Via Broccaindosso, a pochi passi da Porta San Vitale, è da sempre una delle strade del buon cibo immersa nelle atmosfere vivaci della parte storica di Bologna. Lungo la via si incontrano diversi esercizi commerciali, alcuni più adatti agli assaggi gastronomici, altri più vocati per le degustazioni enologiche.

La sala del ristorante Da Lucia
Ebbene da circa un anno al numero civico 63/B, nei locali una volta occupati dalla Trattoria Scaccomatto, c’è un nuovo indirizzo del buon cibo e del mangiar bene. Si tratta del Ristorante Enoteca “Da Lucia”, un luogo caldo ed accogliente che è già diventato un punto di riferimento per tanti bolognesi che vogliono concedersi un intermezzo gustoso e provare una cucina in perfetto equilibrio tra tradizione, contemporaneità, coccolati dai sapori di ricette molto interessanti.
Un locale piccolo e confortevole
Gli interni sono raccolti e confortevoli ed organizzati all’insegna della massima funzionalità e praticità. Ogni elemento appare studiato nei minimi dettagli per assolvere ad un ruolo ben preciso che è quello di fare sentire l’ospite come a casa sua. Dal design minimal ma elegante, ai tavoli e sedie coperte da cuscini per garantire una buona postura, dai grandi specchi dorati che ricoprono le pareti, in stile bistrò parigini, per donare un tocco di eleganza e lusso, fino all’illuminazione calda ma non aggressiva, garantita da lampade a stelo posizionate in modo strategico a fianco di ogni tavolo.
I titolari con la passione per la cucina
I due titolari sono Rosario Varriale e Lucia Leone, marito e moglie, con la passione per la buona cucina. Lei lucana trapiantata a Bologna, lui bolognese con origini campane, hanno alle spalle una lunga gavetta. Lucia è approdata sotto le Due Torri oltre 20 anni fa e da allora ha sempre lavorato nelle sale di bar e ristoranti.

Rosario Varriale e Lucia Leone
Rosario invece, dopo il diploma all’alberghiero, ha messo insieme un curriculum di tutto rispetto, fatto di esperienze importanti iniziate nella cucina dello storico ristorante bolognese “Da Cesari”. È lì che, giovanissimo, ha imparato il rigore e l’amore per la cucina tradizionale felsinea, costruendo basi solide che non ha mai dimenticato.
Dopo sette anni, è passato al celebre ristorante “Il Pappagallo”, dove non solo ha affinato tecnica e visione, ma è stato promosso alla guida della cucina, un ruolo molto impegnativo che ha portato avanti con autorevolezza e maturità. Questo è stato un passaggio decisivo per la sua vita professionale e ne ha segnato la trasformazione in un cuoco consapevole, capace di leadership e visione.
Il progetto Enoteca Da Lucia
Poi nel 2017, dopo un paio d’anni di riflessione e studio, ha avviato assieme alla moglie Lucia, l’Enoteca “Da Lucia” nella centralissima via de’ Falegnami, una traversa di Via dell’Indipendenza. La sua idea era quella di fare incontrare in un locale caldo ed accogliente la passione per il buon cibo, la stagionalità delle materie prime e la ricerca del miglior abbinamento con il vino.

Dolci e piatti gourmet, sempre ottimamente accompagnati dal vino
La cucina di Rosario Varriale
Qui Rosario è riuscito ad esprimere la sua idea di cucina impregnata di tradizione, tecnica e cuore. Una visione culinaria che pesca a piene mani dalla tradizione e poi si evolve con coraggio e passione, verso una prospettiva più personale, creativa e contemporanea, dove l’attenzione per i dettagli gioca un ruolo fondamentale. Il pesce è da sempre il suo mondo, la stagionalità il suo strumento, l’emozione il suo ingrediente segreto.

Rosario Varriale e la sua brigata
Il risultato è una cucina fresca ed equilibrata, creativa, autentica e raffinata. Che osa con eleganza, innova senza snaturare, reinterpreta i classici con mano sicura e grande rispetto per la materia prima. Infatti, gli ingredienti utilizzati, tutti di alta qualità, sono da lui scelti con la massima attenzione e rispetto per la stagionalità e la provenienza.
Da Lucia: un viaggio sensoriale tra sapori, vino e atmosfere uniche
Oggi il Ristorante Enoteca “Da Lucia” è una destinazione sensoriale dove la terra e il mare incontrano la tradizione, il prodotto incontra la tecnica e la passione si fonde con il talento. Un indirizzo intimo e ricercato con una quarantina di coperti, che unisce il fascino dell’enoteca storica al calore di una moderna ospitalità, creando un’atmosfera ideale per cene romantiche anche al lume di candela, pranzi di lavoro e serate tra amici. Il servizio, attento ma mai invadente, completa l’esperienza, rendendola fluida, piacevole e calorosa.

