Sono molte le leggende intorno all’ordine dei Cavalieri Templari che contribuiscono a creare un alone di fascino e mistero sull’ordine. Ciò che è certo, è che questi cavalieri, che per 200 anni hanno protetto pellegrini di varie nazionalità che avevano come meta Roma, Gerusalemme e Santiago di Compostella, erano in assoluto i più longevi, con un’aspettativa di vita che superava di anche 30 anni la media dell’epoca. Questo era dovuto, con ogni probabilità, al rigido rispetto di un adeguato regime alimentare, con abituale consumo di pesce e legumi, sempre accompagnati da verdure, mentre la carne era concessa fino a tre volte la settimana.

Il Frantoio: la sala
Il Frantoio, sulle tracce dei Templari
Sulle tracce culinarie dei Templari lo chef del Il Frantoio Gabriele Mattiacci ha elaborato un menu con gli ingredienti tipici dell’epoca, riproposti in chiave contemporanea e nella formula della condivisione, per assaporare gusti, profumi e avventure.

Il Frantoio: Alberto De Santis, Gabriele Mattiacci e Roman Valentin
Il Frantoio, come si mangia
Un’esperienza a tavola, tra storia e leggenda, che inizia in Francia con il piatto "Morva di merluzzo, zafferano, rapa rossa, roquefort e erba cipollina", vista l’importante presenza dei cavalieri templari nelle tante commanderie francesi nelle cui terre nacque il formaggio erborinato Roquefort. Il viaggio goloso prosegue in Italia con gli “Zanzarelli brodo di ciceri verza e bieta”, piatto forte con il quale venivano rifocillati i pellegrini lungo la Via Francigena. Terzo piatto in carta l‘"Agnello marinato alle erbe pane arabo mandorla e olio", che porta i commensali in Terra Santa, dove per quasi due secoli i Cavalieri Templari difesero Gerusalemme, le citta e i suoi castelli.
Il Frantoio: Morva di merluzzo, zafferano, rapa rossa, roquefort e erba cipollina
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Il Frantoio: Zanzarelli brodo di ciceri verza e bieta
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Il Frantoio: Agnello marinato alle erbe pane arabo mandorla e olio
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Il Frantoio: Crispellas vino speziato mela cotogna e spuma al miele
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Il menu si conclude in Inghilterra con le "Crispellas vino speziato mela cotogna e spuma al miele", terra dove i Templari gestirono per oltre 150 anni il tesoro dei sovrani inglesi, che li accompagnarono alle crociate in cambio di ampia protezione.

Il Frantoio: Vinum Templarium
All’intero percorso gastronomico si unisce il Vinum Templarium, un prezioso vino bianco ambrato, frutto del vitigno Albana, oggi riprodotto per l’Ordine del Tempio. Ogni piatto del menu è servito e illustrato con professionalità dai due maitre: Alberto De Santis e Roman Valentin.