vini da suggerire in abbinamento, siamo nell’allegro campo dell’opinabile e tuttavia la carta dei vini è così ben fatta che la soluzione migliore la si trova con ragionevole certezza.

Due panini entrambi memorabili per quanto ben pensati e ben realizzati. Il primo avvolge un hamburger di marchigiana Igp, pecorino bagnolese e lardo di suino nero casertano. Il secondo carezzevolmente avvolge battuta di manzo, fungo cardoncello e scaglie di tartufo nero.

Qui nell’appropriato calice un sorprendente Bandini Chianti Classico Docg 2018, fatto da Villa Pomona in quel di Castellina in Chianti. Dulcis in fundo una deliziosa sbriciolata dolce con crema alla nocciola e granelle di nocciola.

 

 

La gestione famigliare

Oggi il progetto Sciuè viene portato avanti da Giuseppe, specializzato nella panificazione, che si occupa della produzione dei panini e buns giornalieri, con un occhio sempre attento alla cucina e alla scelta delle materie prime, proprio come il papà gli ha insegnato. Marco invece si occupa della sala e del servizio, specializzato sugli abbinamenti con birre artigianali e vini.

Il locale Sciuè, il miglior street food campano merita un assaggio

Il locale

 

Sciuè - il panino vesuviano, dopo i suoi primi sei anni di attività, sta palesemente dimostrando che con l’onestà intellettuale al servizio del perseguimento di un obiettivo di grande qualità da erogare alla clientela, si raggiungono amenamente traguardi che infondono entusiasmo e che spronano a proseguire sulla strada della qualità che non può prescindere dall’individuazione dei prodotti e dall’accorto studio della loro elaborazione.

Complimenti ai fratelli De Luca.


 

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