Capasanta scottata, broccoli e guanciale croccante
Il menu esalta qualità ed equilibrio, con proposte che esaltano il pescato del giorno, primi piatti dove pasta e sapore danzano armoniosamente, secondi ricchi di carattere e dolci che sorprendono. Il tutto accompagnato da una buona carta dei vini curata da Lucia Leone con la consulenza del sommelier Fabrizio Broccoli. Vengono proposte etichette italiane (con particolare attenzione alle piccole e grandi cantine del territorio) ed internazionali che dialogano perfettamente con ogni piatto.

Capocollo di maiale con fondo cremoso di patate e cime di rapa
«Abbiamo voluto portare a Bologna - dicono con soddisfazione Lucia e Rosario - una esperienza enogastronomica diversa all’insegna di passione per il buon cibo, stagionalità dei prodotti, ricerca dell’abbinamento del miglior vino, per una experience a “tutto tondo” ad un prezzo interessante con un buon rapporto qualità prezzo. Un nostro must è l’attenzione alla qualità delle materie prime, indispensabili per garantire un percorso gustativo autentico e raffinato, il tutto abbinato ad una cantina con tante etichette per i migliori accostamenti cibo-vino».
Menu autunno-inverno: sapori di stagione e creatività
Ed anche il menu autunno inverno ha questo “imprinting”: base neoclassica e influenze mediterranee. La protagonista assoluta è la natura in trasformazione: i boschi con i funghi e i tartufi, gli orti con verdure robuste, dolci e nutrienti ed il mare d’inverno con i suoi pesci saporiti. Ogni piatto nasce da una riflessione attenta sul territorio e sulle sue eccellenze.

Bottoni ripieni di cacio e pepe liquido
Tra gli antipasti preparati da Rosario con il suo team di cucina - composto dal suo vice Maurizio Iannaccone, Marco Pencolato e Dippo Hawrdl - si consiglia di provare l’Animella croccante, topinambur e funghi cardoncelli o la Triglia con Ragù di cozze e Crema Verde oppure la Capasanta scottata in pomata di broccoli e guanciale croccante.
Tra i primi spiccano i cavalli di battaglia dello chef e cioè i tradizionali Balanzoni con prosciutto di Parma, cardoncelli e fonduta di parmigiano, i Bottoni ripieni di cacio e pepe liquido, crudo di gamberi, la sua bisque, densa e saporita con asparagi di mare e gli Spaghetti ricci di mare e polvere di alghe. Un posto di riguardo anche ai primi piatti della tradizione tra cui eccellono le Tagliatelle fatte a mano con ragù alla bolognese ed i Tortellini in crema di Parmigiano Reggiano 36 mesi.

La classica tagliatella fatta a mano con ragù alla bolognese
I secondi sono un inno alla gioia per gli appassionati di carne e di pesce. Tra le proposte di terra si possono assaggiare la Tagliata di Angus con scaglie di sale Maldon e patate al rosmarino, la Guancia di manzo brasata, zucca e spinaci croccanti ed il Capocollo di maiale con il fondo cremoso di patate e cime di rapa.
Per quanto riguarda il pesce, un posto di riguardo spetta all’Orata, con sedano rapa, carciofi e bottarga ed al Polpo croccante, impreziosito da una salsa teriaky, spuma di patate e alghe wakame che solleticano il palato, anche dei buongustai più raffinati.

Chantilly di Ricotta e Ganache al passion fruit
E per finire in dolcezza un ottimo dessert. Assolutamente da provare la Crème brûlée profumata alla vaniglia, oppure la Sfera di cioccolato, cremoso alla nocciola e salsa al caramello salato caldo, la Spuma ghiacciata agli agrumi e gel al bergamotto, ed anche la Chantilly di ricotta, arancia candita e salsa al cioccolato e la Ganache al passion fruit, biscotto pralinato al cioccolato, lamponi e meringhe.
Il Ristorante Enoteca “Da Lucia” è un invito alla convivialità, un modo per ritrovare il piacere del tempo lento e del buon cibo. Un racconto che cambia con le stagioni, ma che resta sempre fedele alla filosofia di Rosario Varriale che è quella di cucinare emozioni, con amore, dedizione ed umiltà.
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