Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
domenica 21 dicembre 2025 | aggiornato alle 10:09| 116472 articoli in archivio

Nel Bresciano

A Verolanuova tra dipinti del Tiepolo e piatti antichi

Renato Andreolassi
di Renato Andreolassi
20 maggio 2023 | 18:49

Da vedere: due gigantesche tele del Tiepolo di 5x10 metri (uniche al mondo), una Basilica con altri cammei, una rara collezione di argenti, vestiti d'epoca risalenti al '700 e annusare antichi profumi ed essenze. Ma non solo, da gustare una cucina con i piatti della tradizione scoperta nel maggio del 1964 dal giornalista, scrittore, regista e sceneggiatore Mario Soldati. Tutto questo a Verolanuova, nel cuore della pianura bresciana.

A Verolanuova tra dipinti del Tiepolo e piatti antichi

Le due gigantesche tele del Tiepolo a Verolanuova

Alla gelateria Mille il gelato per Tiepolo

E non manca nella suggestiva piazza “affrescata” dai particolari delle opere del “Tiepolo Scomposto”, una pasticcera - gelateria Mille fra le più rinomate ai confini del cremonese e della bergamasca. In questo periodo vi sono in “vetrina” 24 deliziosi tipi di gelato che danno lustro ai prodotti alla terra, fra cui appunto uno dedicato al pittore.

A Verolanuova tra dipinti del Tiepolo e piatti antichi

Verolanuova, la provincia italiana che non ti aspetti

La famosa provincia che non ti spetti, ricca di tesori enogastronomici e artistici. Mario Soldati nella sua rubrica Notes sul quotidiano Il Giorno uscì con un lungo articolo dedicato a Verolanuova. «Si passa il fiume l'Oglio -scriveva - e siamo nella Russia dell’Ottocento. C'è la stessa dolcezza, la stessa raffinatezza e gentilezza di modi».

Una rara collezione di argenti, vestiti d'epoca risalenti al '700 a Verolanuova A Verolanuova tra dipinti del Tiepolo e piatti antichi

Una rara collezione di argenti, vestiti d'epoca risalenti al '700 a Verolanuova

Il festival del gusto nei ristoranti di Verolanuova

Un perfetto connubio di colori, sapori e aromi raccontati 59 anni fa e che per tutto il mese di maggio rivivono nelle cucine di alcune trattorie e ristoranti del comune, nell'ambito del Festival diretto dal vulcanico Pietro Arrigoni. I piatti sono ispirati ad un antico menu della famiglia Gambara ritrovati da una storica dell'arte, Laura Sala e rivisitati da Marino Marini, guru e vero intenditore della cucina bresciana. In tavola: gamberi di fiume (una leccornia), i tortelli malfatti con erbe spontanee locali e il luccio in salsa con polenta alla griglia. D'obbligo una cioccolata, bevanda preferita dalle dame del Settecento preparata nella laboratorio della pasticceria Mille, da Federica Gorlani con i soci Gabriele Pè e Ivan Gorlani. Come dire, chiudere in bellezza una giornata all'insegna della bellezza, dopo aver annusato l'inebriante aroma della Manna.

© Riproduzione riservata