Un locale dalle molteplici personalità ognuna contraddistinta da una propria cifra stilistica che offre una proposta enogastronomica all day in un ambiente caratterizzato da luci, colori, verde e fiori. Casa Vidaschi è il ristorante à la page di Monteverde, l’affascinante quartiere residenziale di Roma, che si sviluppa come concept su più spazi: salotto, veranda, pergolato, corte e un romanticissimo roseto. A svelarcene i segreti, Simone Pellegrino, uno dei proprietari insieme a Mariangela Pagone: «il segreto di Casa Vidaschi è l’esperienza che si vive venendo da noi. Non solo il buon cibo che si può mangiare a tavola ma vivere questo luogo a 360° in ogni singola zona, ognuna caratterizzato da una sua mise en place, da un suo menu e da una sua offerta enogastronomica. Il nostro è un locale dinamico che intercetta un pubblico che spazia dai ventenni ad una clientela più adulta in una fascia oraria che comprende l’intera giornata. Una proposta completa che inizia alle dieci con la colazione per proseguire fino all’una di notte con il dopocena».
Casa Vidaschi, a Roma, è un locale che si sviluppa in più spazi per un'esperienza unica
1/4
Simone Pellegrino e Mariangela Pagone, tra i proprietari di Casa Vidaschi
2/4
Roberto Semerano, pastry chef di Casa Vidaschi
3/4
Alessandro Remondi, chef di Casa Vidaschi
4/4
Previous
Next
Casa Vidaschi a Roma, un locale che sembra casa
Casa Vidaschi trasmette fin dall’ingresso una atmosfera di convivialità come se si entrasse in una abitazione attraversandone i vari ambienti. Si va dal Patio, un'area verde con vivaci sedute colorate, dove i clienti si possono intrattenere per la colazione, un pranzo veloce o una merenda alla Veranda, da vivere in ogni momento della giornata, arrivando nel Salotto, il centro nevralgico del locale. Ma le sorprese non mancano. Infatti Casa Vidaschi offre con il Pergolato, un'area lounge dove campeggia un cocktail bar, dedicata all’aperitivo e al dopo cena. Lo spazio ideale per poter gustare in una oasi floreale i cocktail più disparati, dai classi ai signature tra cui l’"Oriental Indian Company", a base di ginepro, fiori di sambuco e foglie di Kaffir Lime. Tavoli in radici di albero naturali caratterizzano la Corte, ideale per un pranzo o una cena all'aperto, accarezzati dai profumi e i colori della natura, che si schiude sullo spazio più raccolto, il Roseto, allestito per ospitare un evento riservato o una ricorrenza speciale.
Il progetto architettonico di Casa Vidaschi è stato curato dallo Studio GAD che ha dato vita ad un locale dalle linee naturali, rievocate dai colori, gli arredi e i materiali scelti, principalmente legno. «L'empatia dell'architetto Nicodemo Albanese, la passione sua e del suo team ci ha subito fatto capire che avevamo di fronte le persone giuste a cui affidare la realizzazione della nostra idea» rileva Simone Pellegrino.
Il patio di Casa Vidaschi è l'area dove degustare colazioni o merende
1/5
L'area lounge bar di Casa Vidaschi è chiamata Il Pergolato
2/5
Il roseto, lo spazio per eventi privati
3/5
Uno degli spazi del Casa Vidaschi di Roma
4/5
Da soli, in coppia, con amici o in famiglia, Casa Vidaschi è ideale per tutti
5/5
Previous
Next
Sulla versatilità del suo locale non ha dubbi Pellegrino: «rapidamente siamo diventati un punto di riferimento per il nostro popolatissimo quartiere ma altrettanto velocemente abbiamo conquistato un pubblico che viene da ogni angolo della capitale. Il merito, oltre al fascino degli spazi, una proposta inconsueta per la zona, va alla nostra cucina. Semplice ma caratterizzata da una estrema qualità della materia prima che riflette in pieno il brio e la fantasia di un giovane e talentuoso chef, Alessandro Remondi, che è alla sua prima esperienza da executive a soli 25 anni. Alcuni dei suoi piatti, tra cui il baccalà mantecato, lo spaghettone all’aglio nero, le fettuccine con coda alla vaccinara hanno conquistato i nostri ospiti fin dall’inizio. Puntiamo su una formula bistrot, molto agile con cinque proposte negli antipasti ed altrettante nei primi e secondi. Inoltre, per questa estate abbiamo in cantiere diverse iniziative, nello specifico stiamo definendo un calendario di degustazioni di vino e serate tematiche all’insegna del buon jazz di sottofondo».
Le proposte per il pranzo da Casa Vidaschi, a base della tradizione romana
Il menu propone un’offerta distinta a pranzo e cena. Di giorno spazio tra gli antipasti a tartare di carne o pesce, insalate e taglieri mentre tra i primi protagonista la tradizione capitolina. Si va dalle pappardelle con sugo di coda alla vaccinara, fonduta di chevre francese e crumble di caffè amaro ai classicissimi carbonara, amatriciana, cacio e pepe o gricia. Notevole il tagliolino fresco al pregiato burro di Fobello, alici del cantabrico e limone candito. Tra i secondi menzione d’onore per il galletto alla diavola cotto a bassa temperatura accompagnato da mayo alla shiracha e paprika mentre per gli amanti del mare, un delizioso polpo rosticciato su crema di cannellini con chutney di peperoni. Non manca una succulenta selezione di burger homemade.

