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Alto Adige

In “volo” sulle meraviglie dell'Alpe di Siusi: scopriamo il rinnovato hotel Icaro

08 marzo 2024 | 14:25

I picchi frastagliati del Cir sul Sassolungo, del Catinaccio di Antermoia e oltre, fino allo Sciliar: sono queste le cime scultoree che si innalzano intorno a Icaro. Dai 1.900 metri di altezza, l'hotel è un buen retiro che fin dal 1936 si nutre dello stupefacente paesaggio naturale e culturale dell'Alpe di Siusi, in Alto Adige, e delle montagne iconiche nelle quali è incastonato.

In “volo” sulle meraviglie dell'Alpe di Siusi: scopriamo il rinnovato hotel Icaro

L'hotel Icaro, rifugio montano di design tra le montagna

Hotel Icaro, l'Alpe di Siusi passione di famiglia

Angelika Sattler e la sua famiglia sono la terza generazione a gestire la casa. Cresciuti sull'Alpe, amano profondamente questo speciale ambiente naturale e lo vivono a pieno. Nessuno meglio di loro sa quanto Icaro valga il viaggio. Angelika, con i suoi modi riservati e amichevoli e il suo profondo senso dell'ospitalità, si prende cura di ogni piccolo dettaglio della casa, facendo sì che ogni ospite trovi qui un rifugio di pace e una fonte di energia.

Icarno, non solo hotel ma anche casa dell'arte

Icaro non è solo un hotel, è anche una “Gesamtkunstwerk”, un'opera d'arte totale da scoprire e vivere, ancora e ancora. Viaggiatori curiosi e cosmopoliti in cerca di esperienze inconsuete ameranno questo buen retiro dolomitico: il luogo stimola il pensiero, invita alla contemplazione e all'attivazione, nutre la curiosità. Le pareti sono colorate e ricche di suggestioni, le stanze si trasformano in telescopi per guardare lontano verso le cime, l'arte è incastonata persino nei muri e la fantasia è libera di muoversi, dentro e fuori le mura della casa.

In “volo” sulle meraviglie dell'Alpe di Siusi: scopriamo il rinnovato hotel Icaro

L'arte è in ogni dove all'Hotel Icaro

Lo spirito sofisticato, allegro ed eclettico di Icaro, non può lasciare indifferenti. Perché qui non si incontrano solo montagne e natura, ma anche arte, design e architettura contemporanee. Ciascun angolo dell'hotel è pensato con cura, per dare spazio all'immaginazione e al piacere dell'inatteso. In un susseguirsi di inedite “Wunderkammer”, ogni ospite potrà farsi stupire da colori, forme, soluzioni e oggetti inusuali. Anche gli interventi artistici di Hubert Kostner, noto artista e marito di Angelika Sattler, danno un'impronta nuova all'intero edificio. E proprio come l'architettura, anche l'arte sorprende e incuriosisce, insinuandosi là dove non ci si aspetterebbe di trovarla. Icaro in un'immagine: la potenza di un'ala maestosa che si libra in volo verso il cielo e che, al contempo, accoglie, spalancandosi in un immenso abbraccio.

Quando un giorno il padrone di casa dell'originario rifugio si esibì in un ardito salto sulla neve con i suoi sci, alcuni ospiti gli dissero: «Voli, come Icaro». Fu così che decise di battezzare con questo nome mitologico, la sua locanda alpina. Lo storico rifugio in legno ha ispirato il progetto architettonico per il nuovo Icaro, concepito dal noto studio Modus Architects di Bressanone e realizzato con materiali sostenibili, in collaborazione con esperti artigiani locali. Le camere spaziose e le aree comuni sono distribuite su tre livelli che si compenetrano con il paesaggio attraverso particolari soluzioni progettuali e d'arredo.

In “volo” sulle meraviglie dell'Alpe di Siusi: scopriamo il rinnovato hotel Icaro

Ogni particolare è curato da Icaro

Icaro è un luogo eclettico e vivace dove riposare e sognare, incontrarsi e dialogare, trovare quiete e dedicarsi a diverse attività in natura, scoprire nuove forme di bellezza, riflettere e, perché no, concedersi del tempo per l'ozio creativo e il dolce far niente, sia in estate che in inverno, circondati dal fenomenale paesaggio dell'Alpe di Siusi.

Come è fatto l'hotel Icaro

Icaro è un luogo di incontro tra passato e presente, tra architettura e natura, tra uomo e cultura. Nel riprogettarne le forme e gli spazi, il noto studio di architettura Modus di Bressanone è tornato alla solida forma originaria del rifugio di montagna e ha combinato queste ispirazioni con una visione architettonica contemporanea. Larice all'esterno, abete rosso, quercia e olmo all'interno: il legno gioca un ruolo fondamentale in questo ambizioso progetto. Imponenti lastre di larice avvolgono l'edificio, che si inserisce con coerenza nell'ambiente alpino che lo circonda. Le linee pure e porose del legno riflettono le linee degli alberi e si incastrano l'una nell'altra, dando solidità e struttura alla facciata e garantendo la privacy degli ospiti. Anche la figura mitologica di Icaro è stata un'ispirazione per lo sviluppo del progetto: l'enorme tetto a falda, potente e allo stesso tempo protettivo, infatti, richiama un'immensa ala aperta e pronta a spiccare il volo.

