A Chiari, in provincia di Brescia, c’è un luogo che non sembra voler dire troppo. Non urla, non chiama, non si mette in vetrina. Apre la porta, ti guarda negli occhi, e ti fa accomodare. Il Circolo Wine Taste non è un semplice ristorante, né una wine room alla moda. È un invito alla sospensione. Una tregua. Una parentesi fatta di vetro sottile e piatti veri.

Il Circolo Wine Taste a Chiari
Una carta vini pensata con cura da Giovanni Moretti
Si entra per un calice - e già quello è speciale. Una selezione curata, pensata, narrata dall’esperienza di Giovanni Moretti, che parte dal territorio e si allarga fino a etichette che portano con sé mondi: produttori naturali, piccole vinificazioni, bottiglie che sanno di mani, di stagioni, di scelte.

Circolo Wine Taste, Giovanni Moretti ha curato la selezione dei vini
La cucina di Fabio Valentini: essenziale, tecnica e profonda
Ma è la cucina, silenziosa e potentissima, a completare il cerchio. Una carta che parla sottovoce, ma resta impressa. Qui non troverete show-cooking o piatti-spettacolo. Troverete invece un tagliolino all’uovo con burro e caviale siberiano che si scioglie in bocca con l’eleganza di un gesto ben dosato. Un carré d’agnello cotto con precisione chirurgica, che profuma di erbe e primavera, accompagnato da una tartare di melanzane alla menta e da una sofficissima crema al sedano rapa, il tutto salsato all’ultimo con una riduzione al vino rosso, scuro, rotondo, che si appoggia al piatto come un sussurro.

Circolo Wine Taste, lo chef Fabio Valentini
Tradizione bresciana e creatività toscana nel piatto
Le caramelle di ricotta e spinaci, immerse in una crema di pomodoro che sa di sole e pazienza. Ci sono anche gli scampi: marinati, cotti, combinati con gamberi, carote e zucchine al timo. C’è la ricciola con i porcini, adagiata su una crema di cavolo viola che è quasi un’idea visiva prima ancora che un sapore. Ci sono gli gnocchi con ragù di faraona, crema di peperoni rossi, e ci sono i pici cacio, pepe e cozze.
Circolo Wine Taste: scampi
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Circolo Wine Taste: caramelle di ricotta e spinaci
2/7
Circolo Wine Taste: gnocchi con ragù di faraona
3/7
Circolo Wine Taste: pici cacio, pepe e cozze
4/7
Circolo Wine Taste: casoncelli
5/7
Circolo Wine Taste: ricciola con i porcini
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Circolo Wine Taste: carré d’agnello
7/7
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E ci sono i risotti: quello con porcini e Bagòss, ma anche quello invernale con cavolo nero e guanciale croccante. Non mancano i piatti che parlano strettamente bresciano, come i casoncelli proposti in una veste leggermente rivisitata con del guanciale croccante e una fonduta di Parmigiano che avvolge come una carezza precisa.
Un team affiatato che lavora con discrezione e competenza
Ogni piatto arriva al tavolo in punta di piedi, ma quando lo assaggi parla chiaro: qui c’è tecnica, rispetto, intenzione. Del resto la cucina è guidata dalle mani esperte di Fabio Valentini, cuoco e non chef, toscano che riflette le proprie origini nelle preparazioni che pensa e prepara, coadiuvato dal suo braccio destro Leonardo Franceschetti e da Myzejen Vogli.
Il vino come ascolto liquido, mai protagonista invadente
In tutto questo, il vino non accompagna. Ascolta. Nel bicchiere si riflette la cucina di Valentini e Franceschetti. Non è un pairing didascalico, ma una conversazione: tra bottiglia e piatto, tra chi serve e chi assaggia, tra chi fa e chi sa fermarsi. Qui il vino è ascolto liquido. E ogni scelta ha un motivo anche grazie alla magistrale conduzione della sala, guidata dalla giovane e brillante Elisa Remondina.
Il dolce come segno di casa, mai una concessione
E poi, come in ogni casa che si rispetti, c’è il dolce. Magari è un bussolà, quello tipico bresciano, profumato di burro e semplicità. Magari un tiramisù leggero come una nuvola, con la crema al mascarpone appena uscita dal sifone. Magari è un’altra creazione della cucina. Ma in ogni caso, non è mai una concessione. È un arrivederci.

Circolo Wine Taste: bussolà
Del resto, il Circolo Wine Taste non vuole stupire. Vuole restare. Non è un locale “da provare”. È un luogo da frequentare, da scoprire lentamente. Un piccolo rifugio in cui il vino è solo l’inizio di una narrazione più ampia, che passa dai fornelli, attraversa la sala, e si ferma nel ricordo.

Circolo Wine Taste: tiramisù
A Chiari, c’è un silenzio buono che sa di cucina e di vino. E che, una volta assaggiato, non si dimentica.