Sessant'anni di storia dell'ospitalità ischitana condensati in quattro alberghi che, ognuno a modo suo, raccontano un volto diverso dell'isola. È il mondo dei Leohotels, marchio della famiglia Leonessa, che nel 2026 spegnerà sessanta candeline. Una storia iniziata nel 1966 con Salvatore Leonessa, giovane ingegnere civile che, come altri visionari del turismo italiano negli anni del boom - da Angelo Rizzoli a Gaetano Marzotto - scelse di investire nelle potenzialità del termalismo. Oggi il timone è passato alla seconda generazione, con Alessandro, Emanuele ed Elena Leonessa, figli di Giovanni, che continuano a portare avanti l'impresa di famiglia con lo sguardo puntato sui mercati internazionali, da cui arriva il 75% della clientela.

Vista sull'isola di Ischia (Na)
La storia dei Leohotels si intreccia con quella recente di Ischia, isola che unisce le acque termali più note d'Europa a un patrimonio naturale e culturale capace di attirare viaggiatori da tutto il mondo. Qui, dove le colline si affacciano sul Tirreno e i vicoli dei borghi custodiscono tradizioni ancora vive, l'accoglienza non è mai stata un accessorio, ma parte integrante dell'esperienza. Negli anni, il gruppo ha costruito un'offerta capace di spaziare dal benessere al lusso, dal turismo leisure al congressuale, contando oggi oltre 440 camere, 250 addetti e un fatturato 2024 superiore ai 13 milioni di euro.
Leohotels a Ischia: il Continental Terme
Il viaggio comincia nel 1966 con il Continental Terme, primo albergo del gruppo, concepito fin dall'inizio come un'oasi per coniugare vacanza e cura del corpo. Immerso in un parco di tre ettari, ospita 220 camere disposte in bassi edifici mediterranei e cinque piscine termali alimentate dalla sorgente del Tifeo.

Il Continental Mare di Ischia
La vocazione per l'ospitalità d'affari è evidente nelle 12 sale congressi, attrezzate per ospitare fino a 400 persone, mentre il ristorante “Sapori” propone una cucina legata alla tradizione ischitana, tra piatti freschi e preparazioni semplici.
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Leohotels a Ischia: il Continental Mare
Pochi anni dopo, alla fine dei Settanta, la famiglia acquisisce la villa di un magnate americano affacciata tra Ischia e Casamicciola, trasformandola nel Continental Mare. Qui il lusso ha il ritmo lento di un buen retiro mediterraneo: 55 camere decorate con maioliche e tessuti firmati Livio de Simone, una scalinata nella roccia che scende fino al mare e due piscine termali, una panoramica e una circondata dal prato inglese.

La vista sul Tirreno dal Continental Mare
La piccola Spa e i massaggi vista mare nei gazebo terrazzati completano un'idea di soggiorno incentrata sul benessere, anche a tavola, con piatti realizzati con ingredienti freschi di giornata.
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Leohotels a Ischia: Il Moresco Hotel & Spa
Negli anni Ottanta arriva il primo cinque stelle del gruppo: Il Moresco Hotel & Spa, in via Gianturco, un tempo dimora del commendatore Fuchs progettata da Sandro Petti. Negli anni Sessanta, quando Mina si esibiva ancora come Baby Gate, questo era già un luogo d'incontro del bel mondo.

Un'immagine aerea de Il Moresco Hotel&Spa
Oggi, dietro le mura di pietra lavica, 63 camere e suite si aprono su patii, giardini e piscine termali. La Spa offre trattamenti che spaziano dai fanghi alla vinoterapia, mentre il ristorante “La Pergola”, guidato dallo chef Giovanni Perna, serve una cucina leggera e raffinata, tra bouganville e pergolati a bordo piscina.
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Leohotels a Ischia: l'Excelsior Belvedere Hotel & Spa
L'ultimo ingresso è alla fine degli anni Novanta con l'Excelsior Belvedere Hotel & Spa, un boutique hotel nato dalla ristrutturazione della villa ottocentesca di Lord James Nimmo, già trasformata in albergo dal Conte Micangeli.

L'Excelsior Belvedere Hotel&Spa
Situato di fronte al mare e a pochi passi dal Corso Vittoria Colonna, accoglie 78 camere e suite arredate con cura, una spiaggia privata, piscine termali immerse in un parco punteggiato di opere d'arte contemporanea e la Oil+Spa, che combina le acque termali ai benefici degli oli essenziali. Tra i suoi tre bar spicca l'“Americano”, primo american bar dell'isola, e in cucina lo chef Antonio Scotti propone piatti basati su materie prime locali e cotture rispettose dei sapori.
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Leohotels a Ischia per un'ospitalità che è esperienza
Sessant'anni dopo, l'idea originaria di Salvatore Leonessa continua a vivere nella capacità di rinnovarsi senza perdere le radici: «Il nostro obiettivo è offrire un'ospitalità che sia esperienza, non solo soggiorno - raccontano i fratelli Leonessa. Per questo investiamo ogni anno nel prodotto e nei servizi, per garantire standard sempre più alti e una proposta in linea con le esigenze dei nostri ospiti, italiani e internazionali». E forse è proprio questa continuità, tra storia familiare e capacità di leggere il presente, a spiegare perché quattro hotel possano raccontare così bene non solo un'isola, ma un modo di viverla.