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in trentino

Nel cuore della Val di Sole, il Monroc Hotel riscrive il relax di montagna

Elena Del Santo
di Elena Del Santo
02 novembre 2025 | 17:30

Oltre la montagna da cartolina, oltre il relax da copione, oltre l’esperienza già scritta. C’è un’alchimia sottile che lega natura e design all’interno del Monroc, hotel 4 stelle della Val di Sole, ai piedi delle Dolomiti del Brenta, che festeggia i suoi primi 10 anni «esplorando» un nuovo modello di accoglienza votato alla rigenerazione: innovativa oasi di pace declinata in sei nuove «Explorer Suite» e in una «Wellness Tower» che, su quattro piani, verticalizza il concetto di benessere.

Nel cuore della Val di Sole, il Monroc Hotel riscrive il relax di montagna

Una suite dell'Hotel Monroc in Val di Sole

Nel cuore della Val di Sole

Siamo a Commezzadura, provincia di Trento. Un comune «sparso», costituito da una manciata di minuscole frazioni, mille abitanti o poco più (che in pieno inverno quadruplicano), al centro di un comprensorio sciistico tra i più spettacolari d’Europa. In questo contesto, il Monroc se ne sta defilato, a un tiro di schioppo dal torrente Noce e dalla stazione della telecabina Daolasa, alzi lo sguardo e tutt’intorno scorgi boschi.

Nel cuore della Val di Sole, il Monroc Hotel riscrive il relax di montagna

Paesaggi incontaminati attorno al Monroc

Design che respira

E li respiri anche. In stile mountain design, la moderna struttura abbraccia – per così dire - il paesaggio alpino attraverso ambienti d’atmosfera concepiti in perfetta connessione con l’ambiente. Qui, l’architettura ha privilegiato legni locali come cirmolo, abete e larice, accostandoli a superfici pulite e texture materiche, così da evitare l’effetto baita.

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Design di gusto nelle stanze del Monroc

Il profumo del cirmolo

Un aroma balsamico e resinoso allo stesso tempo ti avvolge non appena varchi la soglia della hall. È l’essenza di cirmolo, o pino cembro, uno dei materiali più iconici e preziosi (ma pure costosi) della tradizione montana. Spesso viene descritto come un profumo di bosco d’alta quota, più delicato e meno «aspro» rispetto a quello del pino silvestre o dell’abete. E qui, al Monroc t’insegue per tutta la durata del soggiorno.

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Il profumo del legno cirmolo permea tutta la struttura del Monroc

Suite tra legno e luce

Il recente ampliamento della struttura ha permesso la realizzazione di sei nuove suite (le camere in totale sono 46), tre delle quali dalla metratura extra-large, ben 65 metri quadri di superficie, il che permette la vasca free standing e la sauna finlandese privata in camera. Un rifugio alpino di quelli che non t’aspetti, mix di legno, pietra nera e vetro; puoi uscire sul terrazzo per riempire i polmoni di aria di montagna, o stravaccarti sul divano lounge per rallentare e goderti il momento.

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Bagni lussuosi nelle suite del Monroc

La scienza del benessere

La luce filtra ovunque, i volumi sono pieni d’aria, ogni spazio respira. Merito del cirmolo di cui sono fatti la maggior parte degli arredi. Questo legno è infatti noto per le sue proprietà calmanti e rilassanti: regolarizza il battito cardiaco e favorisce il sonno. Il punto è che non si tratta di una semplice credenza popolare ma è stata rafforzata da studi scientifici condotti dall’Human Research Institut per la tecnologia della salute e della prevenzione di Graz condotti da Maximilian Moser.

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Trattamenti speciali alla Spa del Monroc

L’albero del ghiaccio

Da dove proviene il cirmolo? Detto anche «albero del ghiaccio» vive in condizioni estreme, cresce dai 1500-1800 metri fino a oltre 2200-2400 metri, e riesce a resistere a temperature inferiori ai –40°. Il Trentino è la sua casa, la zona più popolata è l’alta Val di Pejo, frazione della Val di Sole.

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Sauna nella Spa Verticale del Monroc

La Spa che sale in verticale

Da qui non si scappa: il legno scandisce anche la Spa dell’hotel, pure questa inaugurata in occasione del decennale. Ispirata ai vecchi tabià di montagna - rifugi di riposo, silenzio e rigenerazione - l’area wellness si sviluppa in verticale (il concept è quello del sentiero) con vetrate a tutta parete, ogni livello una diversa atmosfera.

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Area relax nella Spa del Monroc

E tronchi d’albero - indovinate quale – promossi a complementi d’arredo. Zona relax e sauna sono «con vista» (ma servirebbe più privacy), la piscina esterna riscaldata si rifà al concetto di Blu Mind, che esplora il legame tra acqua e benessere mentale, i lettini ti avvolgono nei profumi delle erbe alpine, i trattamenti beauty catturano le proprietà e gli aromi di quattro essenze del bosco: pino mugo, larice, abete rosso e cirmolo.

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Anche cucina di alto livello al Monroc, qui il re Canederlo

Il sogno dei fratelli Rossi

Nel dicembre 2015, Monica, Romina e Christian Rossi – tre fratelli cresciuti tra le valli e le cime della Val di Sole – hanno trasformato un sogno in realtà: costruire un hotel indipendente, che fosse rifugio e manifesto allo stesso tempo. «Il nome Monroc non è un’invenzione di marketing. È un acronimo delle nostre iniziali ma soprattutto è un simbolo: d’identità condivisa, progettualità autentica, senso del luogo» spiega Romina.

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I fratelli Monica, Romina e Cristian Rossi

Sostenibilità come filosofia

Certificato EcoLabel, la struttura aderisce al protocollo degli Hotel Qualità Parco del Parco Naturale Adamello Brenta, per garantire un turismo che si rispetti e tuteli l’ambiente. «La nostra filosofia sostenibile – aggiunge - è al centro di tutto ciò che facciamo: dall’energia prodotta con il fotovoltaico, all’acquisto di energia verde certificata, fino alla generazione di calore dalla biomassa dei nostri boschi». Lo stile di ospitalità? «Un rifugio costruito attorno all'ospite, non un copione da recitare».

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