Infine, il nuovo Icaro, rappresenta un omaggio all'estro e alla maestria costruttiva e artigiana di tutte le genti alpine che, anche in ambienti un tempo avversi, hanno costruito con il legno autoctono case e rifugi in altezza, per migliaia di anni. Durante il processo di riconversione, per la famiglia Sattler è stato quindi fondamentale usare materiali sostenibili, coinvolgere gli artigiani locali e rispettare la struttura originale, che è stata recuperata dove possibile per evitare di abbattere e ricostruire da zero.

Il risultato è un'architettura imponente ma sobria, che asseconda e riflette il paesaggio culturale e naturale dell'Alpe di Siusi. L'interno si sposa perfettamente con l'esterno e offre spazi di sorpresa e stupore. Le originali scelte cromatiche sono forse la principale caratteristica del concetto di interior design.
Lungo l'ampia e luminosa asse dell'open space al piano terra si snodano sale panoramiche e intimi salottini. Poltrone e divani variopinti sono disseminati nello spazio e libri e riviste stimolano l'intelletto degli ospiti. Un grande tavolo di marmo è a disposizione per intrattenersi durante tutta la giornata, mentre la sala ristorante accoglie gli ospiti nei toni del rosa, del blu e del pesca con una vista spettacolare sullo Sciliar. Grande rilevanza al pianterreno è data anche ai trofei di caccia di Walter Sattler, rispettoso cacciatore e amante del natura.

Anche le terrazze aperte sulle montagne e la nuova piscina panoramica sono state progettate scegliendo ancora una volta cromie inedite e avvolgenti. Come nel cabinet de curiosites di un collezionista, le aree comuni sono un susseguirsi di suggestioni, materiali, forme e colori, che si compenetrano l'uno nell'altro dando vita a un'atmosfera alpina non convenzionale, creativa e sorprendente. Le nuove camere riflettono la medesima visione. In particolare, le camereMonocular” e “Telescope”, sono concepite come telescopi puntati sul paesaggio dolomitico, in un gioco prospettico inedito e immersivo.

L'arte protagonista da Icaro

Così come l'architettura, anche l'arte è una componente essenziale della nuova identità di Icaro. I padroni di casa hanno infatti una grande passione per i linguaggi creativi contemporanei e le opere d'arte conquistano il proprio spazio nell'hotel, anche negli angoli più inaspettati come le pareti grezze del garage o quelle della nuova piscina. Hubert Kostner, marito di Angelika, ha lasciato tracce particolarmente evidenti nel nuovo Icaro. Con i suoi interventi artistici, visibili sia nelle aree comuni che in alcune camere, l'artista espande la percezione del paesaggio e il modo in cui lo si affronta, dando vita, senza pretese museali, a uno spazio di espressione, riflessione e dibattito. Oltre alle suite "Spuren im Schnee" e "Posta Prioritaria" “firmate” dallo stesso Hubert Kostner, altri artisti altoatesini sono presenti nelle camere di Icaro con i loro lavori: la suite "Feathers" ospita un progetto site specific di Roland Senoner mentre alcune fotografie di Philipp Messner riempiono le pareti della suite "Clouds". Altra dichiarazione evidente della propensione all'arte di Icaro è il progetto “Art Wall”. Ogni anno, artisti internazionali sono invitati a “riempire” con un proprio progetto un muro bianco all'entrata dell'hotel. L'artista tedesco Michael Sailstorfer dà il via al progetto, portando il lavoro "Tränentrockner": un omaggio a "Bottle Dryer" (1914) di Marcel Duchamp, considerato il primo readymade della storia. Anche l'approccio fotografico è inedito e originale. Da Icaro, il concetto di opera d'arte totale alpina si trasforma in realtà, da guardare, da toccare e da vivere.

La cucina e la tavola secondo Icaro

Come in una residenza di villeggiatura che si rispetti, le relazioni e i legami, vecchi e nuovi, si celebrano intorno alla tavola: di fronte alla cucina a vista si trova un grande tavolo che ospita la colazione al mattino e che nell'arco della giornata si trasforma in un piacevole punto d'incontro. Per Icaro il cibo è cultura e scambio, connessioni e curiosità ed è celebrato in vari spazi, sia all'interno che all'esterno. Per ogni pasto, fli ospiti possono infatti scegliere il tavolo che preferiscono: sulla terrazza, nella sala ristorante dalle ampie vetrate aperte sullo Sciliar o negli intimi tavoli dislocati in tutto il pianterreno.

Anche la cucina di Icaro è eclettica e accompagna ogni giorno in un viaggio culinario originale e contemporaneo. Lo chef Kurt Rier combina la tradizione locale con piatti moderni. Le materie prime stagionali di alta qualità, così come la varietà e la creatività, sono la sua missione. Il suo attaccamento alla sua terra Alto Adige dà vita a pietanze che stuzzicano i sensi. Dopo un'escursione in montagna, un tuffo in piscina o un trattamento rilassante nella spa, sedersi a tavola con un buon bicchiere di vino è l'occasione ideale per gli ospiti per rivivere le esperienze della giornata e lasciar vagare lo sguardo sul panorama delle Dolimiti che ogni sera si tingono di rosso al tramonto prima che la notte dell'Alpe cali sulle grandi ali di Icaro.

Icaro Hotel
Piz 18/1 - 39040 Alpe di Siusi (Bz)

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