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Prelibata

Da Luigi Cippitelli la vera pizza napoletana

Vincenzo D’Antonio
di Vincenzo D’Antonio
04 maggio 2022 | 18:19

Il "Gigante Buono", che è il Vesuvio, ha il suo lato “bello e famoso” che è quello che guarda il Golfo e dal Golfo è rimirato. E però c’è anche il lato meno famoso, forse anche meno bello, ma di sicuro con suo proprio fascino. È più montagna e, senza che ciò costituisca contraddizione, le sue falde sono immediatamente pianura, tanto da generare il fertile Agro Nolano. Siamo nella popolosa (circa 30mila abitanti) e laboriosa San Giuseppe Vesuviano, posta a crocevia dei traffici tra zona costiera ed entroterra campano. Qui ha sede una delle migliori pizzerie della Campania. Stiamo parlando di Luigi Cippitelli, che è il nome della pizzeria e, in tutta evidenza, il nome del pizzaiolo patron. Cippitelli è un vero e proprio maestro della panificazione.

Luigi Cippitelli, maestro dell'arte bianca Da Luigi Cippitelli la vera pizza napoletana

Luigi Cippitelli, maestro dell'arte bianca

Luigi Cippitelli, è pizzaiolo vesuviano.

Frequenta l’istituto alberghiero, si diploma cuoco, fa gli stages come da prassi e ben presto acquisisce contezza dell’importanza di fare esperienze variegate: la cucina, innanzitutto, ma anche la pasticceria.

Per casualità contingente, si trattò di emergenza per sostituzione, divenne pizzaiolo. Folgorazione!  Luigi Cippitelli divenne pizzaiolo. Dalla sua, oltre al talento naturale ed alla insorgente passione, la lodevole predisposizione ad imparare ed a tendere al miglioramento continuo.

Cimento imprenditoriale che principia low profile con una pizzeria d’asporto e poi, da otto anni, la sua attuale pizzeria con professionale servizio di sala.

Oramai è pizzeria di destinazione.

L’elemento totemico della pizzeria e, per essa, del pizzaiolo patron Luigi Cippitelli è il grano. Il grano nelle sue declinazioni: la farina, la semola, il pane, la pizza.

Squisito e dovizioso percorso di degustazione.

Sontuosamente si comincia con ghiotto omaggio al Vesuvio: Gran Cono “’A vocca r’o Vesuvio”. È un calzone a metà, ripieno di ricotta di fuscella aromatizzata con pepe nero macinato al momento, guarnito con ragù classico napoletano, olio evo del Vesuvio e foglia di basilico.

Le spiccate competenze, che concorrono a rendere piacevolmente memorabile l’esperienza da Luigi Cippitelli, sono evidenti anche allorquando si tratta di abbinare il vino alle pizze. Con il Gran Cono, ben servito alla corretta temperatura in appropriato calice, degustiamo ad apprezziamo il Català 36 da sole uve catalanesca, spumante metodo classico millesimato 2017 con 36 mesi di maturazione sui lieviti, dosaggio brut fatto dalla Cantina Monte Somma Vesuvio.

A seguire, coerentemente all’attenzione al pane ed al riuso del pane raffermo che si ricava dal riuso dei panetti dell’impasto, il Timballetto di “Panpizza”.

È timballo di tagliolini di “Panpizza” fatti a mano legati con salsa besciamella e farciti con cuore di carne tritata di scottona e piselli centogiorni (presidio Slow food) Il timballo è pregevolmente servito su letto di salsa di provola affumicata aromatizzata al pomodorino del Piennolo del Vesuvio Dop semi dry, origano selvatico, guarnito con deliziosa fonduta di Provolone del Monaco Dop.

La Montanara nella sua versione Vesuviana non può mancare e difatti il prode Luigi Cippitelli la propone avvedutamente. Pomodori del Piennolo del Vesuvio DOP, saltati in padella e Mozzarella di Bufala Campana DOP a costituire prelibato topping, rifinito in uscita forno con scaglie di Provolone del Monaco Dop, olio evo del Vesuvio e basilico.

La robusta maestria di Luigi Cippitelli nell’impastare trova espressione ulteriore nella Maialona del Vesuvio. Qui il disco dell’impasto viene infornato con pulled pork vesuviano preparato con spalla di maiale brasata con Lacryma Christi rosso del Vesuvio e spezie naturali di tradizione campana, provola affumicata e Cipollotto dell'Agro Nocerino Dop, caramellato in zucchero di canna grezzo. La guarnizione in uscita forno è simile alla precedente da essa discostandosi per la presenza dell’erba cipollina e per la fonduta che qui è ottenuta da Parmigiano-Reggiano Dop stagionato 30 mesi.

Sostituzione calice: Lacryma Christi del Vesuvio rosso Doc 2017 fatto da Villa Dora.

A seguire, Genovesuviana, arguta crasi volta a dare idea che vi è riproposizione locale della famosa salsa genovese. Qui la salsa di cipolla è sfumata al vino Catalanesca, lo stracotto è con spezzatino di manzo. In aggiunta, felicemente riuscito il guizzo creativo, fior di latte e tocchetti di patate con buccia stufate al forno con birra rossa e rosmarino fresco. Guarnizione di uscita forno, la fonduta di Parmigiano-Reggiano Dop stagionato 30.

In abbinamento: Trocla Lacryma Christi Doc del Vesuvio rosso 2020 fatto Cantina Monte Somma Vesuvio

A concludere il Panpastiera di “Panpizza”: Pasta frolla di crosta di “Panpizza” grattugiata e granella di nocciole tostate, ripiena con crema al latte di mollica di “Panpizza” aromatizzata con estratto di fiori d’arancio, e scorzette d’arancio.

E’ proposta dolce che titilla ricordi dell’infanzia.

In abbinamento: Gelsobianco Passito di Caprettone Campania IGT fatto da Villa Dora.

Luigi Cippitelli è maestro dell’arte bianca. Pani e pizze che vanno infornati. Vi è legna da ardere e la legna che arde origina il fuoco. Il fuoco è elemento primordiale del vulcano alle pendici del quale Luigi vive e lavora. Ha rispetto e confidenza con il grano e con le sue declinazioni ed ha abilità non comune nel saper fare attualizzare quella calda legge degli uomini: con il grano si fa il pane.

Pizzeria Luigi Cippitelli 
Via Astalonga 36, 80047 San Giuseppe NA
Tel  081 529 5302

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