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al ristorante

Four Seasons, viaggio culinario tra l'eleganza fiorentina e l'innovazione milanese

Guido Ricciarelli
di Guido Ricciarelli
03 gennaio 2024 | 13:01

Un 2023 che si è chiuso con numeri top secret per Four Seasons Firenze e Four Seasons Milano e che però lasciano trapelare grande soddisfazione per i risultati ottenuti e portano ad annunciare ulteriori importanti investimenti per il 2024. A noi il gradito compito di testare le loro “cucine d’albergo” nella espressione più attuale.

Four Seasons, viaggio culinario tra l'eleganza fiorentina e l'innovazione milanese

Il ristorante Il Palagio e il ristorante Zelo

Four Seasons Firenze, viaggio sensoriale tra stagioni e mare al ristorante Il Palagio

Partendo dal Four Season Firenze, al ristorante Il Palagio (1 stella Michelin) possiamo dire di essere di fronte a una cucina contemporanea con occhio a stagione e mare. Questa è la cifra di Paolo Lavezzini (già al Four Seasons Brasile, poi da Pinchiorri e da un paio d’anni in quest’hotel immerso in un parco nel cuore di Firenze) la cui mano mixa la fantasia alla riconoscibilità italiana dovuta alla folta clientela stranger.

Four Seasons, viaggio culinario tra l'eleganza fiorentina e l'innovazione milanese

Il salone interno del ristorante Il Palagio del Four Seasons Firenze

Zigzagando fra i menu degustazione ci siamo imbattuti in cinque piatti memorabili. Noterete che per ogni proposta non si deborda mai oltre i due, massimo tre, ingredienti principali a tutto vantaggio della pulizia esecutiva, frutto di una tecnica sopraffina e del rispetto della materia prima.

Un crescendo che parte con la Millefoglie di barbabietola, melograno e mandorle. A seguire Testina di vitello, scampi e maionese all’aglio. Il filone carne ci accompagnerà per il resto della nostra incredibile esperienza. Agnolotti di galletto livornese alla cacciatora con tartufo nero di stagione. Animelle alla milanese, rapa bianca, mela rossa e radicchio. Agnello del Casentino selezione Fracassi, ceci, cime di rapa e yogurt di pecora.

Bella carta dei vini, curata da Walter Meccia, ove la Toscana incontra il mondo, ricca di bollicine, calici mirati, mezze bottiglie. Una cucina di così di mirabile fattura non poteva non accompagnarsi ad un vino di eccellenza. Tenuta San Guido Bolgheri Sassicaia 2019, 85% Cabernet Sauvignon 15% Cabernet Franc. Rubino intenso e luminoso. Avvolgente, balsamico, complesso e particolarmente fine all’olfatto, con profumi di mirtillo, resina di pino, macchia mediterranea, ribes nero, mora, lievi spezie dolci e tabacco. Sapore caldo, elegante, salino, con tannini estremamente levigati, corpo più evidente che in altre versioni e persistenza lunghissima. Grande versione. Bene distillati e caffè “fantasia”.

Servizio di gran profilo per un cliente che ama sentirsi al centro dell’attenzione. Da non dimenticare la proposta estiva dove nello splendido giardino della Gherardesca Al Fresco ci si può cimentare fra cucina classica, griglia e pizze d’autore. Da non perdere il cocktail Bar Atrium, inserito fra i top 50 d’Hotel per Forbes.

Four Seasons Hotel Firenze
Borgo Pinti 99 - 50121 Firenze
Tel 055 26261

Four Seasons Milano, al ristorante Zelo percorso tra tradizione e creatività 

Nella raffinata cornice del Four Sasons Milano, sempre ben frequentata ad ogni ora il fine dining di Zelo ha il compito, come succede in quasi tutti i ristoranti ad alto tasso di internazionalità, di coniugare i classici nostrani con la creatività.

Four Seasons, viaggio culinario tra l'eleganza fiorentina e l'innovazione milanese

La sala interna del ristorante Zelo del Four Season Milano

E Fabrizio Borraccino, abruzzese di cuore e tecnica sta compiendo un lavoro esemplare su entrambi i fronti conquistando palati “normali” ed “evoluti” senza l’ossessione della stella Michelin. Ci sono comunque anche delle proposte quasi obbligatorie che hanno portato ad une elevata fidelizzazione della clientela milanese.

Anche qui cinque piatti che non si dimenticano. Cheviche di ricciola, zenzero, lime, cipollotto, mango e verdure croccanti. Uovo pochè croccante al carbone, zucca, radici brasate, cicoria e parmigiano reggiano Dop. Risotto Carnaroli Gran Riserva ai crostacei e basilico. Dentice lessato, risina di spello, cime di rapa, misto di mare e pomodorino del piennolo. Insalata di cicoria di agnello brasata, radici di cerfoglio, ceci e radici. Zucca in agrodolce con granache al cioccolato fondente e gelato alla nocciola (un plauso particolare a Daniele Bonzi, maestro dell’arte pasticcera). C’è un pensiero profondo ed un’applicazione certosina in questa cucina.

Giovane ed ineccepibile il servizio e cantina dei vini originale e cresciuta grazie all’impegno di Lorenza Panzera. Una bollicina a tutto pasto in grado di accompagnarci in questo percorso si è rivelata il Franciacorta Pas Dosé Bagnadore Rosé 2011 Barone Pizzini. Pinot Nero in purezza. Rosa arancio e perla e perlage finissimo e abbondante. Olfatto cesellato con nitide sensazioni di fragoline di bosco, petali di rosa e pompelmo rosa. In bocca è limpido ed elegante, succoso e disteso, con un seducente finale di melograno, frolla e tocchi di mandorla fresca.

Per concludere. Questo è un luogo contemporaneo e luminoso, con il plus dei tavoli all’aperto su un lato dello spettacolare chiostro dove ci si fermerebbe fino a notte fonda per un afterdinner o (scelta altamente consigliabile) per l’aperitivo prima di cena. È lo stile Four Seasons.

Four Seasons Hotel Milano
Via Gesù 6-8 - 20121 Milano
Tel 02 77088

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