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Kiwami: il ristorante giapponese “segreto” a due passi dal Vaticano

11 febbraio 2025 | 07:30

Lo chef e imprenditore giapponese Koji Nakai, dopo il successo di Le Koji, il locale aperto nell'estate del 2024 nella zona Cipro a Roma, ha introdotto una nuova esperienza gastronomica all'interno del suo primo ristorante romano, Nakai, a due passi dal Vaticano. Dopo aver esplorato la fusione tra cucina giapponese e laziale e aver reso omaggio alle ricette di famiglia con Le Koji, Nakai ha inaugurato Kiwami, un ristorante esclusivo all'interno del suo locale principale.

Kiwami: il ristorante giapponese “segreto” a due passi dal Vaticano

Il ristorante Kiwami a Roma

Dal Giappone all'Italia con furore: chi è Koji Nakai

Nato a Kobe nel 1984, Koji Nakai sviluppa fin da piccolo una forte passione per la cucina, influenzato dal nonno cuoco. Dopo aver maturato esperienza in diversi ristoranti giapponesi e al mercato ittico della sua città, si specializza nella cucina italiana, decidendo di trasferirsi in Italia per approfondire le sue competenze.

Kiwami: il ristorante giapponese “segreto” a due passi dal Vaticano

Lo chef Koji Nakai

Le sue esperienze lo portano a viaggiare lungo lo stivale, dalla Toscana a Udine, fino al ruolo di chef dell'Ambasciatore italiano a Varsavia. Nel 2008 approda a Roma, città che diventa la sua casa, e nel 2022 apre Nakai, ristorante che fonde la tradizione giapponese con i sapori romani. Due anni dopo, nel 2024, lancia Le Koji.

Kiwami: un'esperienza immersiva e coinvolgente

Da inizio febbraio, all'interno di Nakai ha preso vita Kiwami, un progetto che lo stesso Nakai definisce “un ristorante nel ristorante”. Situato in una sala indipendente, lo spazio è pensato per offrire un'esperienza intima e immersiva: atmosfera soffusa, pareti scure che evocano un bosco, piante sospese dal soffitto e un unico grande tavolo sociale da 14 posti.

Il concept è stato sviluppato dall'architetto Susan Berardo, su precise indicazioni dello chef: «Qui le persone possono allontanarsi dal caos della città per vivere un'esperienza gastronomica coinvolgente, con la tavola come protagonista assoluta», racconta Nakai. Il nome stesso, Kiwami, esprime il concetto di eccellenza e unicità. Chi vi prende parte riceve un trattamento esclusivo, con la possibilità di osservare da vicino il lavoro dello chef: accanto al tavolo sociale, Nakai ha un bancone di lavoro dove esegue preparazioni e impiattamenti in diretta, coinvolgendo gli ospiti nel processo creativo.

Kiwami: tra degustazioni omakase e serate evento

Il cuore dell'esperienza Kiwami è il percorso degustazione in stile omakase, termine che significa letteralmente “mi affido a te”, gli ospiti si affidano completamente alla creatività dello chef, che ogni mese cambia il menu per seguire la stagionalità degli ingredienti. Grazie alla sua profonda conoscenza della materia prima, Nakai seleziona con cura i fornitori, talvolta importando direttamente dal Giappone.

La sua cucina si caratterizza per una base giapponese arricchita da influenze italiane e internazionali, alla ricerca di un equilibrio armonico tra i sapori. Il menu attuale prevede 6-7 portate al costo di 80 euro, con la possibilità di abbinamenti con vino e, soprattutto, sake: la carta ne conta circa 20 etichette selezionate dal Giappone.

Tra i piatti proposti, si possono assaporare il tataki di ricciola giapponese cotto alla brace con melanzane e puntarelle, Uramaki con tempura di zucca e radicchio, burrata, chips di fiori di zucca e semi di zucca con salsa teriyaki, e portate ricche di umami come i tagliolini con funghi porcini, vongole, brodo di funghi e katsuodashi.

Kiwami: il ristorante giapponese “segreto” a due passi dal Vaticano

L'abbinamento vini e sake al menu degustazione

Kiwami è accessibile il venerdì e il sabato con il percorso degustazione, mentre tre giovedì al mese ospita serate tematiche dedicate a produttori di vino e gin, realtà gastronomiche d'eccellenza e, infine, eventi musicali curati da un dj, che seleziona musiche appositamente studiate per accompagnare l'esperienza culinaria.

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