Lampedusa, con le sue spiagge mozzafiato, microcosmo circondato da un mare di storia e di umanità, dispensa emozioni ai turisti provenienti da tutta Europa. In questa perla preziosa al centro del Mediterraneo, brilla la cucina di Giovanna Billeci, chef e patron, assieme al marito Giuseppe Costa, del Cavalluccio Marino, ristorante e hotel che si affacciano sulla splendida Baia di Cala Croce. Assaporare la cucina di Giovanna significa immergersi in un’esperienza culinaria senza frontiere, fra odori e sapori che si fondono in un perfetto equilibrio gustativo che incanta naso e palato.

Una vista del ristorante
Chi è Giovanna Billeci
Giovanna è uno chef autodidatta, entrata in cucina sin da piccola, aiutando la signora Angelina, sua mamma che gestiva una trattoria nell’isola e da lei ha imparato a cucinare secondo tradizione, esaltando il pesce appena pescato che il Mar Mediterraneo offriva. Ma non si è fermata alle ricette del territorio, dove i prodotti, fatta eccezione per il pesce, sono scarsi, poiché a Lampedusa l’agricoltura non è sviluppata. La sua passione per la cucina e la curiosità l’hanno spinta oltre; ha viaggiato, ha assaporato nuovi ingredienti, materie prime eccellenti, e oggi la sua è una cucina che include profumi e sapori di tutte le parti del mondo. Ma un piatto, prima ancora di sedurre per il gusto, cattura la vista e Giovanna ha un’attenzione maniacale alla presentazione dei suoi piatti, non lasciando nulla al caso e per una che ha imparato da sola, non è poco.
I menu
Già dal menu traspare la passione che Giovanna esprime nel suo lavoro e la cura nei dettagli. Si possono scegliere i due menu degustazione, da cinque o da sette portate, dal nome intrigante (Carta Bianca), con la selezione delle migliori ricette, oppure ordinare alla carta. Al Cavalluccio Marino è normale gustare la Tartare di cernia freschissima con polvere di capperi di Linosa e acqua di pomodoro o la Brick tunisina ripiena di tonno, cipolla, patate e capperi su crema di parmigiano, magari abbinati a un bianco francese o a un metodo classico giapponese a base di riso fermentato. Fra i primi superbi, “Sanfacò”, spaghetti monograno Felicetti con crema di cipolla e gamberi (farina Senatori Cappelli) e il “Prestige”, un risotto allo champagne, crudo di gamberi rossi di Mazara e caviale, conquistano il palato. Da non perdere fra i secondi il Dentice su crema di formaggio francese, salsa di datteri, salsa di basilico e olio al tartufo o i Gamberoni rossi di Mazara del vallo, cruditè di verdure e maionese di sedano.

Giovanna Billeci
Non sono da meno i dessert, dove si conferma la professionalità di Giovanna, come il “Divertimento op. 1”, un gelato alla cannella, cotto di carrube e croccante di lenticchie, servito in abbinamento ai migliori passiti di Sicilia. Del resto, a ogni piatto Giuseppe Costa propone l’abbinamento perfetto con le 700 referenze conservate nella sua nuova cantina, Diapason dove ogni sera le bottiglie si assopiscono sulle note di Chopin, coccolate dalle note delle migliori composizioni del pianista polacco. Il percorso enologico che propone va dalla Sicilia attraversa l’Italia, l’Europa, per raggiungere Paesi lontani come Argentina, Australia, Sud Africa, Armenia e Cina. Mangiare al Cavalluccio Marino vale un viaggio a Lampedusa, magari prenotando una camera nell’hotel annesso con vista su Cala Croce!