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Nel viterbese

Convivial a Tuscania: nuova sede e nuova offerta per il ristorante di chef Astolfi

Alessandro Creta
di Alessandro Creta
04 maggio 2025 | 08:30

Il ristorante guidato da Andrea Astolfi, chef viterbese classe 1997, cambia sede: lascia l'ampia location di Largo della Pace per trasferirsi nel cuore del centro storico di Tuscania, all'interno di un affascinante palazzo storico, un tempo antica scuderia. La decisione nasce da un’esigenza concreta, come racconta lo stesso chef: «Siamo profondamente legati al nostro territorio e vogliamo continuare a raccontarlo da qui. Tuttavia, il vecchio spazio era diventato troppo grande e dispersivo per le nostre risorse. Nella nuova sede, più raccolta e centrale, con appena 20 coperti, potremo curare ogni dettaglio del servizio e dell’esperienza».

Convivial a Tuscania: nuova sede e nuova offerta per il ristorante di chef Astolfi

Convivial, nuova sede a Tuscania

Nuovo spazio, nuova formula, nuovo menu

La filosofia di Convivial resta intatta: identità forte, legame con la Tuscia, grande attenzione alla stagionalità e all’autoproduzione - con i vegetali dell'orto personale di Andrea a giocare un ruolo da protagonisti nei piatti. A cambiare, invece, è il modo di vivere l’esperienza gastronomica: oltre al menu degustazione unico (cinque portate a 50 euro), sarà finalmente disponibile anche un menu alla carta, pensato per garantire maggiore libertà agli ospiti. Gli antipasti oscillano tra i 10 e i 13 euro, i primi tra i 14 e i 18 euro, i secondi tra i 19 e i 23 euro.

Convivial a Tuscania: nuova sede e nuova offerta per il ristorante di chef Astolfi

La sala di Convivial

Una scelta dettata non solo dal desiderio di evolversi, ma anche da una riflessione più ampia sullo stato della ristorazione contemporanea: «Abbiamo capito che bisogna tornare a mettere il cliente al centro. L'economia cambia, le abitudini cambiano, e noi vogliamo adattarci, offrendo esperienze più accessibili senza snaturare la nostra identità», spiega Andrea parlando del nuovo corso del suo ristorante.

Convivial Tuscania: ampio spazio ai vegetali

Se Convivial rappresentava già un unicum nel panorama gastronomico della Tuscia - grazie a una proposta originale, coraggiosa e poco omologata - ora la sfida si fa ancora più interessante. Non solo per la nuova sede più intima e centrale, ma anche per la volontà di mantenere alta la qualità pur adattandosi alle nuove dinamiche del settore. Qualche cambiamento strutturale è stato inevitabile: niente più cucina a vista o camino acceso davanti ai clienti, ma il "fuoco" della passione di Andrea e del suo team resta vivo come sempre. Il lavoro sui vegetali continua a essere un tratto distintivo: un "filo verde" che lega ogni piatto e che spesso rende ortaggi e verdure protagonisti tanto quanto le proteine.

L'orto situato nelle campagne di Tuscania rifornisce Andrea della maggior parte dei vegetali utilizzati nei piatti: si va dalla foglia di lattuga nell'antipasto, che racchiude una tartare di branzino con chimichurri e citronette, al carciofo (sempre tra gli entreé) accompagnato da tuorlo cotto e purea di gambi del carciofo stesso. Gli asparagi, in crema e a pezzetti, deliziano un bell'orzo insaporito da robiola (di un produttore del territorio) eccezionalmente a pasta dura grazie a stagionatura di 3 mesi e grattugiata, per poi trovare un porro cotto sotto la cenere ad affiancare lingua di manzo alla brace, con bernese alla liquirizia. Cicoria e piselli fanno da contorno alla ricciola, tra i secondi.

Con una proposta gastronomica in costante evoluzione e uno sguardo lucido sul presente e sul futuro della ristorazione, Convivial si conferma una tappa imperdibile per chiunque si trovi a passare nei pressi di Viterbo. Una breve deviazione che vale decisamente il viaggio.

Una nuova pizzeria dove tutto era iniziato

Mentre Convivial si sposta, lo spazio che ospitava il ristorante non rimarrà vuoto: nascerà qui Beata Pizza, una pizzeria semplice, autentica e accessibile, con circa 30 coperti e servizio d’asporto. Verranno utilizzate farine locali e l'impasto proporrà una via di mezzo tra la tradizione napoletana e quella romana: cornicione accennato, ma consistenza più croccante che morbida, con attenzione anche alle esigenze di chi segue una dieta senza glutine. «Partiamo in modo umile - racconta Andrea - senza pretese, ma con la voglia di crescere passo dopo passo».

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