Pierre Alexis 1877, ristorante fine dining situato nel cuore di Courmayeur (Ao), si distingue per un'offerta gastronomica che unisce la montagna valdostana con tecniche culinarie moderne e una profonda attenzione agli ingredienti locali. Lo chef Stefano Alessandro Marchetto, insieme alla sua famiglia, propone un'esperienza culinaria immersiva dove la natura e la sapienza artigianale si incontrano nel piatto.

La sala interna del ristorante Pierre Alexis 1877
Menu estivo: freschezza e territorio in ogni piatto
Il menu pranzo è studiato per offrire un momento di pausa gourmet durante le passeggiate in quota o il relax estivo. Tra le proposte fresche e stagionali, spiccano la tartare di vitello con caprino e acqua di pomodoro e la tartare di salmerino con kefir e olio al levistico, accompagnate da primi come tubetti con pomodoro fresco e datterini confit o spaghetti alla verbena e artemisia. Questi piatti si degustano nel dehors del ristorante, un ambiente naturale e raccolto che richiama i profumi del bosco e delle piante officinali.

Il dehors esterno del ristorante Pierre Alexis 1877
Percorsi degustazione per scoprire la montagna in cucina
Pierre Alexis 1877 offre tre percorsi degustazione, pensati per far vivere un viaggio sensoriale completo:

Sottofiletto di cervo con fondo alla corteccia di larice
- Essenza: un omaggio al mondo vegetale con piatti come cappellacci con borragine, ricotta di pecora e brodo di spugnole, e sedano rapa con gelato alla mela Granny Smith e maionese al levistico.
- Evoluzione: esplora contrasti e tecniche con proposte come il vitello nostrano in due consistenze, accompagnato da insalata fresca e riduzione di barbabietola.
- Selvaggio: l'espressione più audace dello chef, con combinazioni arditi come spiedo di anguilla e coniglio alla brace, sottofiletto di cervo con fondo alla corteccia di larice e piccione con sorbo, sambuco e pera fermentata.

Piccione con sorbo, sambuco e pera fermentata
Ingredienti a Km Zero e legame profondo con il territorio alpino
La cucina di Pierre Alexis 1877 è caratterizzata da un legame diretto con il territorio: lo chef e il suo team raccolgono erbe spontanee come silene, verbena, sambuco, artemisia e pino mugo nei boschi circostanti. Le farine provengono da un mulino locale e il burro d'alpeggio della Val d'Ayas viene servito montato, accompagnato da pane fatto in casa a lievitazione naturale.

Lo chef Stefano Alessandro Marchetto
Le carni, provenienti da allevamenti vicini, vengono disossate in cucina con tecniche tradizionali per valorizzare ogni taglio. «La mia è una cucina del bosco, radicata nell'eredità del territorio e nella natura che ci circonda», afferma lo chef Marchetto. Questa filosofia si traduce in un rapporto diretto con la materia prima, un rigoroso lavoro artigianale e una continua ricerca di equilibrio tra sapori audaci e rispetto per la montagna.
Dessert unici tra botanica e sapori di montagna
Anche i dessert seguono la filosofia del locale, con abbinamenti aromatici e insoliti. Spiccano la pera in osmosi alla verbena con sorbetto al mirtillo e mandorla e il tronco al cacao con ganache di pino mugo, crumble al lichene e corteccia. I gelati artigianali, preparati in dieci varianti, accompagnano sia i dolci che i piatti salati, ampliando l'esperienza gustativa con note botaniche sorprendenti.

Il tronco al cacao con ganache di pino mugo, crumble al lichene e corteccia
Servizio accogliente e familiare
La moglie Monica, con il suo sorriso e la sua attenzione ai dettagli, sa come far sentire ogni ospite speciale, mentre i figli Egon e Liam supportano la madre, assicurandosi che il servizio sia fluido e che ogni tavolo riceva l'attenzione necessaria. Nicholas, sous-chef de cuisine, lavora instancabilmente al fianco del padre Stefano, dove la tradizione culinaria si intreccia con l'innovazione, creando piatti che raccontano storie e culture diverse. In questo ristorante, ogni pasto è un'opportunità per vivere un momento di gioia, convivialità e scoperta, unendo famiglie e amici in un viaggio culinario memorabile.

La cantina è curata da Egon Marchetto
Cantina di montagna con selezione di eccellenze biodinamiche
La cantina, una vera e propria gemma del locale, è un'ode alla passione del figlio Egon, per il vino. Ogni bottiglia è selezionata con cura, in modo da offrire una gamma di scelte che soddisfa i palati più esigenti. Gli abbinamenti proposti non sono solo una semplice raccomandazione, ma piuttosto una vera e propria esperienza sensoriale che accompagna ogni portata. Da un'influenza slava a note tedesche, passando per i profumi della Francia e i sapori ricchi del Portogallo, la selezione di vini riflette non solo la varietà regionale, ma anche la filosofia della famiglia Marchetto: celebrare il cibo attraverso una sinergia di sapori e tradizioni
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