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2.0

Dirty cambia pelle: nuova identità e drink list “burocratica” per il bar di Milano

06 maggio 2025 | 07:30

A due anni dall’apertura, Dirty - cocktail bar in Viale Regina Giovanna 14 a Milano - evolve la propria identità. I proprietari Paolo Coppola e Gigi Tuzzi hanno deciso di intraprendere una nuova direzione, abbandonando i tratti più provocatori per avvicinarsi a un format più classico, pur mantenendo una certa coerenza stilistica con le origini.

Dirty cambia pelle: nuova identità e drink list “burocratica” per il bar di Milano

Il Dirty diventa 2.0

Dirty 2.0, un'estetica rinnovata

Il locale conserva il design grezzo firmato dallo studio Nick Maltese, con pareti graffiate, tende in plastica e atmosfera buia, ma cambia nel contenuto. Con “Dirty 2.0”, la proposta si concentra su una miscelazione contemporanea e una nuova offerta gastronomica basata su street food. L’introduzione di una vera cucina consente un servizio più articolato, con sandwich, burger e fritti al posto delle eccentricità del primo menu.

Dirty 2.0, la nuova drink list: Red Tape, ironia sulla burocrazia

Il menu drink si chiama Red Tape e ironizza sul tema della burocrazia e delle lungaggini amministrative. Tra le proposte:

  • "Posta": base di agave, sciroppo al jalapeño e vaniglia, lime.
  • "Ospedale": variante del Negroni con Bombay Sapphire infuso al gunpowder tea, bitter, porto e pesca.
  • "Codice della strada": vodka Altamura, ananas, lampone, rabarbaro, lime e pompelmo rosa.
  • "Banca": Bacardi arta Oro, ananas maturo, fava tonka aromatica, menta fresca, china, zucchero e lime.

Le collaborazioni con marchi come Altamura, Galvanina e Bacardi-Martini danno ulteriore solidità all’offerta mixology.

Dirty 2.0, cucina (quasi) all night long

Il nuovo orario di apertura, che va dalla cena fino alle 4 di notte, rafforza l’identità di Dirty come locale serale e notturno, adatto a chi cerca cocktail di qualità anche in tarda serata. L’obiettivo è allinearsi ai migliori street bar internazionali, senza rinnegare la prima fase del progetto, che aveva suscitato interesse e ottenuto l’ingresso tra i Top500 bar.

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