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In Umbria

Il ristorante fine dining del Grand Hotel di San Gemini firmato da Maurizio Serva

Alessandro Creta
di Alessandro Creta
19 ottobre 2025 | 12:30

Nel cuore medievale di San Gemini, a pochi passi da Terni, si cela un indirizzo che merita davvero attenzione: Origine, ristorante del Grand Hotel San Gemini. Non è un’osteria tipica, né una trattoria folkloristica: è un progetto di ristorazione ambiziosa, elegante ma accessibile, che ambisce a ricucire il filo tra materia prima, creatività e l’esperienza autentica del convivio.

Il ristorante fine dining del Grand Hotel di San Gemini firmato da Maurizio Serva

La sala di Origine

Il Grand Hotel, antica dimora dei Principi Santacroce, è un edificio carico di storia e arte. Ospita la Galleria degli Affreschi e una pinacoteca con opere umbre dal Rinascimento ai giorni nostri. Le sue sale, i corridoi, i tocchi decorativi e i soffitti intonacati contribuiscono a rendere la permanenza nei suoi ambienti un’esperienza evocativa - e questo contorno conferisce a Origine un’aura distinta già prima di sedersi a tavola. La mission del ristorante sposa questa ambientazione: scegliere con cura le materie prime, restituirle in piatti essenziali e limpidi, senza orpelli o manierismi che distraggano dal sapore.

Origine, da un'idea di Maurizio Serva

Dietro le quinte di Origine si snoda un racconto in cui estetica, tecnica e sobrietà si incontrano. Lo chef Luigi Ficca è l’artefice delle esecuzioni, con il progetto creativo firmato da Maurizio Serva, noto per essere dietro la cucina de La Trota a Rivodutri. Una doppia intesa che dona al ristorante un’identità precisa: non un clone, ma un’eredità che si adatta e rinnova. Il menu non è fatto di voli pindarici né accostamenti forzati: l’obiettivo è la massima resa del gusto con poche ma scelte componenti. Le materie prime vengono rispettate, valorizzate e proposte nella loro riconoscibilità, sia visiva che gustativa.

Il ristorante fine dining del Grand Hotel di San Gemini firmato da Maurizio Serva

Il maitre Italo Da Ponte

In uno spazio dove la cucina è intensa, ma “misurata”, il servizio diventa ancora più decisivo. E in Origine il personale di sala recita un ruolo centrale nel rendere l’esperienza diretta, viva e “senza sovrastrutture”. Il maitre Italo Da Ponte, riconosciuto nella guida Touring 2025 tra i migliori giovani maitre d’Italia, con la sua assistente Giulia, guida il servizio con precisione, ma anche con leggerezza: presentano i piatti, dialogano con il cliente, chiedono opinioni, non recitano ruoli.

Il ristorante fine dining del Grand Hotel di San Gemini firmato da Maurizio Serva

Sidro di 20 varietà di mele

Questo approccio “informale-formale” contribuisce in maniera determinante al clima che rende gradevole l’attesa tra le portate. L’equipe dietro Origine è composta da giovani professionisti affiatati, in cucina e in sala: è in questa presenza concreta che si trova, in fondo, il segreto della bella esperienza. Un segreto non troppo segreto, ma che si rivela solo vivendo il servizio.

Cosa si mangia da Origine a San Gemini

Origine non è sicuramente pensato per chi cerca una cena da 30-35 € con antipasto, primo e secondo: chi aspira a quell’ordine di spesa troverà probabilmente opzioni più “popolari” in zona. Ma chi desidera un’esperienza ben curata, con sapori autentici e una cornice elegante, lo scoprirà come una tappa degna nel panorama umbro. 

Il menu autunnale è entrato da pochi giorni. Si inizia con una gradevole insalata di verdure di stagione, mousse di caprino e noci, per proseguire con un tortello di zucca gialla, burro noisette e crumble di noci, passando per una guancia di maiale cotta da manuale, scioglievole, accompagnata da finferli e una gradevolissima purea di zucca. In menu, chiaramente, anche omaggi alla cucina regionale reinterpretati: c’è il piccione al vinsanto, accompagnato da panpepato (noto dolce ternano, proprio delle feste natalizie) e vinsanto. Per gli amanti del pesce, trota, uva nera e polvere di pino mugo, o ancora capesante con salsa di zucca e guanciale.

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