Tagliolini al burro di Fobello, alici del cantabrico e limone candito
Cena da Casa Vidaschi a Roma: contaminazioni tra regioni
La sera invece la cucina sposta i radar verso suggestioni interregionali a partire dal cremoso di baccalà mantecato accompagnato da una spuma di patate, cipolle agrodolci, olive disidratate e chips di riso soffiato al nero di seppia o le polpette di brasato di manzo dal cuore fondente con salsa verde. Ma nei primi si scatena l’estro del giovane chef con un piatto dal gusto insolito ma affascinante: uno spaghettone Mancini con crema di aglio nero, tartare di gambero rosso e la sua bisque, cui si affianca un fusillone con crema di rapa rossa, fonduta di parmigiano, semi di zucca e sumac. Nei secondi si segnalano un’ombrina con salsa alla cacciatora e soffice di patata americana ed il guancialino di manzo brasato al vino rosso con soffice al topinambur.

Pappardelle con sugo di coda alla vaccinara
Idee molto chiare quelle dello chef Alessandro Remondi: «con il mio menu desidero raccontare le mie origini romane esaltando le materie prime senza rovinarle. A pranzo spingo di più sulla tradizione capitolina mentre a cena ci muoviamo sull’onda di una maggiore libertà creativa. Cerchiamo di indirizzare la clientela su orizzonti meno battuti suggerendo gusti e sapori non molto frequentati quali ad esempio l’aglio nero, un prodotto che ritengo straordinario. Stiamo lavorando anche ad un menu degustazione nell’ottica sempre del rispetto della stagionalità della materia prima».
Alta pasticceria da Casa Vidaschi
La linea dei dolci, che accompagna i clienti durante tutta la giornata, è invece affidata al pastry chef Roberto Semerano, che al mattino apre con i lievitati, cornetti farciti al momento con cioccolato, crema, marmellata di visciole, e ancora pancake, crostate e ciambelloni, per chiudere con dessert golosi come il Croquembouche, un Bignè farcito alla Crema Pasticcera con Caramello, Tulipano, Crema chantilly al Cardamomo con scaglie di Cioccolato Fondente su Pan di Spagna, o Sfera, a base di Cioccolato Bianco con Namelaka, Mango e Crumble alle Mandorle.

Il dolce da Casa Vidaschi
Un fioraio all'interno di Casa Vidaschi
Plus di Casa Vidaschi, la presenza di un fioraio, Luca Terracina, garden designer che rappresenta il trait d'union fra le diverse anime del locale. È lui a curare la Flower Boutique dove i clienti possono acquistare composizioni di fiori freschi e stabilizzati, oltre alle piante in vaso, e chiedergli di trasformare un qualsiasi contenitore per renderlo più "verde". Inoltre, con l'arrivo della primavera, ogni mese sono in programma all'ora dell'aperitivo le masterclass "Componi la tua box", dove Luca illustrerà al pubblico come realizzare la propria composizione, partendo da zero con il kit che fornirà ai partecipanti. «La presenza di un fioraio all’interno di un ristorante si sposa benissimo – spiega Terracina, - perché mentre si è seduti per un aperitivo, o a gustarsi un bel piatto a cena, io posso intervenire offrendo la mia proposta portando i fiori a tavola e devo dire che molte coppie sono rimaste piacevolmente colpite. Le composizioni si possono creare al momento o preparare in anticipo. Si va dal colore frizzante all’accostamento di tonalità insolite fino ad un mix con la frutta. Personalmente mi piace inserire lime o mele tra i fiori».

La Flower Boutique di Casa Vidaschi
Casa Vidaschi
Via Lorenzo Vidaschi, 59 00152 Roma
Tel. 334 2471016