Chi meglio di Moreno Cedroni può descriverci cos’è la Madonnina del Pescatore: «Davanti il mare e l’interminabile spiaggia, dietro le colline accoglienti e verdi, vicino e nei dintorni città e paesi ricchi di arte e di storia, incastonato nella splendida cornice marchigiana, sul lido di Marzocca in provincia di Ancona, lì è la Madonnina del Pescatore che veglia sui pescatori in mare, si potrebbe dire che Mariella Organi è la signora che veglia sugli ospiti di questo pezzo di terra stellata (In tutti i sensi).

Ossobuco di tonno di Moreno Cedroni
La cucina, incentrata per lo più sul pesce abbina la fantasia con la capacità di fondere le materie prime, ogni portata è curata nel dettaglio per far vivere all’ospite un’esperienza gustativa unica nel suo genere. La Madonnina del Pescatore è un luogo dove la tradizione abbraccia la sperimentazione, un palco dove non ci si ferma mai, teatro dell’arte culinaria nostrana, straordinariamente dinamica ed eternamente giovane.

La Madonnina del Pescatore
Una squadra unita dal mare
Dal Sous Chef Luca Abbadir, alter ego di Cedroni, alla moglie Mariella Organi, che fa da ponte tra i piatti e gli ospiti, ogni collaboratore dello Chef aderisce a questa filosofia di dedizione al lavoro, di passione, tutto ciò che rende La Madonnina assolutamente meritevole dei traguardai raggiunti.

Moreno Cedroni e la moglie Mariella Organi
L’architettura e l’ambientazione progettata da Fabio Ceccarelli riflettono una modernità prudente e attenta al servizio, flessibile e composta, secondo i criteri dell’essenzialità. La spiaggia e il mare rappresentano, per altri versi, la sopravvivenza di un paesaggio resistente alle ondate del turismo di massa lontano dalle raffinatezze della civilizzazione.
Quarantun anni di eccellenza
Laboratorio tunnel, orto botanico, ambienti artificiali e naturali rappresentano, quindi, i componenti del ristorante perfetto». Conosciamo Moreno e Mariella da tanto tempo, ne abbiamo seguito l’evoluzione in questi 41 anni fatti anche di sana e amichevole rivalità con Mauro e Catia Uliassi, in questo rincorrersi di Stelle Michelin che li ha visti prima in vantaggio 2 a 1, adesso sotto 2 a 3, ma la partita è aperta e Senigallia grazie a questi due fenomeni è più splendente che mai. Tra l’altro li hanno appena raggiunti avendo conquistato i 5 Cappelli nelle Guide de L’Espresso 2026 di fresca uscita.

Il Laboratorio tunnel di Moreno Cedroni
"Ricordi d’infanzia & Mariella”: un viaggio nei sensi
Come nel caso di Uliassi, la lunga astinenza porta ad una scelta automatica. Dunque, ci buttiamo sui "Ricordi d’infanzia & Mariella 1984-2024". Un viaggio nei ricordi e nelle sensazioni vissute nei posti che hanno arricchito il bagaglio e allargato gli orizzonti, cogliendo i frutti di culture lontane, diverse, sperimentando, reinterpretando e unendo il tutto in un crogiolo vincente, con la cultura culinaria del Mare Adriatico.

Il mare di Senigallia
Così che già a partire dagli Snek (Gelato all’alice, Tagliere di salumi…. di pesce, Stella marina arrabbiata con polvere di prezzemolo e Sfera di astice, tartufo estivo e mango fermentato) le combinazioni sono davvero elettrizzanti e la giostra del nostro Luna Park si mette in moto.

Gelato all‘alice
Nei Piatti che seguiranno (Scampo crudo marinato all’arancia, Polpo pastrami alla griglia, salsa di friggitelli, daikon cotto nel latte di cocco, Penne rigate Gentile, burro di ricci di mare, capesante essiccate, erbe spontanee e seppia ai carboni, Tortellini di parmigiano liquido, carne cruda battuta al coltello, salsa di pomodoro, marmellata al balsamico, Moreno e Luca alzano i giri della giostra e danno il meglio destreggiandosi e governando con maestria situazioni di dolcezze e contrasti.

