Lavinum, un wine resort tutto da scoprire a Monte di Procida

Siamo nei Campi Flegrei e ci arriviamo in quell’ora pomeridiana che preannuncia un tramonto non proprio imminente, dacche´ non vogliamo che ci procuri stress il timore di perdercelo. Il sole è già calante e pregusta il suo tuffo nel Mar Tirreno. Ma dove si tuffa di preciso? Di preciso non si sa. E siccome non si sa, convenzionalmente diciamo che si tuffa all’orizzonte. Siamo nei Campi Flegrei, lo abbiamo già detto. Qui il mare e la terra sono due facce di un’unica medaglia e qui non si è mai soli. Ci sono sempre tre figure che con discrezione sono amorevolmente predisposte ad aiutarci nella comprensione dell’area, della sua magia, del suo coesistere di vulcani, di laghetti e del mare, mediante i loro suadenti racconti. Stiamo parlando di Ercole (Eracle per i greci), di Ulisse (Odisseo per i greci) e di Enea, di cui narrò Virgilio.

Lavinium a Monte di Procida

Arriviamo al D&B Lavinum, circondato da vigneti. Ci accoglie il signor Michele Scotto Lavina, titolare insieme alla sua famiglia. Michele si occupa anche della conduzione del vigneto e della produzione dei vini. Arroccato sulla collina di Monte di Procida c’è un antico vigneto di circa due ettari che la laboriosa famiglia Scotto Lavina sapientemente rivitalizza. Le viti sono accarezzate dalla brezza marina. Qui si fanno due tipi di vino: un rosso e un bianco. Il rosso è il caldo e corposo Primitivo. Il bianco è la secca e fresca Falanghina.

Colazione vista mare al Lavinium

La componente Dinner è stata ricavata dall’antico cellaio, ristrutturato rispettando la sua storia plurisecolare. I cellai erano all’origine dei ripari per i coloni che dall’isola di Procida quotidianamente si recavano sulla terraferma. Costruiti in tufo e con volta a botte, erano adibiti a dispensa e ricovero per gli attrezzi da lavoro. La componente Bed consta di quattro camere: Baia, Cuma, Gaveta e Procida. Due da quattro posti e due da due posti. Il panorama è di quelli che a mirarlo non bastano gli occhi. L’esperienza risulterà memorabile. Ci viene assegnata la camera Cuma che ha la vasca idromassaggio in camera; sul tetto c’è il solarium con una vasca idromassaggio grande da starci in coppia. Ben idromassaggiante questo idromassaggio, roba da indugiare in camera e poi prepararsi per la cena. Cena preceduta da un ottimo aperitivo servito tra le vigne di Falanghina poste su un alto costone di tufo. Seduti in un posto panoramico, Michele ci fa compagnia. Sotto di noi, i resti della villa del console romano Servilio Vatia. Due i calici, uno per la Falanghina ferma e l’altro per la Falanghina spumante. I finger food li ha preparati lo chef Christian Guida. Il tramonto è da far tumultuare il cuore e l’anima.

Bucatino al coniglio, con pecorino e crumble all’oliva nera

Con il talentuoso chef Christian Guida addiveniamo ad agreement: sarà lui a consigliarci, dobbiamo solo comunicargli eventuali ingredienti sgraditi o per i quali patiamo allergia. Precisando che noi patiamo allergie ma esse non albergano nei cibi bensì altrove, ecco... ci stiamo affidando allo chef. Avendo l’aperitivo, insieme con i finger food, funto anche da antipasto, chiediamo di principiare la cena con il primo. E a tavola ci giunge lo squisito Bucatino al coniglio, con pecorino e crumble all’oliva nera. A seguire, la saporita Salsiccia di maiale nero alla griglia. Nel calice il loro Primitivo Lavinum. Per dolce, un eccellente Cannolo classico. In accompagnamento, della serie... non cadiamo male... il Muffato della Sala. Un bicchierino soltanto. La cena si è rivelata ottima. è spiccata la competenza dello chef nella scelta e nella preparazione delle carni. Senza fretta alcuna, sorseggiando il Muffato della Sala, ma non il bicchierino che ha accompagnato il Cannolo, un altro che è il secondo e ultimo, si lascia la sala e si torna a... Cuma.

Notte buona nella magia dei Campi Flegrei. Risveglio vista mare! Piacevole quanto gradita la prima colazione: sfogliate fatte dallo chef, crostata di frutta di stagione, caprese, miele dei Campi Flegrei. Tutto proprio buono, buonissimo. L’orologio, sarà un caso?!, ce lo siamo dimenticati in camera. Che senso ha l'orologio in questo territorio di mare e di terra, dove il tempo esiste da sempre e da sempre esiste la saggezza dei movimenti lenti? E con savia lentezza, pieni di quella gioia che i Campi Flegrei sanno trasmettere, andiamo a visitare il Parco Archeologico delle Terme di Baia.

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Questo testo è un estratto dal libro "Italian D&B" di Vincenzo D'Antonio, 320 pagine, pubblicato da Cinquesensi editore, che descrive 100 destinazioni in Italia dove si può abbinare un'ottima cena ad una camera di charme per dormire.

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Lavinium
via Torregaveta 137bis - Monte di Procida (Na)
Tel 081 4619439 - 353 3981170