La mostra "Cadavre exquis" dell'artista Chiara Sorgato, nata a Padova nel 1985, sarà aperta al pubblico fino al 22 ottobre. Questa esposizione si trova all'interno della monumentale cella frigorifera dell'ex macello di Trezzano sul Naviglio (Mi), che è stata convertita in uno spazio dedicato alla ricerca contemporanea nell'arte. La mostra rappresenta l'evento inaugurale del progetto "Quintoquarto", ideato da Luca Zuccala con il sostegno di Sofia Alberti. L'obiettivo di questo progetto è dare una nuova vita alle celle frigorifere abbandonate, trasformandole in hub culturali e spazi espositivi per l'arte contemporanea.
La mostra "Cadavre exquis" dell'artista Chiara Sorgato
Qual è il tema centrale della mostra Cadavre exquis di Chiara Sorgato in un ex macello?
Il tema centrale dell'esposizione "Cadavre exquis" ruota attorno a uno degli aspetti caratterizzanti di un ex macello: la stretta relazione tra la vita e la morte, il loro ciclo di esistenza e trasformazione. Il titolo stesso della mostra, "Cadavre exquis," è un chiaro richiamo al celebre gioco surrealista di composizione verbale noto come "Cadavere squisito," popolare negli anni Venti del Novecento. L'allestimento della mostra comprende un'installazione centrale, che costituisce il cuore pulsante dell'esposizione, e cinque dipinti su carta disposti lateralmente.
Come è divisa la mostra Cadavre exquis di Chiara Sorgato in un ex macello?
L'installazione centrale è suddivisa in cinque grandi pannelli e si presenta come una sorta di "cadavere pittorico" che si decompone in cinque "pezzi." Questo richiama in modo evidente le parti di carne che un tempo venivano conservate nella vecchia cella frigorifera del macello. I visitatori sono invitati ad immergersi tra questi pannelli, che fungono come quinte sceniche per comporre un organismo pittorico teatrale unico.
La mostra di Chiara Sorgato è suddivisa in cinque grandi pannelli
I cinque pannelli rappresentano altrettante categorie di elementi naturali: terra, acqua, vegetali, funghi e animali. Il percorso espositivo propone quindi un viaggio che va dal microcosmo al macrocosmo, esplorando le profonde interconnessioni tra questi elementi. Inoltre, l'artista ha rappresentato gli elementi ispirandosi al gioco surrealista del "cadavre exquis," immaginando di osservarli al microscopio. Questo rende la loro identificazione più difficile e mette in evidenza come la materia possa somigliarsi più di quanto ci si possa aspettare.
L'artista Chiara Sorgato: «La mostra Cadavre exquis rappresenta una sorta di chimera»
Spiega Chiara Sorgato: «Il cuore dell'esposizione è l'installazione centrale. Il mio desiderio è rendere al meglio, sia visivamente sia idealmente, l'interconnessione tra i differenti elementi della natura e il principio di necessità che li connette. Un rapporto di vita e morte, ma pure di sostentamento reciproco. Per questo l'installazione rappresenta una sorta di chimera, articolata non in diverse parti di animali, ma nelle cinque categorie di elementi naturali: terra, acqua, vegetali, funghi e animali. Sottendo dunque non solo l'ovvio rispetto verso il ciclo che conduce da un elemento ad un altro, ma l'impossibilità per tali parti di esistere senza le altre. In un luogo come un macello, d'altro canto, vita e morte necessariamente si intrecciano, io trovo in modo poetico».