Polpo pastrami, friggitelli, daikon
L’arte della cottura e l’emozione del gesto
Le cotture millimetriche dai sapor netti e prorompenti evidenziano la grande personalità di questa cucina. Le preparazioni sono complesse ma felici nella combinazione dei vari elementi, sempre molto intensi. È un walzer di consistenze, geometrie nei colori, abbinamenti e concentrazioni affilate e di grande pulizia che si manifestano al palato ora in maniera suadente, ora dirompente nell’intensità marina.

Penne, ricci, capesante, erbe bruciate
Si gira eccome, vorticosamente. Non solo. Moreno è molto elastico. Ha dichiarato recentemente che «la scarpetta è uno dei gesti più ricchi di sentimento che si possano fare a tavola» E noi non ce lo facciamo ripetere due volte. Mariella, con la sua narrazione articolata, come ci si aspetta data la complessità delle preparazioni, ma al tempo stesso sussurrata e autentica, (altro che certi sermoni stucchevoli) induce l’ospite ad uscire volentieri dal copione e a sperimentare anche un piccolo saggio del Menu Luca e Moreno…Le spine, viaggio nell’anima del pesce.

Tortellino al parmigiano liquido, salsa al pomodoro, carne cruda e marmellata di balsamico
Tra piatti iconici e vini d’autore
Piatti come il Piccione con la salsa delle sue ossa, pesto di alga, grattata di spina di rombo liofilizzata, o l’Ossobuco di tonno, demi-glace piccione, pala di fico d’india, oppure Paglia e fieno, pasta con spine di rombo e alga spaghetto, butto acido e colatura di alici proiettano il palato su dimensioni siderali. Non si è certo murato a secco. Da una Carta dei vini enciclopedica (tanto Champagne, molta Francia in generale e puntate interessanti nel resto del mondo) noi decidiamo di onorare il territorio e andiamo convintamente sul Verdicchio dei Castelli di Jesi Pievalta San Palo Riserva 2021.

Stella marina arrabbiata, polvere di prezzemolo
Frutto di uve coltivate secondo principi biodinamici. Si presenta al naso con profumi di prugna gialla, fiori di camomilla, zenzero candito e lievi ricordi di pietra focaia. In bocca è ricco, persistente e dalla beva ampia e succosa. Ma per gentile concessione di Mariella, data la circostanza, lo alterniamo con un nostro Trento Extra Brut Riserva Lunelli 2016 di Ferrari. Sboccatura 2024. Chardonnay 100% Paglierino dagli intarsi dorati e dal fine perlage.

Piccola pasticceria, Alice nel paese delle meraviglie
Fragranze di pan biscotto sospingono profumi di susina gialla e limone candito con richiami di zenzero. In bocca è incredibilmente fresco, gustoso e appagante nel lunghissimo finale.
Dolce chiusura al Luna Park di Senigallia
Capitolo Dolci. Alice nel paese delle meraviglie fa parte del Menu Ricordi d’infanzia & Mariella 1984-2024 ma non basta. Mariella ci regala anche un piccolo excursus nel Menu Luca e Moreno… Le spine, viaggio nell’anima del pesce.

Zabaione
Parliamo della Chevice di frutta, gelato al miele e sorbetto al lichi e di una struggente Tarte Tatin di sedano rapa, gelato alla rosa, crema inglese e marmellata all’aceto balsamico. Rivelano, se ce ne fosse ancora bisogno, originalità, tecnica e consapevolezza.

Tarte Tatin di sedano rapa, gelato alla rosa, crema inglese e marmellata all’aceto balsamico
Da applauso anche l’eccellente piccola pasticceria e lo zabaione. Siamo all’ultimo giro di giostra. Non facciamo capricci. Scendiamo. Scossi e felici come bambini. Questo è il Luna Park di Senigallia.
Il valore dell’ospitalità
Il giorno dopo, a freddo, Mariella ricambia così il nostro messaggio di ringraziamento «Significativo sintetizzare che l’ospitalità e il cibo nutrono le coscienze più di quanto possiamo immaginare, continuano ad alimentare le nostre scelte e i nostri sentimenti, le nostre storie, la nostra dedizione a ricercare sempre conoscenza e coscienza». Un’ultima considerazione «La generosità è la più alta forma di sostenibilità e di custodia, la sottovalutiamo». Come non essere d’accordo.
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